Matteo Renzi

Con l’arrivo della cancelliera tedesca, Angela Merkel, accolta dal presidente del consiglio, Matteo Renzi, e’ iniziato a Maranello, presso la sede della Ferrari, l’incontro intergovernativo tra Italia e Germania. L’incontro, maturato nel post Brexit, vede molti dossier sul tavolo, dalla flessibilita’ alla ripresa economica, passando per infrastrutture, terrorismo, sicurezza, migranti e, alla luce di quanto accaduto la settimana scorsa in Centro Italia, anche terremoto. Renzi e la Merkel sono stati accolti al circuito di Fiorano dai vertici di Fca e Ferrari, John Elkann e Sergio Marchionne, insieme a Piero Ferrari, e dalle autorita’ locali: il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonacini, e i sindaci di Modena, Maranello e Fiorano. Al vertice partecipano anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e il suo omologo tedesco, Ulrich Grillo, presidente della Bdi.

Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha incontrato a Genova l’architetto di fama mondiale e senatore Renzo Piano. Lo riferisce il sito del Secolo XIX, spiegando che il presidente e la moglie Agnese sono stati ospiti a pranzo dall’archistar nel suo workshop di Vesima. Piano sul Corriere della Sera, riguardo alle zone terremotate, aveva proposto il suo modello di “cantieri leggeri” e dato una sua visione progettuale per consentire alla popolazione di restare nei luoghi in cui e’ nata e vissuta. Renzi “non mi ha dato un incarico”, ha spiegato Piano a Repubblica. “Voleva dei consigli, una visione, un aiuto per un grande progetto. Gli ho detto: ci vuole un cantiere che impegni due generazioni. E con un respiro internazionale, contributi dal mondo intero”. Intanto dopo il “soccorso d’urgenza, si passa alla fase maggiormente assistenziale, come ha spiegato Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile. La situazione resta difficile. Dal 24 agosto sono state registrate nel centro Italia oltre 2.000 scosse e il Soccorso alpino ha sconsigliato escursioni sui monti Sibillini, catena incastonata tra Marche, Umbria e Lazio per il rischio smottamenti.

Angela Merkel ha lodato il presidente del Consiglio per le riforme “coraggiose” volte a riformare il mercato del lavoro: “Matteo Renzi ha avviato delle riforme coraggiose in Italia”, ha detto la cancelliera tedesca, aggiungendo che il Jobs Act pone le basi “per un’economia sostenibile e fiorente in Italia”. “Farò tutto ciò che è in mio potere per sostenerlo” su questa strada, ha aggiunto Merkel in conferenza stampa a bordo della portaerei Garibaldi al largo di Ventotene, per poi aprire a una maggiore flessibilità: “Penso che il patto di stabilità preveda davvero molta flessibilità, cui possiamo fare ricorso in modo intelligente”, ha assicurato Merkel. Ma sarà necessario comunque che Italia, Francia e Germania assicurino la crescita “creando le condizioni favorevoli agli investimenti privati”.

Secondo il quotidiano britannico The Times, Matteo Renzi vuole concretizzare al vertice di Ventotene del 22 agosto uno ‘scambio’ con Angela Merkel: il presidente del Consiglio sarebbe pronto ad appoggiare la linea morbida della cancelliera tedesca sulla Brexit per ottenere il sostegno tedesco ad un allentamento delle regole di austerity. Il Times arriva a questa conclusione, in vista dell’incontro di lunedì tra Renzi, Merkel e il presidente francese Francois Hollande a Ventotene, analizzando il cambio della posizione del premier sui tempi dell’uscita della Gran Bretagna dall’Ue dopo il referendum del 23 giugno. All’esortazione a “non perdere neppure un minuto”, il capo dell’esecutivo italiano, argomenta il quotidiano britannico in un articolo intitolato “Renzi si salva la pelle con un accordo sulla Brexit”, ha optato per una linea più cauta, concordando in particolare con la neo-premier Theresa May sulla possibilità di un’uscita dall’Ue più lenta, anche per evitare una sovrapposizione con le elezioni tedesche dell’anno prossimo. “Accettando di sostenere la leader tedesca, Renzi ora spera che lei l’aiuterà a sbloccare i fondi che potrebbero salvare la sua carriera politica. A Renzi servirà il superamento dei livelli di deficit concordati con Bruxelles per realizzare una serie di tagli fiscali promessi e aumenti retributivi, nel momento in cui i dati mostrano che l’economia italiana è di nuovo sull’orlo di una recessione”. Secondo il Times, in particolare, “Renzi spera che rilanciare la spesa possa contribuire a conquistare il favore dell’elettorato prima del referendum di novembre con cui ha messo in gioco il suo futuro” politico.

“Le Regioni, i consiglieri regionali, ma anche i sindaci e gli enti locali saranno i componenti del nuovo Senato”. Lo ha detto il ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, rispondendo ai giornalisti, a margine di un evento a Pescara, che le chiedevano se la riforma del titolo Quinto della Costituzione possa rappresentare un danno per le Regioni ed i territori. “Nel momento in cui dovremo decidere a livello nazionale materie come l’energia, l’ambiente, come anche i trasporti – ha affermato il ministro – i rappresentanti dei territori parteciperanno alle decisioni a livello nazionale come componenti del Senato”. E ha sottolineato: “Abbiamo bisogno di piu’ semplicita’ ma soprattutto di piu’ chiarezza su cosa fa lo Stato e su cosa fanno le Regioni, senza confusione e sovrapposizioni. Dobbiamo semplificare il nostro Paese”. Intanto il comitato “Basta un sì” ha depositato circa 600.000 firme in Corte di Cassazione per il referendum costituzionale del prossimo autunno. “Ogni giorno che passa cresce il numero di chi ci dà una mano (siamo a quota 60.000 euro di contributi dal basso, una cifra straordinaria che dà il senso di una partecipazione anche economica fatta da piccole cifre ma da grandi numeri, e ne siamo felici, molto felici), ha scritto il presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla sua consueta eNews. Ed ha aggiunto: “Ogni giorno che passa diventa più chiaro che il referendum è sulla Costituzione, sulle competenze delle Regioni, sul funzionamento del Parlamento e non su altro”

Almeno 84 i morti e decine di feriti, di cui una ventina gravissimi è il bilancio dell’attacco terroristico che ha colpito Nizza la notte scorsa. Tra le vittime molti bambini. Lo ha riferito il ministero dell’Interno francese aggiungendo che 18 feriti restano in “condizioni gravissime”. Un camion è piombato a 80 Km orari sulla folla investendo chi si trovava lungo la Promenade des Anglais e guardava i fuochi d’artificio per la festa nazionale del 14 luglio, il giorno della Bastiglia. Colpite anche persone che si trovavano in spiaggia. Sul luogo si trovava anche il Console generale d’Italia a Nizza, Serena Lippi. La Farnesina sta verificando l’eventuale coinvolgimento di italiani. Risultano dispersi 22 belgi e 24 australiani. Un documento di identita’ appartenente a un uomo con doppia nazionalità francese tunisina – 31enne e precedenti di piccola delinquenza è stato trovato all’interno del veicolo. La polizia cerca di capire se si tratta dello stesso autore della strage, che è stato ucciso. L’attentato è stato celebrato sui social dall’Isis. “La Francia è in lacrime e afflitta ma è forte e sarà sempre più forte dei fanatici che oggi vogliono colpirla”, ha detto il presidente francese Francois Hollande in un tweet, ritwittato dal premier Matteo Renzi. Messaggi di sdegno per l’attentato e di solidarietà ai francesi sono arrivati da tutto il mondo.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi non è deluso, ma non è felice dell’esito delle amministrative che si sono tenute negli oltre mille comuni. Esprime una certa soddisfazione, anche se il voto segna un forte gradimento popolare del Movimento 5Stelle e il Pd può gioire soltanto degli unici due sindaci di Cagliari e Salerno, che passano al primo turno. Il premier guarda ai ballottaggi che si terranno il 19 giugno e che interesseranno grandi città come Roma, Milano e Torino e afferma: “in quindici giorni può succedere di tutto”. E aggiunge, riferendosi all’esito: “comunque vada non riguarda il governo”. Il pensiero già corre al referendum di ottobre sulla riforma costituzionale, da sempre indicato come banco di prova da Renzi per arrivare a fine legislatura.