agroalimentare

“Italia è prima al mondo per le eccellenze dell’Agroalimentare con il sostegno decisivo della Sicilia che contribuisce con le specialità alimentari della dieta mediterranea e con l’alberello di Pantelleria, la particolare forma di coltivazione dei vigneti sull’isola pantesca. Il merito é quello di aver saputo coniugare innovazione e tradizione con una forte presenza nel commercio on line e sui social”. È così infatti che va all’Italia, scrive Il Giornale di Sicilia (citando i dati del rapporto su cibo e cultura presentato in occasione della conferenza a New York sul futuro della dieta mediterranea promossa dalla rappresentanza d’Italia presso le Nazioni Unite), il primato mondiale dei riconoscimenti Unesco nel settore dell’agroalimentare: con 5 sui 68 totali assegnati a livello globale, il nostro Paese si posiziona al primo posto nella classifica. A seguire il Marocco con 4 riconoscimenti Unesco, 3 a Turchia e Azerbaigian, 2 a Belgio, Francia, Spagna, Tunisia, Giappone, Corea e Messico. I rimanenti sono 1 a testa nei vari altri Paesi.

E’ stato firmato presso il Mipaaf un protocollo d’intesa tra il Wwf Italia e il ministero delle Politiche Agricole con l’obiettivo principale di favorire la tutela e la diffusione dei sistemi agricoli e forestali ad alto valore naturale nell’ambito del periodo di programmazione 2014-2020 dei fondi comunitari. Alla firma erano presenti il ministro Maurizio Martina e la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi. “Prosegue il nostro lavoro comune con il Wwf – spiega Martina – per un impegno concreto a favore di un’agricoltura sempre piu’ sostenibile, coerente con gli obbiettivi della Politica agricola europea. Il protocollo di oggi si inserisce nella nostra strategia per dare piena attuazione all’obiettivo di preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura. Il percorso individuato servira’ ad aumentare la capacita’ di utilizzo efficace ed efficiente delle risorse finanziarie disponibili fino al 2023 nei Programmi di Sviluppo Rurale, fornendo alle Regioni e alle imprese agricole piu’ informazioni utili sulle misure esistenti per la conservazione del nostro patrimonio naturale e sulle buone pratiche per la gestione e valorizzazione delle aree rurali ad elevato valore naturale. Nei prossimi mesi potremo diffondere e rendere piu’ forti le migliori esperienze gia’ intraprese dalle aziende agricole e dalle Regioni”.

In occasione dell’apertura del 51esimo Vinitaly, domenica scorsa il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha avuto un incontro bilaterale con il Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan. Al centro del confronto le sfide piu’ importanti dell’agricoltura in vista della riforma della Pac post 2020. Si e’ concordato sulla necessita’ “di confermare lo stanziamento delle risorse per il comparto agricolo, che rappresenta un investimento strategico nel processo di integrazione europea non solo per gli agricoltori, ma per tutti i cittadini. L’attivita’ agricola svolge un ruolo insostituibile nella produzione del cibo, nella tenuta del paesaggio e nella sostenibilita’ ambientale complessiva del continente”. Martina ha ricordato le priorita’ per l’Italia, “a partire dal rafforzamento ed estensione del modello delle organizzazioni comuni di mercato ad altri settori, attraverso un terzo pilastro dedicato. L’obiettivo e’ dotare di strumenti piu’ forti le filiere, guardando anche al successo di questo modello nel settore vitivinicolo. Servira’ una nuova Pac piu’ semplice, con strumenti diretti di gestione del rischio che rispondano meglio alle esigenze di tutela del reddito di chi produce. Sulla ripartizione delle risorse l’Italia ha ribadito la contrarieta’ al solo criterio della superficie, che non tiene conto degli sforzi produttivi e di tutela della biodiversita’ degli agricoltori italiani in particolare. Sul fronte dello sviluppo rurale il Commissario europeo ha annunciato un pacchetto di iniziative di semplificazione, ribadendo l’importanza per le piccole e medie imprese della piattaforma italiana multiregionale di garanzia lanciata ieri per la prima volta in Europa con quasi mezzo miliardo di investimenti Ue e nazionali”.