caduti

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha formalmente dato il via alle celebrazioni del 4 novembre, Giorno dell’unità nazionale e giornata delle Forze armate, deponendo questa mattina una corona d’alloro sulla tomba del Milite ignoto. Un omaggio ai caduti di tutte le guerre reso dal capo dello Stato – dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli – insieme al presidente del Senato Pietro Grasso, alla presidente della Camera Laura Boldrini, al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, al ministro della Difesa Roberta Pinotti, al capo di Stato Maggiore della Difesa generale Claudio Graziano e alle alte cariche civili e militari. Presenti, fra gli altri, anche il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Virginia Raggi. Dopo il consueto passaggio della Pattuglia acrobatica, che ha diffuso in cielo una scia con i colori bianco, rosso e verde della nostra bandiera Mattarella ha passato in rassegna le bandiere dei diversi ordini militari. Un momento di particolare emozione tra la folla sistemata dietro le transenne che delimitavano la zona si è avuto quando è atterrato nel centro di Piazza Venezia un paracadutista, recando con sè un tricolore. Dopo il passaggio delle frecce tricolori Mattarella, con il ministro Pinotti, ha proceduto alla consegna delle Croci di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia allo Stendardo del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares” e alla Bandiera di Guerra del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”. Renzi, prima di andare via, si è fermato a salutare un gruppo di militari, fra cui l’ex deputato Gianfranco Paglia (ufficiale paracadutista dell’esercito costretto sulla sedia a rotelle in seguito ad una grave ferita subita nel 1993 durante una missione in Somalia), il quale gli ha domandato cosa ne pensasse della cerimonia. “Questa è più bella del solito – ha risposto il premier – mi è piaciuta di più”.