Antonio Conte

A scelta, per una cosa di queste, si può piangere o ridere. E’ una vecchia storia, quella di chi vince con arroganza e senza rispetto per l’avversario e che poi, da perdente, elemosina un atteggiamento di sportività, di rispetto e di basso profilo. Lui é José Mário dos Santos Mourinho Félix, noto semplicemente come José Mourinho, un allenatore di calcio ed ex calciatore portoghese, oggi tecnico del Manchester United, uno dei mister piu’ vincenti degli ultimi anni, uno dei pochi ad aver vinto in quattro diversi campionati europei. Noto anche per la sua guasconeria arrogante e per la sua presunzione, al punto da essere additato come uno dei tecnici più fastidiosi e antipatici. Uno che sulle proprie vittorie ci sguazza e che non si è mai preoccupato di umiliare ed offendere i propri avversari, una volta sconfitti. Alcune sue esternazioni sono rimaste negli archivi di cronaca per supponenza e arroganza. Il 21 giugno 2012 in una intervista alla Gazzetta dello Sport: “Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo Zeman? Lo cercherò su Google”. E prima ancora il 10 luglio 2004, in una conferenza di presentazione al Chelsea: “Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d’Europa e credo di essere speciale. Se avessi voluto un lavoro facile sarei rimasto al Porto: una bella sedia blu, una Champions League, Dio, e dopo Dio, io”. Un’altra sua chicca, storica, quella del 3 marzo 2009 (dopo un rigore concesso all’Inter contro la Roma): “A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l’onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l’opinione pubblica per un mondo che non è il mio. Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali”. Per finire con un’altra boutade di ‘grande eleganza’, del 3 ottobre 2015, da allenatore del Chelsea: “Se la società vuole cacciarmi, deve farlo, perché io non scappo. Vincere il titolo adesso è molto difficile perché la distanza è tanta, ma sono convinto che finiremo fra le prime quattro. È un momento cruciale nella storia del club perché se mi esonerano, cacciano il miglior allenatore che questa società abbia mai avuto”. Ora accade che questo galantuomo, oggi alla guida del Manchester United, dopo una cocente sconfitta contro il Chelsea di Antonio Conte, gli si avvicini per lamentarsi “dopo una vittoria per 4 a zero non si esulta in questo modo, non dovevi umiliarci cosi’”. E adesso, a scelta, sorridiamo o piangiamo, nella speranza che la sconfitta porti a Mourinho saggezza, stile, e rispetto per l’avversario, sempre e comunque.

“Abbiamo dimostrato che Italia non è solo catenaccio”. Il ct azzurro, Antonio Conte, rivendica con orgoglio la grande prestazione dell’Italia contro la Spagna che ci proietta ai quarti di finale di Euro 2016. “I ragazzi hanno dentro qualcosa di importante ma io lo sapevo -sottolinea Conte ai microfoni di Rai Sport subito dopo il match-. Il più bel complimento ce lo ha fato Xavi che ha detto che l’Italia gli ricorda un po’ l’Atletico Madrid e un po’ il Barcellona. Questa squadra è stata straordinaria”. “Ora ci aspetta la Germania e sarà una partita tosta. Sarà difficilissima probabilmente ancora più difficile di stasera. Dispiace per l’assenza di Thiago Motta che non ci sarà per squalifica, perché è il nostro dodicesimo uomo in campo. Adesso recuperiamo e poi ci prepariamo a un’altra grande sfida”, conclude il ct azzurro.

In un periodo nel quale il Paese è attraversato da tensioni politiche e incertezza economica, la nazionale di calcio si incarica più o meno consapevolmente di unire e di superare le divisioni. Cosi Carlo Tavecchio, presidente Figc “L’entusiasmo attorno alla Nazionale e’ una grande vittoria del Commissario tecnico e di tutto il gruppo, nessuno escluso: i tifosi si riconoscono in loro e nella maglia azzurra. Gli straordinari dati di ascolto ci rendono particolarmente orgogliosi perche’ la Nazionale e’ il fenomeno televisivo da sempre piu’ seguito, rappresenta probabilmente la passione piu’ unificante del Paese”. Con queste parole, riportate dal sito internet della Federcalcio, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, commenta il boom di ascolti per gli azzurri. La Nazionale di Antonio Conte continua a vincere sul campo e anche in Tv. Dopo i 18 milioni e 981 mila spettatori (share del 64.45%) del primo match con il Belgio, gli italiani hanno confermato la loro passione e il loro attaccamento per la Nazionale anche in occasione della sfida di ieri con la Svezia. Nonostante la gara si sia giocata in un giorno feriale e in un orario pomeridiano, sono stati 13 milioni 847 mila (70,55 di share, un dato superiore alle sei gare dell’Europeo del 2012) gli italiani che hanno seguito la Nazionale in Tv in quella che anche ieri e’ stata la trasmissione piu’ vista dell’intera giornata televisiva: 11 milioni e 209 mila i telespettatori su Rai Uno (share del 57.10% e prepartita seguito da 6 milioni e 415 mila telespettatori con il 37.41% di share), 2 milioni e 40 mila su Sky Sport 1 (share del 10.4%) e 598 mila (3.04 di share) su Rai 4 (share del 3.04%) con il commento della Gialappa’s Band.

 

 

 

 

 

Si avvicina il debutto degli azzurri a Euro 2016. La nazionale italiana ha terminato un allenamento di prima dell’incontro di stasera alle 21 con Il Belgio allo Stade de Lyon, Lione. Seduta atletica per i calciatori guidati dal ct Antonio Conte che ieri, in conferenza stampa, ha detto in vista del debutto al campionato europeo: “Sono molto contento per come abbiamo lavorato” ed ha aggiunto: “Saremo guerrieri in campo”.

‘Il prossimo 7 giugno’. Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, risponde cosi’, alla domanda “quando annuncia Ventura?”. Ancora pochi giorni, dunque, e il 7 giugno arrivera’ l’ufficialita’ del nome del nuovo commissario tecnico. Sembra ormai assodata la nomina di Giampiero Ventura che andra’ a prendere il posto di Antonio Conte che lascera’ la panchina azzurra dopo gli Europei. “Io sono convinto – dice il numero 1 della Figc a proposito della kermesse continentale in programma in Francia – che la squadra ci sia e c’e’, perche’ il nostro gruppo e’ coeso, credo che faremo bene, poi vedremo i risultati quali saranno”..  “L’Italia non puo’ partire con obiettivi modesti, e’ una delle 4-5 migliori potenze calcistiche Mondiali e gioca sempre per ottenere massimi risultati”, ha spiegato il presidente della Federcalcio, oggi a Malta per l’amichevole contro la Scozia, ieri a Milano per la finale di Champions League tra Real e Atletico. “Abbiamo fatto gli onori di casa per vincitori e sconfitti, l’organizzazione è’ stata ottima e abbiamo dimostrato che l’Italia è all’altezza di ogni evento nazionale e internazionale, che fa sempre fa bella figura”, ha concluso Tavecchio.