MPS

L’ex presidente di Mps, Alessandro Profumo, si sente “responsabile, che e’ diverso dal sentirsi in colpa” rispetto a coloro che hanno creduto nell’operazione Mps ed hanno poi perso tutto. Lo ha spiegato il manager a Giovanni Minoli a Mix 24 su Radio 24 rispondendo alle domande su due aumenti di capitale di 8 miliardi interamente bruciati. Il banchiere ha invitato anche a riflettere sul fatto che “sono cambiate molte cose a cominciare dal prodotto interno lordo italiano che non e’ cresciuto come tutti pensavano sarebbe cresciuto nel periodo in cui siamo stati a Siena e quindi la situazione e’ diventata molto peggiore’. Sul ruolo della politica nella crisi di Mps, Profumo ha allargato il campo oltre il Pci-Pds-Ds: “L’impressione che ho avuto e che fosse necessario anche il consenso anche di altri partiti”. Analizzando le cause della crisi dell’istituto, il banchiere ha puntato ancora una volta il dito con le precedenti gestioni: “Il vero assassino del Monte dei Paschi e’ stato una gestione di bassa qualita’”, e in particolare una “cattiva gestione di Mussari e Vigni e tutta la squadra”. Il manager ha anche ammesso l’errore nel promuovere la candidatura di Mussari alla presidenza dell’Abi anche se “l’ho fatto parecchi anni prima di conoscere la situazione senese”. Profumo difende, invece, il tentativo di salvataggio dell’istituto senese che non fu fatto fallire ‘perche’ il paese sarebbe stato commissariato allora e mi sembrava comunque complesso. Mi faccia dire che col senno di poi si rivaluta sempre quello che si e’ fatto prima’. Per quel che riguarda il futuro ‘finira’ con il governo che interverra’ nel capitale del Monte dei Paschi’, ha aggiunto il manager.

Con i “nostri alleati” Lega e Fdi, il programma è “comune sul quale concordiamo al 95%, anche per quanto riguarda il nostro rapporto con l’Europa e sui temi dell’immigrazione. Anche per questo non sono preoccupato della tenuta della nostra coalizione”. Così Silvio Berlusconi, intervistato da Libero. L’ex premier parla a tutto campo. “Sono convinto che ricompattare il centro sia indispensabile – dichiara – ma questo non puo’ avvenire attraverso accordi di palazzo con membri della nomenclatura politica privi di appoggio popolare, ci rivolgeremo soprattutto a persone credibili, non a mestieranti del palazzo”, così Berlusconi quando gli si chiede se e’ pronto a riprendere in squadra Alfano e Verdini.
Il leader di Forza Italia conferma al governo Gentiloni solo un voto positivo sui singoli provvedimenti, a cominciare dal decreto salva-risparmio che salva Mps. “Al di là dell’affetto che mi lega al Monte Paschi – dice- la sua saldezza e la credibilità del sistema bancario sono un interesse nazionale prioritario” e aggiunge: “la sua caduta innescherebbe un effetto-domino incontrollabile”. Sulla legge elettorale dichiara: “Spero che il Partito Democratico abbia acquisito la consapevolezza che le forzature non portano bene, con il Mattarellum, in un sistema tripolare, il vincitore delle elezioni sarebbe quasi casuale; se ci sara’ il proporzionale saranno gli italiani a decidere con il voto se vi sara’ un unico vincitore, o se si dovra’ ricorrere ad una coalizione”.

E’ di 8,8 miliardi l’aumento di capitale richiesto a Mps dalla Banca centrale europea. L’Istituto di Siena ha comunicato di aver ricevuto la richiesta attraverso due lettere da parte del Ministero delle Finanze redatte dalla Bce. La cifra segna una grossa differenza rispetto al fabbisogno di 5 miliardi indicato da Francoforte a novembre. L’ammontare sarebbe stato rivisto per le grandi dimensioni della banca, (la terza d’Italia) e dei crediti deteriorati che avrebbero determinato la  decisione di riservare a Mps un trattamento analogo a quello adottato per le banche greche ricapitalizzate con risorse pubbliche. Mps nei giorni scorsi è stata salvata con un decreto del governo che istituisce un fondo da 20 miliardi, il cosiddetto decreto salvarisparmio per le banche e i correntisti. Misure concordate con le autorità europee, come hanno spiegato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dell’Economia Piercarlo Padoan.

Il Consiglio dei ministri nella notte ha dato il via libera al decreto legge sulle banche che contiene anche la misura per la ricapitalizzazione precauzionale di Monte Paschi di Siena e che sancisce il salvataggio pubblico della banca senese. Il decreto, ‘Misure urgenti per la tutela del risparmio’, spiega Palazzo Chigi, “dispone la creazione di un fondo con una dotazione di 20 miliardi di euro” e contiene “strumenti giuridici e finanziari propedeutici a interventi finalizzati a tutelare il risparmio”, “grazie ai quali il Governo potra’ intervenire sulla liquidita’ e il patrimonio delle banche”. Ha spiegato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “Questo decreto rassicura i risparmiatori e il futuro di Mps” ed ha aggiunto che “si basa sull’autorizzazione ricevuta dal Parlamento con ampia maggioranza a costituire un fondo di 20 miliardi per intervenire a tutela del risparmio”. Intanto la Consob ha disposto la sospensione per oggi delle negoziazioni nei mercati regolamentati, nei sistemi multilaterali di negoziazione e nei sistemi di internalizzazione sistematica italiani relativamente ai titoli emessi o garantiti da Banca Monte dei Paschi di Siena spa e agli strumenti finanziari aventi come sottostante titoli emessi da Banca Monte dei Paschi di Siena spa. Per il ministro dell’Economia si tratta di una decisione “assolutamente normale”. l’operazione del governo con il decreto salvarisparmio si è resa necessaria dopo il fallito tentativo di salvataggio privato della banca e la resa del cda di Mps. Per l’aumento di capitale, infatti, non ha dato buon esito la ricerca sul mercato dei 5 miliardi chiesti dalla Bce. La banca e’ riuscita a raccogliere dalla conversione volontaria dei bond subordinati solo 2,44 miliardi. A sfilarsi, gli investitori istituzionali, tra questi il Qatar che avrebbe dovuto impegnarsi con 1 miliardo.

Uno ‘scudo’ di 20 miliardi di euro da utilizzare ‘a scopo precauzionale’ per le banche e salvare i risparmiatori. Una misura che il governo possa usare in caso di fallimento dell’aumento di capitale di Mps e non solo. Ieri il consiglio dei Ministri ha autorizzato il governo a chiedere al Parlamento, in un voto, il via libera all’aumento dell’indebitamento per dare risposte in caso di necessità del comparto del credito. I 20 miliardi serviranno a “una garanzia di liquidità per ripristinare la capacità di finanziamento a medio e lungo termine” e “per un programma di rafforzamento patrimoniale” nel rispetto delle regole Ue. La misura, se attivata, hanno spiegato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, avrà un impatto sul debito pubblico e non sul deficit e quindi sarà “one-off, temporaneo,non impattando sull’aggiustamento strutturale”. Intanto ieri nuovo flop in chiusura di Borsa per Mps in Piazza Affari ieri e oggi apertura volatile. Il titolo dell’Istituto ha lasciato sul campo l’11,04% a 18,62 nel primo giorno di aumento del capitale da 5 miliardi di euro, toccando il minimo delle ultime 9 sedute. In linea con i volumi della scorsa settimana gli scambi, per oltre 2,2 milioni di pezzi, pari al 7,5% del capitale. Oggi apertura volatile con un lieve rialzo iniziale, un successivo aumento del 4% seguito da uno stop per eccesso di volatilità in Piazza Affari.

“La situazione delle banche italiane e’ migliore di quella che possa apparire. C’e’ un problema serio per il Monte dei Paschi di Siena ma il sistema bancario italiano non e’ sull’orlo del baratro”. Così il vice presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, commentando il sistema bancario italiano in occasione di una visita a Norcia. “Per quanto riguarda il Monte dei Paschi – ha detto ai giornalisti Tajani – sono stati commessi gravi errori in passato e non a caso ci sono vicende giudiziarie aperte. Pero’ sono abbastanza ottimista per la tenuta del sistema”. E ha osservato: “Il nostro sistema bancario e’ in grado di tenere anche in un momento difficile”. Parlando di MPS, “Ci sono gia’ soluzioni a portata di mano, bisogna portarle a compimento” ha detto Enrico Zanetti, segretario di Scelta civica e viceministro dell’Economia, rispondendo ad una domanda dei giornalisti al termine delle consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La procura di Siena ha aperto un fascicolo e ha indagato, per falso in bilancio e manipolazione di mercato, l’ex presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo e l’ad Fabrizio Viola. Il fascicolo, però, è già stato inviato alla procura di Milano per ‘competenza’. La notizia viene confermata da ambienti vicini alla banca dove si sottolinea si tratta “di un atto dovuto”. Il riferimento è all’esposto che uno dei soci avrebbe presentato alla procura senese dopo l’ultima assemblea dello scorso anno

Lo Stato deve entrare in Mps, mandare “a casa” il Cda, i vertici e abbassando gli stipendi dei dirigenti. Cosi Enrico Rossi, presidente della regione Toscana. “Noi siamo, e non da oggi, preoccupati moltissimo perché questa banca ha un forte intreccio con le imprese non solo toscane”, ha detto Rossi a Rai News 24. “Non da oggi siamo preoccupati perché questa banca ha un forte intreccio con le imprese, col tessuto economico non solo della Toscana. Quel che meraviglia è che circa un anno e mezzo fa fu bocciato il piano di riordino e fu imposto da Bruxelles che ci si associasse con un’altra banca, ma si sapeva già allora che con questa sacca di sofferenza sarebbe stato difficilissimo trovare qualcuno e così è avvenuto, non si è trovato nessuno”.