Rosatellum

“Renzi è stato straordinario nel resuscitare politicamente Berlusconi. Penso che ormai neanche più il leader di Forza Italia credeva di doversi ricandidare, poi è arrivato questo genio della politica che si chiama Matteo Renzi che è stato capace di far tornare in pista Berlusconi, con il rischio che il centrodestra arrivi a sfiorare la maggioranza assoluta”. Questo il commento ironico del sindaco di Napoli Luigi de Magistris nel corso di un’intervista a Mattina 9, in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold.“Il dato che emerge già oggi – ha concluso il Sindaco – è che il Rosatellum non funziona e che il 4 marzo non avremo una maggioranza stabile”. (immagine trasmissione televisiva Ballarò, nella foto Luigi De Magistris)

In crescita chi pensa che votare sia inutile, senza un partito 3 italiani su 10. E quanto emerge da un sondaggio pubblicato oggi dalla Stampa. L’astensione è un nemico dell’Italia dobbiamo combatterlo con ogni mezzo. Gli italiani sono sfiduciati perché negli ultimi anni è stato negato loro un diritto fondamentale: la possibilità di votare. È colpa del centrosinistra se la gente si è allontanata dalla politica. Il Pd ha occupato per cinque anni il parlamento e malgrado ciò non ha saputo dare risposte al Paese che anzi si è rinchiuso in se stesso. Così Renato Schifani (Forza Italia ex presidente del Senato). Forza Italia è in campo per restituire vitalità e affezione alla politica, le nostre proposte sono concrete e si basano su impegni precisi. No alla ipocrisia della sinistra che finge di non vedere i problemi. No al buonismo di certi politici che con la retorica dell’accoglienza hanno ignorato gli effetti di una immigrazione incontrollata. No all’immobilismo si alla reazione ragionata per aggredire la crisi del lavoro e rilanciare l’occupazione. Il centrodestra è l’unica Forza che ha gli strumenti e le capacità per riportare l’Italia sui binari della crescita e dello sviluppo ed è la sola coalizione in grado di restituire fiducia ai cittadini.

“Questa legge elettorale non e’ un’occasione persa, e’ una sciagura. Nella frammentazione che hanno le societa’ moderne si deve fare una legge maggioritaria che ricomponga le forze. La Francia, se avesse la nostra legge elettorale, sarebbe una tragedia, ed e’ leader d’Europa in questo momento. La Germania, che e’ leader essenziale, avendo una legge abbastanza proporzionale, e’ un disastro. Se la Germania ci mette quattro mesi per fare il governo, sette mesi l’Olanda, e’ un messaggio forte. Allora o il paese dopo le elezioni immediatamente lo si mette a fare una legge elettorale che ricomponga il paese stesso, oppure… Questo e’ il problema dell’ avvenire del paese, se nessuno lo interpreta non dipende certo da me”. Così Romano Prodi

“Con un bel titolo il suo giornale mi ha definito come il Mefistofele del potere. Intendiamoci: non protesto ne’ smentisco perche’, vista la rappresentazione che si fa ogni giorno di me – una sorta di Malacoda della politica – trovarmi a vestire i panni di Mefistofele, il simbolo della lotta tra Dio e il demonio e della battaglia dei vizi e delle virtu’ rappresenta un indubbio avanzamento”. Così scrive Denis Verdini, senatore e leader di Ala, in una lettera inviata al quotidiano Repubblica. “Mi chiedo pero’, io che ho la pellaccia dura che finora ha retto ogni colpo – continua Verdini- cosa sia oggi la politica nell’immaginario collettivo”.
E prosegue: “Una consorteria di lestofanti che nascondono i loro interessi dietro una falsa vetrina di intenzioni virtuose. Cosi’ come, di riflesso, le istituzioni finiscono per incarnare la decadenza dei costumi dietro la maschera paludata del bene pubblico”.
Osserva il senatore nella lettera indirizzata al giornale: “Ma non tutto e’ marcio in questa Danimarca. Lasciatelo dire a mister Wolf, al facilitatore, al politicante delle porte girevoli. E anche al Mefistofele perseguitato dalla leggenda del beccaio, termine un po’ truce che significa macellaio o boia oppure chirurgo. O, evidentemente, Verdini”.
“Caro direttore, – prosegue il leader di Ala in uno dei passaggi della lettera – nonostante questo, l’articolo di Filippo Ceccarelli mi ha sinceramente lusingato, perché, partendo da me è salito fino a Hobbes, a Guicciardini e poi al sommo Dante, alla Divina Commedia, omettendo però di svelare in quale Cantica dovrei comparire”.
E aggiunge: “Arrivando da Firenze, la città che spande il maledetto fiore, penso che il mio posto lo immagini direttamente all’Inferno, e non eccepisco. Anzi. Di me si può dire e si è detto di tutto: che sono abile nell’arte del calcoli (ma non dell’indifferenza), e che il fine giustifica i mezzi. Tutto vero: ma non fino a teorizzare che per il mio tornaconto potrei votare sia lo ius soli che la tratta degli schiavi. No, questo mai, perche’ anche la politica deve avere un’anima”. Conclude Verdini:”Io potrei finire in ogni girone infernale, scegliete voi, in tutti meno che nella bolgia degli ipocriti”.

“Impossibilità del voto disgiunto, l’indicazione del nome del capo della forza politica, il premio che viene dato alla coalizione per la quale però non sussistono obblighi di rimanere insieme anche dopo le elezioni”: sono alcuni dei motivi per cui il senatore a vita Mario Monti voterà contro una legge elettorale “che credo contribuirà ad aumentare il disprezzo degli italiani verso la politica”. Molto severo il giudizio dell’ex premier sulla legge elettorale Rosatellum che avrebbe ottenuto i voti necessari per la sua approvazione e che tante critiche ha ricevuto in modo bipartisan da parte dei partiti che hanno votato contro.

“È una legge che viene fatta all’ultimo momento con il voto di fiducia, cioè violando una previsione costituzionale che dice che le leggi elettorali sono materia ordinaria, non appartengono alla proprietà del governo, non si può imporre il voto di fiducia invece lo fanno per la seconda volta. Disobbedisce anche ad un’indicazione del consiglio d’Europa che dice che non si possono fare le riforme elettorali mentre si stanno per sciogliere le camere. È fatta per gli interessi dei grandi partiti, è fatta affinché i segretari dei grandi partiti impediscano ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti. Saranno loro, i capi bastone che nominano deputatine senatori obbedienti fedeli. Questo è il contrario di ciò che dovrebbe essere la democrazia. Per quanto mi riguarda tutta la stagione politica renziana è una pietra tombale su tutte le idee di sinistra”. Così Nichi Vendola, presidente di sinistra ecologia libertà ai giornalisti durante la manifestazione davanti il Senato sulla riforma elettorale.

“Mercoledì 25 ottobre vi aspettiamo nei pressi del Senato. Che cosa sta accadendo? Da martedì saremo in aula con la legge elettorale, il famoso Rosatellum, ormai ne avete sentito parlare un po’ ovunque. Ma nessuno vi dice che porcata immensa sia questa legge elettorale, fatta esclusivamente per mettere fuori dai giochi il Movimento 5 Stelle”. Lo scrive Paola Taverna in un post sul blog di Beppe Grillo. “La cosa più scandalosa è che da martedì (oggi) a giovedì avremo aula senza orario di chiusura: significa che quando vogliono approvarsi le loro leggi e le loro schifezze, sono capaci di lavorare 24 ore al giorno. Però guardate che cosa strana: quando abbiamo chiesto noi che venisse calendarizzata la legge per abolire i vitalizi -che alla Camera hanno approvato solo per salvare la faccia, e tentando di far credere che effettivamente vogliono rinunciare ai privilegi- quella legge al Senato non è mai stata calendarizzata. In compenso – continua la senatrice pentastellata – il Rosatellum, che serve esclusivamente a togliere alla prima forza politica del paese -il MoVimento 5 Stelle- la possibilità di veder riconosciuta la dignità di 9 milioni di Italiani che ci votano, e quindi la possibilità di rappresentarvi nel Parlamento, quella legge alla velocità della luce viene portata nelle aule del Senato: e in meno di 3 giorni vedrete come sapranno farsi i beati i cavoli loro”. “Vi chiediamo di venire in piazza e vi chiediamo di portare una benda bianca, come questa, da mettere sugli occhi. E’ così che ci vogliono, ci vogliono incapaci di vedere, incapaci anche di poter scegliere un nome – insiste Taverna -. Perché questa legge non ha come sapete le preferenze, e non solo: se metti una barra su un nome non saprai mai se quel nome sarà la persona che eleggi, o se in realtà il tuo voto verrà magicamente distribuito per una quantità infinita di liste e listarelle fatte apposta per fregarci. Questo è quello che vi stanno proponendo queste persone. Noi vi chiediamo di manifestare, manifestare pacificamente, ma far sentire la vostra voce, perché queste sono le regole del gioco e se le regole del gioco sono truccate l’esito è scontato”.

“Se c’è la vera volontà di collaborare, le condizioni da mettere devono riguardare il futuro”. Lo ha detto il capogruppo alla Camera del Pd Ettore Rosato in una intervista al Giornale Radio Rai.”Intanto – ha aggiunto Rosato, in merito alle dichiarazioni del coordinatore di Mdp, Roberto Speranza sull’apertura di un dialogo con il Pd – approviamo insieme questa legge elettorale, che è una buon modello che ci permetterà di fare la coalizione”.

“Se andiamo al governo di questa Regione, possiamo andare anche al governo del Paese, per una semplice ragione: perche’ se qui Giancarlo sconfigge le ammucchiate, il Rosatellum e’ nato morto, perche’ e’ una legge che e’ progettata per favorire le ammucchiate. Noi possiamo battere anche le ammucchiate “. Lo afferma il candidato premier M5S Luigi Di Maio in comizio con Giancarlo Cancelleri a Mazara Del Vallo. “Se ci darete la fiducia sarete il popolo che contagera’ di ottimismo l’Italia. E’ successo gia’ nel 2012 quando ci avete fatto diventare la prima forza politica della Regione e 4 mesi dopo siamo diventati la prima forza politica del Paese”, sottolinea Di Maio.

Comitati, associazioni e personalità che hanno sostenuto il No al referendum costituzionale del 4 dicembre bocciano il Rosatellum. “Il nostro impegno – si legge in un comunicato – è la Costituzione. Quasi 20 mln di cittadini ne hanno ribadito la vitalità e l’integrità respingendo il tentativo di negare loro il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Perciò ci opponiamo al ddl di legge elettorale (il cosidetto Rosatellum), perché un parlamento privo di legittimità democratica non ne produca un altro, a sua immagine e somiglianza, incapace di esercitare i propri poteri costituzionali di fronte a un governo, quale che sia il colore politico, portato a ignorarlo o a asservirlo”. “La Costituzione è il nostro programma, oltre il voto imminente del Senato, perché contiene quei principi di democrazia, libertà eguaglianza, diritti al lavoro e pacifica convivenza con tutti i popoli che riteniamo patrimonio essenziale per un futuro migliore. In quanto persone di diversa origine culturale e politica, uniti da questo comune impegno, invitiamo tutte le donne e tutti gli uomini che vi si riconoscono, a difendere i loro diritti costituzionali, a far sentire in ogni luogo la propria voce. Quale che sia il suo esito, ci proponiamo di dare continuità a questo impegno unitario, oltre quel voto”. L’appello è firmato da Domenico Gallo (coordinamento per la Democrazia Costituzionale), Anna Falcone e Tommaso Montanari (Alleanza popolare per la democrazia e l’eguaglianza), Raniero La Valle (comitato Cattolici per il No), Enzo Marzo (comitato Liberali per il No), Guido Calvi (Scelgo No) e Gian Giacomo Migone.