‘Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l’Ur fascismo o il fascismo eterno. L’Ur-fascismo é ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe cosi confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse ‘voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!’. Ahimé, la vita non é cosi facile. L’Ur-fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere é di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme, ogni giorno, in ogni parte del mondo’. Cosi Umberto Eco, in questo agile e stringato testo che La nave di Teseo ripropone, sembra guardare ancora oggi, dall’aldilà ai fascismi che si insinuano sotto varie forme e dietro molte maschere nei luoghi più lontani e più dissimili l’uno dall’altro. E ci mette in guardia, indicando le caratteristiche che legano questi fascismi: il contrasto alla libertà di stampa e di parola in tutte le loro forme, il machismo, il culto della violenza, il complottismo, il populismo, la paura della differenza, l’appello alle classi medie frustrate, il culto del tradizionalismo variamente inteso. Un libro da leggere perché ci aiuta a decifrare e a distinguere, ma soprattutto a non dimenticare.