Crocetta

“Vengo messo in mezzo a una vicenda che non mi riguarda, la verità è che c’è stato uno scontro interno a Confindustria in Sicilia, ma sono fatti che attengono all’associazione non a me”. Lo dice l’ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Crocetta si riferisce allo scontro tra Antonello Montante e Marco Venturi, uno dei testi chiave dell’indagine e grande accusatore dell’ex presidente di Sicindustria, dopo essergli stato per otto anni a fianco durante la “svolta” dell’associazione nella lotta alla mafia, che per i pm sarebbe stato un grande bluff messo in piedi da un ‘sistema di potere’.

Il consigliere comunale di Palermo, Marianna Caronia, eletta nella lista ”Per Palermo con Fabrizio” aderisce a Forza Italia e si candidera’ nella lista degli “Azzurri” alle prossime elezioni regionali. E’ l’esito dell’incontro avvenuto stamattina con il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Micciche’. “Porto all’interno di un progetto centrista di ispirazione popolare l’esperienza civica maturata nel corso delle ultime elezioni comunali di Palermo che mi ha vista premiata dagli elettori con quasi 4000 mila preferenze”, dice Caronia. “A Gianfranco Micciche’ – continua – riconosco la grande capacita’ di avere ricomposto il centrodestra in Sicilia, unica offerta politica in grado di fare uscire l’Isola dagli innumerevoli disastri prodotti dal Governo Crocetta”. “Con Marianna Caronia mi ha sempre legato un rapporto di reciproca stima – dice Micciche’ – Il suo passaggio in Forza Italia e’ l’ennesima conferma della bonta’ del nostro progetto”.

“Il governo Crocetta di schifezzuole ne ha fatte tantissime. Questi sono proprio gli 80 euro di Renzi, anche nella quantità di denaro che ci stiamo mettendo”. Così Giancarlo Cancelleri, candidato M5S alla presidenza della Regione Sicilia, ha risposto alla domanda di Luca Telese, durante la trasmissione 24Mattino su Radio 24, in merito al provvedimento del presidente della Regione Rosario Crocetta che prevede 80 euro in più in busta paga per 22mila forestali siciliani a trenta giorni dal voto. “È chiaro che ci sono dei contratti che vanno rivisti – ha poi aggiunto Cancelleri – lei deve pensare, ad esempio, che all’interno della regione siciliana il rinnovo dei contratti dei dipendenti è fermo, credo, a quindici anni fa. Ma, soprattutto, le posso dire una cosa? Io sono convinto che i forestali Crocetta non lo voteranno, non voteranno neanche il Pd perché in questi anni li hanno veramente massacrati”. “Però sì, è quel modo di fare politica che è davvero sensazionalistico ed elettorale. E’ una cosa che non si fa e purtroppo, però, siamo stati abituati negli ultimi anni davvero a questi colpi di scena”, ha concluso l’esponente 5 Stelle. Sicil

“Il ritiro di Rosario Crocetta dalla competizione elettorale per le regionali e’ emblematico del totale fallimento degli ultimi cinque anni di governo. Crocetta e il Partito Democratico hanno illuso i siciliani per poi lasciarli con un pugno di mosche in mano, ancora piu’ poveri ed ancora piu’ soli. Prima gli annunci fragorosi, poi la rivoluzione mancata. Acqua, rifiuti, province, formazione e forestali, sono solo alcune delle tante riforme sbandierate e non portate a termine. La Sicilia ha perso cinque anni importanti. Ora si deve voltare pagina, con una maggioranza finalmente responsabile ed un governatore, Nello Musumeci, che dia alla nostra terra una reale occasione di riscatto e crescita”. Lo dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. 

“La presenza di una legge di coalizione in Sicilia impone alle forze progressiste, moderate e di centrosinistra “di stare assieme se vogliono aspirare davvero a vincere e governare. Noi veniamo da collaborazioni importanti tra queste forze: dal Comune di Palermo allo stesso governo Gentiloni”. A sostenerlo e’ il segretario regionale del Pd Sicilia Fausto Raciti in un’intervista all’edizione palermitana di ‘Repubblica’. Per Raciti “non e’ tutto da buttare” dell’esperienza di governo di Rosario Crocetta. “Occorre riconoscere quello che c’e’ stato di buono in questa legislatura e mettere nero su bianco le cose da fare”. Molti alleati parlano pero’ di discontinuita’ rispetto al governatore uscente: “Io comprendo che ci sia chi non si riconosce nell’esperienza del governo Crocetta anche perche’ in effetti sosteneva altre proposte alle scorse regionali. Non mi riconosco pero’ nella parola ‘discontinuita” e difendo il lavoro che abbiamo fatto, senza con questo voler dire che e’ andato tutto bene”. Tanti i nomi sul piatto, dal rettore dell’Universita’ di Palermo, Fabrizio Micari, al suo predecessore Roberto Lagalla, dalle proposte centriste di Gianpiero D’Alia, Giovanni La Via o Dore Misuraca all’esponente dem Davide Faraone. Anche Crocetta punta alla conferma. “Ha il diritto di partecipare alla discussione che stiamo facendo” ma “e’ consapevole che gli alleati chiedono una proposta nuova”, conclude Raciti.

Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, che sta raggiungendo Trieste per il vertice italo balcanico, e’ in continuo contatto con la Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Ministro degli interni sulla situazione degli incendi. Molto grave la situazione in Sicilia dove si registrano focolai di incendi in ogni provincia. La città e la provincia di Messina sono ad oggi quelle più colpite. Sul banco degli imputato il governo regionale Crocetta, colpevole di non aver pianificato in tempo utile le risorse umane in grado di fronteggiare l’emergenza. Il governo nazionale intanto informa di avere la situazione sotto controllo.

“Leggo con grande attenzione la quotidiana diffusione di notizie relative a possibili candidature alla presidenza della Regione. Tra i tanti nomi, anche il mio: confermo ancora una volta disponibilità e impegno a lavorare nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. Tuttavia, ritengo che insistere sull’affannosa ricerca di nomi, prima di disegnare un progetto riformatore ad ampio respiro con l’operoso sostegno della società civile, rappresenti la continuazione di superati modelli politici e manifesti i limiti di quanti, pur proponendosi all’insegna di un ritrovato civismo, finiscono con l’adottare, nei fatti, metodi e comportamenti propri di stagioni politiche ormai da archiviare”. Così Roberto Lagalla, ex rettore dell’Università di Palermo e numero uno del movimento Idea Sicilia. “Apprezzo gli sforzi in corso per coagulare quadri politici unitari -aggiunge- ma richiamo l’esigenza di costruire le necessarie alleanze sulla base di premesse programmatiche condivise e ispirate alla concreta soluzione dei problemi quotidianamente vissuti dai siciliani, oltre che al superamento delle gravi difficoltà ereditate dal governo Crocetta”.

“Esprimiamo viva soddisfazione per la posizione assunta oggi da Alternativa popolare nei confronti del governo Crocetta”: lo afferma in una nota Saverio Romano, deputato di Cantiere popolare. “Le parole di Angelino Alfano sul fallimento del governo siciliano, distintosi per le riforme annunciate e mai varate – prosegue Romano – non solo ci confermano la validita’ della nostra azione di opposizione, ma ci indicano una prospettiva politica comune da condividere con coloro che vogliano impegnarsi responsabilmente per un progetto di sviluppo e di rilancio di un nuovo centrodestra in Sicilia, largo ed inclusivo”.

“A Trapani vanno assicurate elezioni democratiche, con tutte le forze politiche nella pari condizione di affrontare il confronto davanti al giudizio degli elettori. Chiedo al presidente della Regione di rinviare il voto a Trapani, di adottare quindi un provvedimento urgente, con le eventuali e necessarie deliberazioni dell’Ars, per consentire di celebrare le elezioni amministrative in un clima sereno”. Lo afferma Nello Musumeci, leader dell’opposizione all’Ars. “Il terremoto giudiziario che investe la citta’ di Trapani “ripropone un serio e preoccupante problema che va al di la’ della specifica vicenda. Lungi da me, per cultura e formazione politica, l’idea di sindacare nel merito i provvedimenti dell’Autorita’ giudiziaria; mi pongo, quindi, esclusivamente sul piano del metodo la seguente domanda: procedere a carico di candidati il giorno dopo la formale presentazione delle liste – e quindi nel massimo della loro esposizione mediatica – non contribuisce in maniera inesorabile a delegittimare le istituzioni? Non si puo’ ottenere lo stesso risultato di tutela della legalita’ senza creare smarrimento e turbamento nel corpo elettorale, chiamato a scegliere i propri rappresentanti? Peraltro, sono certo che la magistratura ha tutto l’interesse ad accreditare un sereno e non conflittuale rapporto tra i poteri dello Stato, nella loro inviolabile autonomia. E la politica, dal canto suo, deve al proprio interno finalmente assumersi le responsabilita’ che le competono, senza aspettare rassegnata che sia la magistratura a svolgere una funzione di supplenza’

“Questo suo secondo video e’ terribile, sono amareggiato”. Cosi’ sul suo profilo Facebook, in merito al secondo servizio delle Iene sull’assessore alla Famiglia Gianluca Micciche’, il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che posta una foto e richiama un link di Repubblica.it Palermo. “I centristi mi dicano cosa fare con lui”, aggiunge il presidente della Regione, alla luce della richiesta di dimissioni avanzata dalle opposizioni.