Mattarella

Il nostro Paese sta scivolando rovinosamente in una tipologia di fascismo ignorante, stupido e razzista. Le regole democratiche e costituzionali che ci siamo dati fanno fatica a contenere l’entusiasmo beota e arrogante di un governo leghista-pentastellato che non ha alcuna cognizione o competenza persino per l’ordinaria amministrazione. Un Esecutivo che ha come armamentario solo slogan, selfie, fake news, minacce, ultimatum, social media, paure, invidie sociali, complotti, stupidità e strafalcioni. Un governo che si contraddice più volte al giorno, unito solo nell’occupazione del potere. E tutto questo avviene nella incredibile assenza di qualsivoglia forma di opposizione: Forza Italia e Berlusconi sono stati avvistati nei pressi del loro ombelico, il Pd persiste nel meschino regolamento di conti interno per la spartizione delle vettovaglie e dei vestiti logori di una sinistra in stato comatoso che ha smarrito se stessa, i suoi valori, il suo respiro, la dignità. Tutto il resto è routine, arte di arrangiarsi, sopravvivenza spicciola, decadenza piena. Qualche parola di buon senso arriva da Sergio Mattarella, più solo che mai e da Papa Francesco che non ha però trovato ancora la forza e il tempo per spiegare che Gesù Cristo è incompatibile con il verbo fariseo di Salvini e con i verbi sbagliati e ipocriti di Di Maio e dei somari grillini. Scivoliamo verso l’abisso. Inesorabilmente. I nuovi barbari, nuovissimi, sono al potere e distruggeranno tutto ciò che potranno. Povera Italia. Poveri noi, democraticamente governati dai nuovi fascisti ignoranti e stupidi.

L’Europa e Mattarella non sono altro che un nemico e un alibi per il M5S e per la Lega. Perché il populismo di governo, costretto a passare dalla protesta alla proposta, dagli slogan ai provvedimenti legislativi, dalla semplificazione alla complessità, si scontra con le vere difficoltà nella gestione del potere che richiede mediazione, riflessione, equilibrio. Tutte doti che i populisti non possono permettersi perché perderebbero la propria identità. L’Europa – non esente da colpe e responsabilita’ – e’ per il duo populista un nemico sul quale scaricare tutto il male possibile. Sergio Mattarella, la Costituzione che tutela e le sue prerogative, rappresentano un alibi: ‘non siamo riusciti a formare un governo o a governare – potranno sempre dire – perché il Quirinale ce lo ha impedito e perché siamo ostili a questa Unione europea’. In questo modo viene mascherata l’incompetenza e l’inefficacia, oltre alla propria pochezza politica

“Resto convinto che il Presidente Mattarella, a cui rinnovo stima e rispetto, pur non essendo emersa una maggioranza chiara dalle urne, avrebbe dovuto tentare la via politica, affidando l’incarico a Salvini, in quanto più votato di una coalizione che ha il 40% dei seggi in parlamento, per cercare una maggioranza su un programma di governo. Ora invece, dopo aver visto per anni i leader di partito chiedere il voto in prima persona per essere investiti della carica di Presidente del Consiglio, da Berlusconi fino agli stessi Di Maio e Salvini, due partiti eterogenei sommano i propri numeri in Parlamento e propongono come Presidente uno sconosciuto. Del quale, più che qualche punto del suo curriculum ci preoccupa la totale inesperienza. Forza Italia è orientata non solo a non votare la fiducia ma ad esprimere il proprio convinto no a questo governo, giudicando poi i fatti di volta in volta. C’è un programma comune di centrodestra, se Salvini e la lega lo rispetteranno bene, se invece su fisco, lavoro, e sul blocco di opere pubbliche si dovesse soggiacere ai diktat grillini, allora ribadiremo convintamente il nostro no”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI)

“La defiscalizzazione della benzina non e’ oggetto di trattativa, perche’ non essendoci un Governo centrale che puo’ prendere impegni per il futuro non abbiamo un’interlocuzione. Abbiamo avviato un ragionamento con Confindustria, ne ho parlato con il presidente Boccia, dal vertice degli industriali ho ricevuto una grande disponibilita’”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans. “Anche ieri questo e’ stato tema della piacevolissima conversazione con il capo dello Stato, per il Governo – ha aggiunto – diventa un fatto di valore morale ottenere la defiscalizzazione dei prodotti petroliferi. Il presidente Mattarella mi ha risposto che ‘e’ una battaglia difficile’, ma le battaglie difficili sono un patrimonio quotidiano”.

Pierre Moscovici giudica l’Italia dopo le elezioni politiche un “partner europeo affidabile”. “Rispetto i ritmi della democrazia italiana, gli italiani hanno espresso le loro preferenze con il voto e ora tocca a Mattarella e alle formazioni politiche definire il prossimo governo”, ha dichiarato Il Commissario europeo per gli Affari eocnomici ai giornalisti italiani che gli chiedevano un commento a amrgine di una conferenza stampa a Strasburgo. “Sono tranquillo”, ha aggiunto Moscovici.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a ragazze e ragazzi che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarieta’, nel volontariato e per singoli atti di coraggio. Sono giovani – si legge in una nota – nati tra il 1999 e il 2007, che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese. Quest’anno e’ stato dedicato ampio spazio a quanti si sono impegnati per la promozione dell’ambiente, inteso sia come salvaguardia del territorio sia come sviluppo del patrimonio culturale e sociale. La tutela e la valorizzazione dell’ambiente richiedono conoscenze, passione e una visione del futuro che le giovani generazioni mostrano spesso di avere. Accanto ai 29 Attestati d’onore, il Presidente Mattarella ha poi voluto riconoscere il merito di tre iniziative collettive assegnando loro una targa. Queste tre targhe testimoniamo come la cooperazione, tratto comune di molte iniziative giovanili, sia un elemento che contribuisce alla validita’ dei progetti poiche’ sin da piccoli e’ possibile eccellere stando insieme. La cerimonia di consegna degli Attestati si svolgera’ al Quirinale, lunedi’ 12 marzo alle ore 11.00. (segue) PDA 22-FEB-18 10:23 NNNN

L’antipolitica è un virus da battere. Mentre la campagna elettorale entra nel vivo, in un’intervista esclusiva al settimanale Famiglia Cristiana, domani in edicola, il presidente della Repubblica ribadisce le regole del gioco e indica un orizzonte di principi condivisi: la Costituzione (70 anni ben portati di valori, diritti e doveri), più l’Europa, alla quale i Paesi membri devono garantire un supplemento d’anima. Sergio Mattarella ragiona di astensionismo. “Non ho mai condiviso l’osservazione che, in fondo, va bene così perché molte democrazie sono caratterizzate da basse affluenze al voto”, ha sottolineato il presidente. “L’Italia ha una tradizione di ampia partecipazione. Una sua forte diminuzione costituirebbe il sintomo di un indebolimento della fiducia nelle istituzioni comuni e quindi uno stato di salute meno florido della democrazia”. Il Capo dello Stato ha puntato al cuore del disimpegno e della disaffezione alla politica. “Non si può configurare una contrapposizione tra istituzioni mal frequentate e una mitizzata ideale società civile: sappiamo che non è così”, ha puntualizzato Mattarella. “Anche i cittadini devono essere disponibili a un dialogo, a sollecitazioni costruttive, al desiderio-dovere di comprendere, ed eventualmente criticare scelte politiche prima di giudicarle sommariamente”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di nomina del dott. Ignazio Visco a governatore della Banca d’Italia, su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, acquisito il parere favorevole del Consiglio superiore della Banca d’Italia. Lo riferisce con una nota il Viminale. Si chiudono cosi per il momento le polemiche sulla nomina del governatore Bankitalia, osteggiata da Matteo Renzi e voluta da Gentiloni e Mattarella, oltre che da Mario Draghi, presidente Bce

“Il volto e le pagine del diario di Anna Frank, la sua storia di sofferenza e di morte a opera della barbarie nazista, hanno commosso il mondo. Utilizzare la sua immagine come segno di insulto e di minaccia, oltre che disumano, e’ allarmante per il nostro Paese, contagiato, ottanta anni addietro, dall’ottusa crudelta’ dell’antisemitismo”. E’ quanto afferma in una dichiarazione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Presidente Mattarella ne ha parlato con il Ministro dell’Interno che gli ha assicurato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento cosi’ ignobile affinche’ vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi.

“Ieri abbiamo ancora una volta verificato come, quando prevalgono lo scontro ed esasperazione di posizioni, si allontanano le soluzioni positive”. Così il presidente della Repubblcia, Sergio Mattarella, intervenendo nell’Aula magna del Palazzo del Rettorato alla solenne cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2017/18 dell’Università degli Studi di Cagliari. Per questo sottolinea il capo dello Stato “la cultura è da supporto per il dialogo e porta a soluzioni condivise. Questa è una lezione per l’intera Europa”.