migranti

L’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, approfitta del tradizionale incontro di Natale con i giornalisti per tornare a spezzare una lancia in favore dell’accoglienza. Trasformare in clandestini i migranti finora accolti e accompagnati da chi si occupa di accoglienza, avverte, può essere pericoloso. “Con il Natale – afferma l’arcivescovo – Dio non ci ha dato dei regali o dei beni, ma un bambino, una persona da riconoscere e accogliere: il Natale deve essere quindi la festa dell’accoglienza, un valore che deve guidare le nostre azioni non solo in questo periodo ma sempre”. “Gli immigrati che noi abbiamo accolto, 300 a Torino e altrettanti fuori città – spiega – avevano tutti il permesso di soggiorno umanitario. Se non l’avranno più sara’ un grande problema, diventeranno clandestini, e questo e’ pericoloso”. “La difficoltà vera – aggiunge – non e’ tanto l’accoglienza, che in qualche modo si fa, ma il necessario percorso di accompagnamento verso l’indipendenza degli immigrati. Servono permessi di soggiorno adeguati e possibilità di lavorare. Non e’ una questione di carità ma di giustizia, e operare per un mondo piu’ giusto dovrebbe essere lo scopo della politica”.

Alloggio, assistenza sanitaria, istruzione ai minori migranti fin dal loro arrivo in territorio europeo, alle stesse condizioni godute dai minori dei paesi di accoglienza. E inoltre: l’attivazione di procedure di infrazione contro gli stati membri che trattengono i minori in strutture detentive per il loro status di migranti e la creazione di rotte migratorie sicure e legali per tutelare i bambini e gli adolescenti coinvolti nella migrazione. 15649802107_ffe0600a40_b
Questi i punti centrali della risoluzione sulla protezione dei minori migranti approvata a larga maggioranza stamattina dalla plenaria del Parlamento Europeo su proposta dell’intergruppo per i diritti dei minori, co-presieduto dall’eurodeputata di S&D Caterina Chinnici.
<<Questa risoluzione è il frutto di un lavoro di squadra – ha detto in aula Caterina Chinnici – e testimonia la sensibilità di tutti i gruppi parlamentari sul tema. Tanti passi in avanti sono stati compiuti in questi anni per la protezione dei bambini migranti, ma alcuni stati ancora non applicano le raccomandazioni emanate oltre un anno fa dalla Commissione Europea. Inammissibile, per esempio, che continuino a esserci casi di minori trattenuti in strutture detentive per motivi legati alla migrazione>>.
Secondo una stima dell’Unicef, come riportato nella risoluzione, in Europa vivono 5,4 milioni di minori migranti e, in base agli ultimi dati dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), nel 2017 sono arrivati in Grecia, Italia, Spagna e Bulgaria 32.039 minori, il 46 % dei quali non accompagnati o separati dalla famiglia.
Ha aggiunto Chinnici: <<Ai minori migranti vanno garantiti servizi sanitari e sociali, istruzione, sistemi di accoglienza finalizzati alla loro tutela e alla loro piena integrazione, basati su comunità e strutture idonee a ospitarli anche con le loro famiglie. Bisogna inoltre prevedere la nomina di tutori per la protezione dei minori non accompagnati, che spesso fanno perdere le loro tracce rischiando andare incontro ad abusi o di finire nelle reti della criminalità. Questa risoluzione approvata dal Parlamento Europeo, la prima incentrata sulla tutela dei minori migranti, chiama con forza gli stati membri a una nuova assunzione di responsabilità in nome del principio del superiore interesse del minore, che la Carta dei diritti fondamentali dell’UE e la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo individuano come criterio primario in tutte le azioni che interessano i minori>>.
Il documento votato dalla plenaria chiede anche la priorità alla ricollocazione dei restanti minori non accompagnati dalla Grecia e dall’Italia ammessi a beneficiare delle decisioni dell’Ue sulla ricollocazione e invita gli stati membri ad assegnare risorse adeguate all’accoglienza dei minori migranti, soprattutto di quelli non accompagnati, a supporto del ruolo svolto dalle autorità locali e regionali.

Secondo fonti della Farnesina “Non c’e’ alcun accordo con l’Italia nell’ambito del patto bilaterale tra Israele e l’Unhcr per la ricollocazione, in cinque anni, dei migranti che vanno in Israele dall’Africa e che Israele si è impegnata a non respingere”. La risposta giunge dopo che Benjamin Netanyahu ha annunciato la sospensione dell’intesa con l’Alto commissariato dell’Onu per il ricollocamento in Paesi occidentali di migliaia di migranti africani che sono in Israele. In nottata il premier aveva reso noto su Facebook di essere sensibile alle critiche mosse dagli abitanti dei rioni poveri di Tel Aviv che vedono la concentrazione di migranti. Ma pressionin, secondo i media, sono giunte anche da esponenti del Likud, il partito di Netanyahu, e dal partito nazionalista Focolare ebraico. L’accordo riguarda complessivamente 16.250 migranti eritrei e sudanesi, di cui 6.000 nel primo anno. Italia, Germania, Canada sono alcune delle destinazioni che indicate dal premier israeliano per la ricollocazione dei migranti.

“Il problema migranti si risolve su due fronti: con un governo forte e credibile in Europa. Occorre infatti il coinvolgimento di tutti i Paesi europei, non è solo un problema italiano. E instaurando rapporti politici con quei Paesi africani dai quali gli immigrati partono”. Così Raffaele Fitto capo politico di Noi con l’Italia-Udc, intervenendo a “Uno Mattina” su Rai Uno. “E’ indubbio che i governi di centrosinistra hanno fallito sia sul piano della sicurezza nazionale sia nei rapporti con l’Unione europea. Esiste un problema immigrazione che, quindi, va risolto. Alzare i toni non serve, occorrono soluzioni”, conclude Fitto.

“Salvini è fissato: parla solo di immigrati ma quand’è che si occupa degli italiani? Facesse qualcosa di utile al Paese, sta in politica da quando aveva 17 anni, non ha fatto altro in vita sua e non ha avuto altro datore di lavoro se non la Lega. E’ viene a fare il nuovo? Salvini è il politico più vecchio che abbiamo”. Lo ha detto la presidente della Camera e candidata di Leu Laura Boldrini, in un videoforum su Repubblica tv. “Salvini – ha continuato – abbassa il livello della politica, trasformandola in rissa e turpiloquio e trasmettendo un messaggio molto negativo. Se un politico parla e si comporta così, le persone che lo seguono sono autorizzate a fare tutto. Uno che vorrebbe fare il presidente del Consiglio e poi dice quelle cose… Salvini si dovrebbe scusare con gli italiani, perché le sue sparate sul razzismo fanno il giro del mondo e gettano fango sugli italiani, che vengono visti anch’essi come razzisti”. “Da presidente della Camera, di premier ne ho incontrati tanti ma non ho mai sentito a nessuno dire – come è avvenuto il giorno della morte di Ciampi – che era stato un traditore dell’Italia, o di un presidente della Repubblica che va processato o che la presidente della Camera è una tarata mentale. Dubito che in altri Paesi si incontri un candidato premier che abbia una ‘vivacità dialettica’ di questo genere”.

“La missione europea in Libia deve partire. Abbiamo avuto un problema di sicurezza. Abbiamo dovuto rinviare la missione dei parlamentari europei per questioni di sicurezza. Ma continuiamo a vigilare perche’ si rispettino i diritti umani. E’ uno strumento fondamentale per ridurre il fenomeno migratorio. L’Africa e’ un problema che l’Europa deve affrontare con investimenti importanti”. Cosi’ il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, questa mattina a Radio 1 Rai in concomitanza del voto oggi sulla missione in Niger in programma oggi alla Camera. “Il problema migratorio e’ un problema di tutta l’Europa- dice Tjani- Serve piu’ solidarieta’. Il parlamento europeo e’ stato molto chiaro”.

Per affrontare la questione migratoria, occorre innanzitutto “cancellare la parola emergenza dalla politica dell’immigrazione”.
Lo ha detto a Bruxelles il ministro degli Interni Marco Minniti. “Non si affronta una grande questione strutturale come questa a politiche dell’emergenza”, ha aggiunto nel suo intervento a una conferenza sulla inclusione finanziaria dei migranti al Parlamento europeo.

“La stabilita’ della Libia e’ di grandissimo interesse per la Tunisia e l’Italia, cosi’ come la cooperazione nella lotta al terrorismo e nei fenomeni migratori”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al termine dell’incontro con il primo ministro tunisino Youssef Chahed in cui si è discusso di crisi libica e di impegno comune nella lotta al terrorismo.
“Abbiamo registrato positivamente i risultati dell’accordo che ci lega da sei anni per la gestione dei flussi migratori irregolari, prendendo l’impegno a migliorarlo ancora se possibile – ha dichiarato il premier italiano. Dopo alcuni problemi nell’estate, nelle ultime settimane l’accordo ha ripreso a funzionare in modo molto efficace”.

“Cordoglio e dolore di fronte all’ennesima strage di immigrati nel Mediterraneo: le immagini dei cadaveri di tante donne trasportati a Salerno ci colpiscono e non possono lasciarci indifferenti”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fdi Giorgia Meloni. “Fratelli d’Italia – aggiunge – lo sostiene da anni e lo ribadisce anche oggi: l’unica soluzione per fermare le morti in mare e’ bloccare l’immigrazione incontrollata, impedire che i barconi partano dal Nord Africa e combattere senza sosta gli schiavisti del terzo millennio. Basta con la scellerata politica delle porte aperte a tutti del Governo, basta col buonismo della sinistra, basta con l’ accoglienza senza limiti che alimenta business e speculazione”.

“Una tragedia dell’umanità”. Lo ha detto il prefetto di Salerno, Salvatore Malfi questa mattina al porto dove è arrivata una nave militare spagnola con 375 migranti a bordo e 26 donne senza vita. “L’autopsia – ha detto valuterà la dinamica dei decessi”. Per ora la prima ipotesi sulla causa del decesso è l’annegamento, anche se le autorità avvertono che è ancora troppo presto per esserne certi. Le donne sono tutte di nazionalità nigeriana. Ha spiegato il prefetto di Salerno: “Le donne decedute, di nazionalita’ presumibilmente nigeriana, sembra fossero a bordo di un gommone dove vi erano anche uomini. Il barcone e’ affondato e le donne purtroppo hanno avuto la peggio, in quanto soggetti piu’ deboli”. Tutte le salme verranno trasportate all’obitorio dell’ospedale di Salerno per un primo esame esterno, oltre che per scoprire se le donne morte abbiano subito violenze.

NNN