“Italia e Spagna si appellano con forza al Governo venezuelano affinche’ riconsideri la sua decisione di indire un’Assemblea costituente. Anche perche’ la Costituzione del 1999 prevede gia’ i meccanismi utili a individuare una soluzione politica in grado di ricomporre i diversi interessi nel rispetto delle Istituzioni, delle leggi e della sovranita’ popolare”. Lo scrivono il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni e il presidente del governo spagnolo Mario Rajoy in una lettera-appello congiunta al presidente del Venezuela Nicolas Maduro pubblicata dal Corriere della Sera. “Chiediamo che Maduro e il suo governo non reprimano il dissenso, rispettino la separazione dei poteri e la legittimita’ democratica dell’Assemblea nazionale cosi’ come i diritti umani, incluso il diritto a manifestare pacificamente”, scrivono Gentiloni e Rajoy, secondo cui “e’ tempo di definire una piattaforma negoziale che attivi una dinamica di riavvicinamento e di responsabilita’ comune tra le forze contrapposte”. “Nel farlo – evidenziano i due leader europei – non si potra’ prescindere da quattro condizioni fondamentali per raggiungere un risultato efficace: rispetto dello Stato di diritto, e in particolare dell’autonomia del Parlamento, rilascio dei detenuti politici, apertura di un canale umanitario a favore della popolazione venezuelana e adozione di un calendario elettorale chiaro e condiviso”. “L’Italia e la Spagna saranno al fianco del Venezuela in questo difficile percorso. Ma la responsabilita’ ultima sulla strada da intraprendere – scrivono Gentiloni e Rajoy – spetta naturalmente al Governo del Venezuela. Alle sue scelte politiche – che la Storia verra’ chiamata a giudicare – sono appesi il destino, i bisogni, le speranze e le paure di milioni di cittadini”.