elezioni

“Ho dato mandato ai legali del Partito democratico di Palermo di sporgere una querela per diffamazione contro il ‘presunto’ simpatizzante del Movimento 5 Stelle che commentando il mio ultimo post su Facebook ha definito ripetutamente il Pd ‘mafia’ e ‘associazione a delinquere’. Desumo che con molta probabilita’ si tratti di un sostenitore di Grillo perche’, visitando la sua bacheca Facebook, sono numerosi i riferimenti ai contenuti di esponenti politici del M5S, ovvero nelle informazioni di base del profilo indica il Movimento 5 Stelle come suo orientamento politico”. Lo annuncia Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd di Palermo. “Il Pd – aggiunge l’esponente dem – non e’ un’associazione a delinquere, non siamo una ‘mafia’, e chi ha la protervia nel sostenere pubblicamente il contrario non puo’ che essere querelato. Nessuno ha alcuna immunita’ per definirci mafiosi. La mafia e’ qualcosa di opposto rispetto al Pd, lo testimoniano le nostre storie personali e professionali, lo testimonia il nostro impegno legalitario, lo testimonia la nostra azione politica volta, innanzitutto, a combattere ed estirpare il cancro mafioso dalla Sicilia. Non e’ tollerabile, ne’ accettabile che qualcuno vaneggi sulla nostra storia, azione sociale e politica”. “Siamo alla vigilia – continua Miceli – di una stagione elettorale molto impegnativa e combattuta, e sarebbe un bene se tutti abbassassimo i toni e ci impegnassimo a rispettare l’avversario politico. Ecco perche’ chiedo al Movimento 5 Stelle, e al candidato Ugo Forello in particolare, di prendere le distanze dalle ‘intemperanze verbali’ del militante che ha associato la mafia al Pd”.

“Le elezioni sono previste nel 2018. Se Gentiloni vorrà votare prima lo deciderà lui”. Lo ha detto Matteo Renzi ieri a Fabio Fazio nella trasmissione “Che Tempo che fa”. Sulla scissione nel partito democratico l’ex segretario si è detto dispiaciuto “perché abbiamo fatto di tutto per evitare che chiunque se ne andasse ma abbiamo avuto l’impressione che fosse un disegno già scritto”. Per l’ex premier, un disegno “scritto, ideato e prodotto da Massimo D’Alema”. Ha aggiunto Renzi: “A D’Alema dico, non scappare, vieni, corri e vediamo chi ha più consenso e più voti”. E sulla legge elettorale: “Spero che il Parlamento faccia almeno una legge come il Mattarellum. Però io sono fuori. Ai parlamentari dico ‘tocca a voi per consentire ai cittadini di scegliere'”.

In vista delle attese elezioni olandesi del 15 marzo, il Parlamento uscente, su iniziativa dal cristiano-democratico Pieter Omtzigt (all’opposizione) ha approvato una mozione che chiede al Consiglio di Stato (massimo organo consultivo del governo) di preparare un rapporto sulla possibilita’ e sulle modalita’ dell’eventuale uscita dell’Eurozona del Paese, in parte nostalgico del Fiorino (Gulden). Una volta che il rapporto sara’ preparato sara’ esaminato dai deputati del prossimo Parlamento. Ad alimentare i sentimenti anti moneta unica di alcuni esponenti politici olandsi, la politica di tassi zero della Bce che sta, sostengono, danneggiando i risparmiatori locali. Con la sua iniziativa Omtzigt, scrive il britannico Daily Mail, rischia di favorire ulteriormente l’islamofobo ed eurofobico Geert Wilders, leader del Pvv che tutti i sondaggi danno, seppur in calo, in testa davanti al liberali, Pvd del premier Mark Rutte. Ma il proporzionale puro usato dagli olandesi obbliga i partiti a formare governi di colazion e finora tutti hanno escluso alleanze con Wilders.

“Non e’ la Lega a dover decidere: basta un progetto chiaro, prima gli italiani e prima il lavoro degli italiani, poi tutto il resto del mondo, poi chiedete a Berlusconi o agli altri se sono d’accordo o no”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, in un’intervista alla radio genovese Babboleo news. “Se qualcuno pensa di continuare a difendere questo euro – aggiunge – questa Europa, di stare con Renzi, non sara’ sicuramente nostro alleato e proveremo a vincere da soli”, ha aggiunto. “Noi non vogliamo rottamare nessuono. Io sono per guardare avanti. Non vogliamo proporre agli italiani ricette o minestre che andavano bene 20 anni fa – precisa Salvini alla domanda se rottamare Berlusconi e unirsi a Toti e Meloni – Giovanni Toti sta lavorando molto bene, rivoluzionando la situazione in Liguria, Giorgia Meloni altrettanto. Roberto Maroni e Luca Zaia sono due dei governatori piu’ amati d’Italia. Il nostro obiettivo e’ estendere il buon governo di Liguria, Veneto e Lombardia al resto d’Italia”, ha detto Salvini.

“Il Legalicum è ufficialmente in vigore. L’Italicum non esiste più. Nelle motivazioni è spiegato che, indipendentemente dal mantenimento del Senato, quel sistema elettorale era antidemocratico, incompatibile con un sistema parlamentare, come il MoVimento 5 Stelle ha sempre sostenuto, nelle aule del Parlamento così come nelle piazze in difesa della Costituzione. Ma adesso guardiamo avanti”. Lo scrive il Movimento 5 Stelle sul Blog di Beppe Grillo. “La decisione della Corte costituzionale è arrivata ieri nella sua completezza, una settimana in anticipo rispetto a quanto annunciato: significa una settimana in più di lavori parlamentari per adattare la legge al Senato e renderla omogenea in entrambe le Camere e andare a votare. C’è una tabella di marcia pronta per far votare gli italiani al più presto: – entro fine febbraio votazione alla Camera della proposta del MoVimento 5 Stelle
– entro marzo votazione al Senato – entro aprile scioglimento delle camere. Giugno elezioni”. Continuano i pentastellati: “Tutto il resto sono scuse per arrivare alla pensione dei parlamentari che scatta a settembre dopo appena 4 anni e mezzo di lavoro: congressi, primarie, caminetti, correnti, sono tutte chiacchiere per negare l’impegno preso da tutti all’indomani del 4 dicembre davanti al Capo dello Stato. I partiti sono riusciti a partorire due leggi elettorali antidemocratiche consecutive, una del Centrodestra (il Porcellum) e una del Centrosinistra (l’Italicum). Ora vogliono il premio alla coalizione per ammucchiarsi tutti insieme e allungare i tempi per arrivare alla pensione”. Il Movimento 5 Stelle lancia una proposta che “va nella direzione indicata dal Presidente della Repubblica. Il partito di maggioranza in Parlamento è il Pd, se non si va al voto è per volontà sua e del segretario Renzi. Ci rivolgiamo a loro: elezioni o pensioni? #PdRispondi”.

Sono 402 i deputati e 193 i senatori che ancora non hanno maturato la pensione da parlamentare. Si tratta di 595 membri che valgono circa il 63% di tutti gli eletti, percentuale alta per i tanti neo-parlamentari alla prima legislatura. Un bel numero, messo sotto il riflettori, come riporta l’Adnkronos che fa riferimento ai calcoli e alla mappa di deputati e senatori ricostruita da Openpolis. Un gruppo consistente balzato agli onori della cronaca da quando si è iniziato a parlare di elezioni anticipate e da quando è arrivato l’sms inviato dall’ex premier Matteo Renzi alla trasmissione ‘di Martedì’: “Per me votare nel 2017 o nel 2018 è lo stesso. L’unica cosa è evitare che scattino i vitalizi perché sarebbe molto ingiusto verso i cittadini. Sarebbe assurdo”. L’assegno è su base contributiva come quello di tutti gli italiani. Con le nuove regole, che hanno abolito il vitalizio per i nuovi eletti, deputati e senatori riceveranno la pensione parlamentare al 65esimo anno di età solo al termine di 5 anni di mandato. Ecco, il gruppo parlamentare trasversale dei ‘pensionandi’, quello a cui fa riferimento Renzi e che è stato ricostruito da ‘Openpolis’ . Deputati e senatori che, potrebbero avere interesse a far durare questa legislatura il più a lungo. Il Movimento 5 Stelle ha 91 deputati e 35 senatori tutti neo eletti. Numericamente, invece, si distingue il Pd con 195 su 303 deputati prossimi alla pensione e 73 su 113 senatori. Alla Camera poi c’è il gruppo Misto (35 su 53); Sinistra Italiana (25 su 31); Civici e Innovatori (16); Democrazia Solidale – Centro Democratico (13 su 14); Scelta Civica-Ala (7 su 16); Forza Italia (7 su 50); Area Popolare-Ncd (6 su 26; Lega (5 su 19); Fratelli d’Italia (2 su 11). Al Senato, dopo Pd e M5s, nel gruppo dei prossimi alla pensione figurano il Misto (21 su 28, ); Forza Italia (14 su 42); Area Popolare-Ncd (13 su 29); Gruppo per le autonomie (11 su 19); Ala-Scelta Civica (8 su 18,); Gal (7 su 14); Conservatori e Riformisti (6 su 10,); Lega (5 su 12).

“Il clamore delle notizie riportate dalla stampa e delle parole di un delinquente che poi si e’ pentito possono fare piu’ rumore di anni di storia. Ritengo che la mia figura non possa non ricordare la strada dalla quale provengo”. Lo ha detto il candidato sindaco di Palermo per i “Coraggiosi”, Fabrizio Ferrandelli, incontrando i giornalisti, nella sede del comitato elettorale, a Palermo, dopo l’avviso di garanzia ricevuto nell’ambito di un’inchiesta per presunto voto di scambio politico mafioso. “Non voglio nascondermi dietro frasi di rito dicendo ‘sono sereno’ – ha aggiunto -. Con la storia che ho avuto questi fatti amareggiano me, la mia squadra e la mia famiglia ma questo non mi vieta di andare avanti. Quando ho ricevuto l’invito a comparire dalla Procura di Palermo ho ritenuto di non dovermi avvalere della facolta’ di non rispondere, anzi, ho ritenuto che fosse opportuno offrire la mia storia collaborando con la magistratura e rispondendo a tutte le domande che mi sono state fatte dai pm, nei quali ho la massima fiducia”. “La mia campagna elettorale va avanti’”.

“In politica tutto e’ possibile il problema e’ stabilire le regole. Sarebbe facile autocandidarsi, cosa che non ho mai fatto e non intendo fare”. Lo ha detto Nello Musumeci stamani a Messina. “La mia candidatura – ha proseguito – e’ stata proposta dal movimento civico Diventera’ bellissima e io ho risposto che non mi piacciono le candidature calate dall’alto ci vuole una verifica con la base, con gli elettori e con la gente che si riconosce in una posizione alternativa a Crocetta e al partito democratico”. “Quindi facciamo le primarie e su questa proposta abbiamo avuto un’ adesione da parte di Forza Italia e il silenzio da parte dei gruppi centristi. E’ chiaro – osserva – che non si puo’ andare per le lunghe. Entro febbraio le forze che si riconosco alternative al Pd decidano se partecipare alle primarie o altrimenti noi andremo avanti perche’ il tempo non gioca a favore nostro”.

“Votare subito si puo’: approvando immediatamente una legge maggioritaria gia’ collaudata come il Mattarellum. A questa legge e’ sufficiente aggiungere le preferenze nella quota proporzionale, per il resto collegi e meccanismi tecnici sono gia’ pronti. Le voci giornalistiche dicono che Matteo Renzi sta manovrando sott’acqua in questa direzione, lasciando la Camera dei Deputati libera da impegni legislativi cogenti. Se questo fosse vero sarebbe la prima volta che Renzi sta facendo qualcosa di buono per l’Italia. La nostra Nazione me non puo’ rimanere ferma per un anno sotto il peso dei vincoli europei, dell’invasione migratoria e del pericolo fondamentalista. Noi saremo in piazza insieme a Matteo Salvini, a Giorgia Meloni e a tutti coloro che alla luce del sole e sena nessun compromesso vogliono elezioni subito per salvare l’Italia da un governo inutile come quello di Gentiloni”. Lo dice Gianni Alemanno, Azione Nazionale.

“Vogliamo vincere le prossime elezioni per far uscire gli italiani da poverta’ e da oppressione burocratica, fiscale e giudiziaria. Dobbiamo rivolgerci non ai fanatici ma agli italiani a cui fa schifo questa politica”. Lo dice Silvio Berlusconi, parlando ai parlamentari di Forza Italia in Senato, secondo quanto riportato dall’account Twitter del partito.