elezioni

Trovo che sia meraviglioso che le prossime elezioni politiche possano rappresentare un derby non più tra M5S e Lega ma tra queste due forze politiche e tutte le altre, tra il populismo mascherato da democrazia diretta di cui entrambe sono espressione e la democrazia rappresentativa, il rispetto delle istituzioni e la divisione dei poteri che vorrebbero annullare. Valori, questi, che dovrebbero costituire la piattaforma politica condivisa da tutti gli altri partiti e movimenti. Un derby tra la violenza e l’odio sociale che M5S e Lega da una parte incarnano e la libera espressione del pensiero, la libertà di parola, la tolleranza dall’altra. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivelato amore per l’Italia, coraggio, equilibrio, cultura, saggezza. Non gettiamo alle ortiche questo suo nobile esempio. Che le prossime elezioni politiche siano un derby tra la loro violenza demagogica e la nostra cultura liberale e democratica.

“Chi ha vinto le elezioni adesso si assuma l’onore di governare il Paese magari sfumando, me lo auguro per il Paese, alcune posizioni non sostenibili assunte in campagna elettorale. Noi abbiamo perso le elezioni, la vicenda è chiusa”. E’ la posizione di Emma Bonino, leader di +Europa, espressa al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme al resto del gruppo del Misto del Senato.

“Riusciremo a risolvere i problemi di Facebook, ma ci vorranno un po’ di anni”. Lo dice il fondatore Mark Zuckerberg, in una intervista rilasciata a Vox e ripresa dai media dove replica anche alle critiche di Tim Cook di Apple dopo lo scandalo dei dati personali raccolti dal colosso dei social media.
Zuckerberg ha definito non vera l’accusa mossa da Cook, secondo cui i guai di Facebook nascerebbero dalla pratica seguita dal gruppo di Menlo Park di fare soldi sui dati personali degli utenti. Poi ha spiegato il lavoro che si sta svolgendo per proteggere le informazioni personali e per limitare al massimo le attività di raccolta dati da parte di terzi.
“Mi piacerebbe poter risolvere la questione in tre o sei mesi, ma la realtà è che alcuni di questi problemi richiederanno un periodo di tempo più lungo”, ha detto Zuckerberg riferendosi ai problemi legati alle fake news che invadono la piattaforma di Facebook e all’intrusione di chi vuole influenzare i processi elettorali democratici. “Se si tratterà di un processo di tre anni, siamo già nel primo anno – ha spiegato – e, si spera, entro la fine del 2018, avremo iniziato a voltare pagina su alcuni di questi problemi”.

M5S e Lega, in quanto vincitori delle elezioni politiche, hanno non solo il diritto ma anche il dovere e la responsabilita’ di fare un governo. Ne e’ convinto Franco Frattini, ex ministro dei governi Berlusconi e attuale presidente del Sioi. Frattini non si espone riguardo alle insistenti voci che lo danno come possibile premier nel caso in cui il presidente Mattarella dovesse decidere di affidare l’incarico a una cosiddetta ‘riserva della Repubblica’: “Ho assoluta fiducia in Mattarella – dice Frattini in un’intervista all’AGI – e della sua capacita’ di condurre le consultazioni nel modo migliore per il Paese”. La lettura di Frattini dell’attuale situazione politica e’ chiarissima: “Coloro che hanno vinto le elezioni hanno la responsabilita’, non soltanto l’onore, di governare il Paese, e ritengo che abbiano dato gia’ un segno di intesa importante sulla presidenza delle due camere. Sia Salvini che Di Maio, senza dimenticare il ruolo che comunque Berlusconi sta giocando, sono riusciti a definire in tempi molto rapidi presidenze delle Camere e uffici di presidenza”.  A parere di Frattini, “e’ evidente che la partita del governo e’ molto piu’ delicata, ma, osservando la situazione politica dall’esterno, dico che ancora non hanno tirato fuori le carte, che usciranno solo quando il presidente della Repubblica comincera’ le consultazioni. E conoscendo il suo rigore costituzionale, sono certo che davanti a lui nessuno dei leader vincitori avra’ il coraggio di giocare a nascondino e di non dire le cose. Sono fiducioso della capacita’ di Mattarella di condurre questa fase”. Quanto all’eventuale ruolo che Frattini potrebbe giocare in un possibile governo di coalizione, l’ex ministro di Berlusconi non si sbilancia: “Nessuna previsione, nessuna anticipazione. Ho assoluta fiducia nel presidente Mattarella – ha spiegato Frattini all’Agi – e nella sua capacita’ di condurre le consultazioni nel modo migliore per il Paese. Immaginare ora le conclusioni a cui il capo dello Stato potrebbe arrivare – conclude Frattini – sarebbe addirittura assurdo, sapendo che Mattarella e’ persona di assoluto rigore costituzionale”.

Vladimir Putin nella sua versione di presidente sollecita i russi ad andare a votare domenica alle elezioni presidenziali per uno degli otto candidati in lizza, elezioni in cui, a fronte di una sua vittoria certa, l’affluenza alle urne rischia di non essere quella auspicata dal Cremlino per consolidare la legittimità del presidente al suo quarto mandato. Indifferenza per la politica, risultato noto in anticipo oltre all’appello dell’oppositore Aleksei Navalny allo sciopero del voto potrebbero infatti scoraggiare i russi dal votare. “E’ la volontà dei russi, la volontà di ogni cittadino russo, a determinare quale sarà la strada che prenderà il nostro paese”, ha dichiarato Putin in un appello video trasmesso dalle televisioni ieri sera in cui sottolinea che chi non vota, “chi evita di decidere personalmente come adempiere alla sua libertà di scegliere il futuro della nostra amata e grande Russia”, deve sapere che “le scelte saranno fatte senza tenere a conto la sua opinione”. I russi sono l'”unica fonte di potere” del paese, ha aggiunto ricalcando la narrativa in cui il capo assoluto si identifica con il popolo. “Noi russi abbiamo sempre scelto da soli il loro destino, abbiamo sempre fatto le cose seguendo la nostra coscienza, la nostra idea di verità e giustizia e ci ha sempre indirizzato il nostro amore per la madrepatria. E’ il nostro carattere nazionale riconosciuto in tutto il mondo”, ha concluso.

“In questi giorni ci vedete impegnati in un dialogo non semplice per proporre i presidenti del Senato e della Camera. La scelta delle persone che ricopriranno questi incarichi e’ cruciale. Stiamo parlando della seconda e della terza carica dello Stato, e soprattutto stiamo parlando degli arbitri che dovranno dirigere la partita dell’approvazione di buone leggi”. Cosi’ Luigi Di Maio in un post sul blog delle Stelle. “Come sapete, al M5S non interessa il gioco della poltrona: quello che ci preme e’ che il Parlamento funzioni al meglio, perche’ e’ li’ che si decidono le leggi che possono migliorare o peggiorare la qualita’ della vita di tutti, e’ li’ che le forze politiche devono dimostrare il proprio valore e la propria coerenza. Per questo agiamo nella massima trasparenza e anche in queste ore vi stiamo raccontando passo passo come ci muoviamo. E’ la prima volta nella storia della Repubblica – aggiunge – che la forza politica con la maggioranza relativa di seggi nelle due Camere condivide con i suoi elettori e con tutti i cittadini questo percorso. Non abbiamo nulla da nascondere, e nulla che non possa essere detto. Il nostro primo obiettivo e’ che Camera e Senato lavorino nelle migliori condizioni possibili: maggiore e’ la qualita’ del lavoro del Parlamento, migliori saranno le leggi. Al Senato non si contano le volte in cui sono stati letteralmente cancellati con un colpo di spugna (la cosiddetta ‘tagliola’) emendamenti che avrebbero potuto migliorare un provvedimento”.

“Di Maio e Salvini continuano la campagna elettorale e i loro toni rendono evidente che essi puntano a nuove elezioni. Infatti entrambi parlano come se avessero già raggiunto la maggioranza in Parlamento e intimano al Pd di appoggiarli ad occhi chiusi con un linguaggio provocatorie. Infatti entrambi puntano a nuove elezioni per una sorta di sfida all’ok Corral fra di loro e per vampirizzare il Pd e Forza Italia”. Lo afferma Fabrizio Cicchitto (Civica Popolare).

“Io non credo si possa realizzare un governo Lega-M5S perché i deputati della Lega sono stati eletti anche con i voti di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Non tradirebbero mai l’impegno preso con gli elettori. Sono stati eletti per fare un’altra cosa. Sono sicuro che non ci sarà mai un governo Lega-M5S”. Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ai microfoni di ‘Radio anch’io’, su Rai Radio 1. “Forza Italia è diversa dalla Lega. Siamo alleati ma abbiamo valori, linguaggi diversi – aggiunge -. Siamo una parte determinante della coalizione di centrodestra. Forza Italia è una garanzia di stabilità, serietà, efficacia ed efficienza nell’ambito della coalizione di centrodestra”. Il presidente del Parlamento Ue è intervenuto anche sul possibile sforamento del rapporto Deficit/Pil: “Aspettiamo di vedere come sarà il governo, poi bisognerà vedere che manovra ci sarà. Il tetto del 3% si può anche sforare. Bisogna poi vedere cosa ci si fa con quei soldi. Per esempio Non credo che il reddito di cittadinanza sia sostenibile dalle finanze italiane”.

“Il Movimento 5 stelle è disponibile a dialogare sui temi con tutte le forze politiche. Non ci interessa un governo istituzionale o un governo di tutti. Oltre 11 milioni di italiani hanno dato uno schiaffo alla vecchia politica scegliendo il M5S, il suo candidato premier e il suo programma. Aspettiamo adesso i partiti si facciano avanti sui temi e non sulle poltrone per un governo che metta al centro le necessità dei cittadini”. Così al Tg2 Giulia Grillo, capogruppo in pectore alla Camera del Movimento 5 Stelle.

Pierre Moscovici giudica l’Italia dopo le elezioni politiche un “partner europeo affidabile”. “Rispetto i ritmi della democrazia italiana, gli italiani hanno espresso le loro preferenze con il voto e ora tocca a Mattarella e alle formazioni politiche definire il prossimo governo”, ha dichiarato Il Commissario europeo per gli Affari eocnomici ai giornalisti italiani che gli chiedevano un commento a amrgine di una conferenza stampa a Strasburgo. “Sono tranquillo”, ha aggiunto Moscovici.