Che cosa rimane delle minacce del governo gialloverde nei confronti dell’Unione europea? Che cosa rimane dei loro ultimatum, dei loro ‘no euro’ e ‘no Europa’? In un’epoca che consuma le notizie, gli annunci e gli slogan a gran velocità, la perdita della memoria a breve termine la fa da padrone. La verità é che questo round lo ha vinto l’Europa. Un’Europa malconcia, che ha perso molto del suo smalto e che deve ritrovare le ragioni del proprio ruolo e un obiettivo per il futuro, se non vuole cedere spazio e voce ai populismi che nel continente avanzano. All’Unione europea non è piaciuta per niente la manovra appena varata dal governo Lega-M5S. Il rischio di una apertura della procedura di infrazione ha fatto il resto. La percentuale dal 2,4% di deficit é scesa al 2,04 e ciò vorrà dire 10 miliardi in meno per le spese che l’Esecutivo italiano aveva immaginato. Molte della promesse fatte dalle due formazioni politiche in campagna elettorale resteranno lettera morta. L’Unione europea ha vinto questa partita e ci piace pensare che a vincerla sia stata anche la buona politica, il buon senso, il rispetto per le istituzioni democratiche e per la competenza. Anzi, ne siamo sicuri