Il presidente dell’Associazione dei Comuni e sindaco di Bari, Antonio Decaro, a margine di “Anci ascolta”, in corso a Firenze, e’ intervenuto sul tema immigrazione: “I decreti Minniti possono rappresentare un modo nuovo per affrontare l’emergenza migranti, secondo una gestione non piu’ emergenziale ma strutturale”. “Nell’ultimo anno – ha ricordato a proposito Decaro – abbiamo registrato circa 181 mila presenze di prima accoglienza su cui i sindaci hanno messo la faccia”. Ma il flusso, secondo il presidente Anci “va gestito tramite il sistema dello Sprar e distribuito su tutto il territorio nazionale, con un numero di migranti controllato che e’ di circa tre per ogni mille abitanti. Questo per evitare concentrazioni di arrivi come a Cona, dove la prefettura ha inviato mille migranti in una comunita’ di tremila residenti. La concentrazione e’ un problema per i migranti e per i residenti e puo’ sfociare in episodi di intolleranza oltre a gravare sulla qualita’ dei servizi per chi ospita e per chi e’ ospitato”. Secondo il sindaco di Bari quindi “le prefetture non possono gestire questo fenomeno perche’ non hanno il rapporto quotidiano con la comunita’ che ha un sindaco: i cittadini e’ al sindaco che ricorrono per lamentare questo tipo di problemi”. “Per questo – ha concluso Decaro – e’ giusto che siano i sindaci a gestire il fenomeno, su base volontaria e con la clausola di salvaguardia prevista dall’accordo Anci-Viminale, clausola che ha permesso al sindaco di Vitulano di respingere altri migranti inviati dalla prefettura, proprio in virtu’ dell’adesione allo Sprar e quindi del limite di migranti stabilito”.