aggressione

I “Cdr del Tg1, Assostampa Puglia, Usigrai e Fnsi esprimono massima vicinanza alla collega del Tg1 Maria Grazia Mazzola aggredita a Bari mentre svolgeva il proprio lavoro di inchiesta sulla criminalita’ organizzata”. E’ quanto si legge in una nota ripresa dall’Ansa. “Una aggressione inaccettabile. Ancora una volta con la violenza si tenta di tappare la bocca ai giornalisti”. E, riferendosi alla giornalista: “Insieme a lei decideremo le opportune azioni a tutela sua e della liberta’ di stampa”, continua la nota di cdr del Tg1, Assostampa Puglia, Usigrai e Fnsi.

Nel corso delle udizioni di oggi in Commissione Vigilanza Rai è emerso che Daniele Piervicenzi, giornalista colpito a Ostia da Roberto Spada, non solo non ha un contratto con la Rai, bensì con la Fremantle, ma anche che lavora come programmista-regista e non come giornalista”. A dichiararlo è Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della Commissione Vigilanza Rai. “Questo fatto – continua il parlamentare – è doppiamente grave. Primo perché, a milioni di italiani, è stato fatto credere che quello ferito a Ostia fosse un giornalista Rai, quando, in realtà, si tratta di un precario sotto contratto con un’azienda che ha a sua volta un appalto con la Rai. In altre parole, per una settimana è stata data e ripetuta migliaia di volte una notizia falsa. In secondo luogo, se tutti i giornalisti che vengono mandati, come Daniele Piervincenzi, a fare interviste in periferie o aree pericolose come Ostia, non come giornalisti ma come programmisti-registi o ancora peggio come consulenti a Partita Iva, si pone un serissimo problema di tutele”. Aggiunge il parlamentare: “I lavoratori come Daniele Piervincenzi, infatti, non godono di alcuna garanzia in caso di infortuni. Non solo. Non vorremmo che la pratica del ricorso agli appalti fosse un espediente per avere degli scoop sulla pelle dei giovani precari, costretti a rischiare perché sotto il ricatto occupazionale. Il risparmio ottenuto impiegando invece che i giornalisti Rai dei programmisti-registi contrattualizzati da aziende appaltatrici, è del 50%. E’ quindi ammissibile che un’azienda ricca come la Rai debba mettere a rischio l’incolumità di giovani giornalisti precari e allo stesso tempo sperperare cifre milionari in ingaggi”. E conclude: “Sarebbe opportuno e ora che, a partire dal grave incidente che ha visto protagonista Daniele Piervincenzi, la Rai mettesse fine una volta per tutte all’odiosa e illegale pratica di contrattualizzare lavoratori come programmisti registi per poi far svolgere loro un lavoro da giornalisti”, conclude.

In assenza di argomenti, l’ignoranza usa la forza, per uscire dal blocco in cui e’ prigioniera. Le domande del giornalista scavano in profondità. Il bruto non sa rispondere. Non ha come controbattere, e’ spalle al muro e per ‘vincere’ ricorre alla forza. In realtà sta perdendo e nel peggiore dei modi, grazie alla telecamera che tutto registra. Il giornalismo, quello migliore, ha vinto e con esso la verita’ che talvolta accarezza.

A Parigi chiuso il Louvre, il Palais Royal e il quartiere transennato per ragioni di sicurezza. Un militare di guardia al piccolo arco di trionfo del Carrousel, a due passi dal museo, ha sparato contro un uomo che avrebbe tentato di aggredirlo. L’aggressore ha gridato “diverse minacce” contro i militari, e poi “Allah Akhbar”. Era armato di un machete e un coltello e aveva due zaini che il personale di sicurezza ha tentato di perquisire. Lo ha reso noto il prefetto di polizia Michel Cadot, affermando che “è cosciente e verrà interrogato nelle prossime ore”. Una seconda persona è stata fermata. Il militare ha riportato una leggera ferita. Il ministero degli Interni definisce l’accaduto “un grave evento di pubblica sicurezza”,