“Dalle indagini che coinvolgono il sindaco M5s di Bagheria emergono i profili inquietanti di uno scandalo enorme, con accuse pesantissime e particolari che mostrano un’illegalita’ diffusa. Come fanno il blog di Beppe Grillo, Di Maio e Di Battista a non dire nulla e a fare chiarezza? Perche’ non fanno subito un’operazione trasparenza? E pensare che proprio l’Amministrazione di Bagheria era stata indicata da Cancelleri come modello per governare tutta la Sicilia”. Lo scrive il deputato Pd, Michele Anzaldi, su facebook. “Convenzioni su misura alle aziende amiche per evitare i bandi di gara, mega appalti per i rifiuti assegnati in maniera irregolare, tentativo di insabbiamento di inchieste riguardanti i familiari, pressioni sui vigili urbani per ritardare gli accertamenti alla propria famiglia: sono queste le accuse che riguardano il sindaco M5s di Bagheria, per il quale il pm aveva chiesto l’arresto che il gip ha trasformato nella misura cautelare dell’obbligo di firma”, aggiunge Anzaldi. “In Sicilia il partito di Grillo ha il record del 25% dei sindaci indagati, ovvero due su otto; quattro amministrazioni in dissesto finanziario, la meta’ di quelle che amministrano; un sindaco espulso poche settimane dopo essere stato eletto. I fallimenti amministrativi sono sotto gli occhi di tutti, tanto e’ vero che nel suo tour agostano insieme a Di Maio e Di Battista, Cancelleri ha accuratamente evitato che i loro primi cittadini salissero sui palchi dei comizi. Ma qui si va oltre incapacita’ e inadeguatezza amministrativa: ci sono accuse pesanti. Addirittura si parla di un mega appalto per i rifiuti assegnato senza gara a un’impresa con alcuni dipendenti pregiudicati, parenti di mafiosi o mafiosi essi stessi”, sottolinea l’esponente dem. “Come fanno i leader M5s a fare finta di niente? Chi in buona fede ha dato credito al Movimento 5 stelle merita veramente di passare dallo streaming alle accuse sulla giustizia a orologeria e omerta’ sui provvedimenti della magistratura?”, conclude.