Genoa

Scudetto sempre di più sfida tra Napoli e Juventus che supera 1-0 il Genoa e si riporta a -1 dalla vetta, occupata dai partenopei, conquistando così il massimo risultato con il minimo sforzo nell’ultimo dei posticipi dlla 21esima giornata. Primo tempo tutto di marca bianconera, il vantaggio arriva al 16′ con il gol di Douglas Costa. Nella ripresa la squadra di Allegri lascia di più l’iniziativa ai rossoblù che però non creano pericoli a Szczesny. “Il finale si poteva gestire meglio, ma eravamo un pochino stanchi. Non abbiamo comunque concesso occasioni agli avversari: l’obiettivo era di portarla a casa” il commento di Massimiliano Allegri. “Come si tiene motivata questa squadra? Ho detto ai ragazzi che arrivare al settimo Scudetto sarebbe una cosa che va oltre la leggenda, è una sfida con noi stessi”. “Le polemiche sul calendario? Le partite vanno giocate e basta, non ho bisogno di replicare a Sarri. A me portano il calendario, guardo le partite e le giochiamo, punto e basta”

Il Napoli espugna il campo di Marassi, stende il Genoa per 3-2 grazie ad una prova superlativa del suo giocatore Mertens e vola al primo posto. Non é stato facile battere i genoani che hanno dato una prova d’orgoglio ma il divario tecnico tra le tue squadre e la grande prestazione di Mertens hanno fatto si che il Napoli, andato in svantaggio, si imponesse. Il Napoli ora é primo in classifica ma deve stare attento alle inseguitrici: Juventus, Inter e Roma su tutte, senza trascurare la Lazio.

Alex Del Piero e la gestione di Francesco Totti. L’ex numero 10 della Juventus, ora commentatore tv, ne ha parlato al programma ‘Un Giorno da Pecora’, su Rai Radio1. Il 28 maggio verra’ a vedere Roma-Genoa all’Olimpico, per quella che sara’ probabilmente l’ultima partita di Francesco Totti? “Si’, sono in ballo per tornare in Italia, ma forse dovendo lavorare e’ probabile che la segua da Milano. Sono venuto a Roma per la partita con la Juventus e ho salutato Francesco”. Chi e’ stato piu’ forte tra lei e Totti? “Io divido i calciatori in fasce. Lui e’ nella prima fascia – ha detto Del Piero a Radio1 – tra i campioni che ti regalano emozioni”. Le e’ spiaciuto il modo in cui Totti e’ stato ‘trattato’ da Luciano Spalletti? “Mi dispiace che questa storia abbia avuto vari momenti tristi, pero’ cosi’ e’ andata. La verita’ la sanno Totti, Spalletti, la societa’, e solo loro possono rispondere a certe domande”. Alex Del Piero farebbe giocare Totti nell’ultima partita di campionato tra Roma e Genoa, anche se fosse decisiva per la Roma? “Certo – ha affermato Del Piero a Un Giorno da Pecora – ovviamente si'”. Poi del Piero ha anche parlato della ‘sua’ Juve in finale Champions: “Faccio sempre il tifo per la Juve, il mio cuore e’ bianconero e per la finale di Champions League spero in una vittoria. Lo spero col cuore ma anche con la testa, perche’ la Juve oggi ha uno stato di forma ed una consapevolezza tale da poter battere il Real Madrid, ha le sue stesse chance”. Se dovesse consigliare un giocatore da comprare alla Juventus? “Dopo aver fatto una grande campagna acquisti con degli stranieri mi auguro che la Juve possa continuare con gli italiani, come ha sempre fatto”. Quali sono gli italiani che vorrebbe comprare? “Ci sono tanti giovani forti – conclude l’ex numero 10 bianconero – come Belotti o Insigne, ma non credo che ne’ Torino ne’ Napoli glieli venderebbero…”.

“Sono felice per l’esordio, ma un po’ giu’ di morale per la sconfitta che il Genoa non meritava”. Lo ha detto Pietro Pellegri, recordman del calcio italiano per essere il piu’ giovane esordiente nella storia della serie A. L’esordio ieri sera in Torino-Genoa a 15 anni, 9 mesi e 5 giorni, un giorno piu’ giovane di Amedeo Amadei. La frase e’ riferita dal padre Marco, team manager della Primavera rossoblu’, che dice: “E’ un bellissimo record, sara’ proprio un bel Natale”. Il figlio e’ un promettente attaccante e tifosissimo del Genoa. “Quando c’e’ il derby – dice il padre – lo va a vedere in Gradinata Nord” “Sto ancora metabolizzando quanto e’ successo – ha raccontato all’Ansa Marco Pellegri -: quando l’ho visto alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento mi e’ passata davanti tutta la sua vita, i suoi allenatori e gli sforzi fatti sin da quando aveva sei anni quando lo portavo agli allenamenti con la maglia del Genoa”.