E’ morto a 83 anni Bernardo Provenzano. E’ stato uno dei boss mafiosi piu’ pericolosi e sanguinari di Cosa Nostra. Autore di decine di omicidi, latitante per 43 anni, figlioccio di Luciano Liggio e compare di Toto’ Riina. Catturato nel 2006 in un casolare, ha trascorso gli ultimi dieci anni della sua vita in carcere, alle prese con una malattia che gli ha tolto la capacità di ragionare e la lucidità. Chissa’ se i giovani e ambiziosi mafiosi che desiderano emularne le gesta riusciranno a guardare alla sua vita e a trarne delle conclusioni. Che vita ha fatto Provenzano? Carcere, sangue versato, una vita in fuga, sempre a guardarsi le spalle, con l’incubo di essere arrestato o ucciso. Una vita nell’anonimato, lontano dai propri figli, tra disagi e guerre di mafia. Luciano De Crescenzo, attore, e regista filosofo, nello straordinario monologo del film ‘Cosi parlò Bellavista’ dinnanzi a un camorrista, cosi recita e le sue parole potrebbero essere destinate a Bernardo Provenzano ‘…Perché penso io: Gesù sì, fate pure i miliardi, guadagnate, però vi ammazzate tra di voi, poi anche quando non vi ammazzate tra di voi, ci sono le vendette trasversali, vi ammazzano le mamme, le sorelle, i figli… Ma vi siete fatti bene i conti? Vi conviene? E poi, tutto sommato, non è che fate una vita di merda?”