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Il voto ai Cinque stelle? “Una malattia” che ha colpito gli italiani, mandandoli “fuori di testa”, tanto da consegnare il governo a gente “incapace”, che “non ha studiato” e a cui non si dovrebbe affidare nemmeno “un bar o un’edicola”. Ieri sera, durante gli auguri con i senatori di Forza Italia, Silvio Berlusconi torna a ‘bacchettare’ gli italiani, rei di essersi fidati del partito di Luigi Di Maio. Di fronte ai senatori riuniti in sala Koch, Berlusconi dice: “Gli italiani, diciamolo chiaro, sono andati un po’ tanto fuori di testa, ma la storia ci insegna che i popoli molto spesso si ubriacano di certi personaggi. I peggiori dittatori non sono venuti fuori da un colpo di stato ma da un voto popolare: da Hitler a quello di Cuba, a tutti gli altri. Questa malattia di opinione degli italiani e’ qualcosa che ci deve sommamente preoccupare, anche se le cose francamente stanno cambiando”.

Vladimir Putin nella sua versione di presidente sollecita i russi ad andare a votare domenica alle elezioni presidenziali per uno degli otto candidati in lizza, elezioni in cui, a fronte di una sua vittoria certa, l’affluenza alle urne rischia di non essere quella auspicata dal Cremlino per consolidare la legittimità del presidente al suo quarto mandato. Indifferenza per la politica, risultato noto in anticipo oltre all’appello dell’oppositore Aleksei Navalny allo sciopero del voto potrebbero infatti scoraggiare i russi dal votare. “E’ la volontà dei russi, la volontà di ogni cittadino russo, a determinare quale sarà la strada che prenderà il nostro paese”, ha dichiarato Putin in un appello video trasmesso dalle televisioni ieri sera in cui sottolinea che chi non vota, “chi evita di decidere personalmente come adempiere alla sua libertà di scegliere il futuro della nostra amata e grande Russia”, deve sapere che “le scelte saranno fatte senza tenere a conto la sua opinione”. I russi sono l'”unica fonte di potere” del paese, ha aggiunto ricalcando la narrativa in cui il capo assoluto si identifica con il popolo. “Noi russi abbiamo sempre scelto da soli il loro destino, abbiamo sempre fatto le cose seguendo la nostra coscienza, la nostra idea di verità e giustizia e ci ha sempre indirizzato il nostro amore per la madrepatria. E’ il nostro carattere nazionale riconosciuto in tutto il mondo”, ha concluso.

“Fate vedere questo video a tutti! Fatelo vedere a chi derideva me e Luigi Di Maio per aver chiesto l’intervento dell’Osce per monitorare le operazioni di voto in Sicilia. 50 euro a voto. Una vera e propria compravendita di voti. A beneficiarne e’ un candidato del centro destra che (ovviamente) sostiene di essere estraneo alla vicenda. A denunciarlo sono le immagini e le testimonianze di un servizio mandato in onda dal programma televisivo Le Iene. Mi auguro che le autorita’ competenti facciano al piu’ presto chiarezza. E che chi ha ‘goduto’ di questi reati si passi una mano sulla coscienza”.. E’ quanto scrive l’ex candidato del M5s alla presidenza della Regione siciliana, Giancarlo Cancelleri, nel Blog di Beppe Grillo. “Il risultato di queste elezioni – aggiunge – e’ stato tristemente contaminato da simili pratiche.. Chi crede nel voto libero non puo’ accettare che il futuro del proprio paese sia ostaggio di queste schifezze. E questa, probabilmente, e’ solo la punta dell’iceberg…”. “Per la cronaca: dal video sembrerebbe che i voti comprati vadano alla lista di Forza Italia e a Nello Musumeci come Presidente”, conclude Cancelleri.

Mariano Rajoy, a guida del governo spagnolo, a Barcellona per la campagna elettorale in vista del voto regionale del 21 dicembre ha detto di voler “recuperare la Catalogna” con la democrazia. Rajoy, giunto nella capitale catalana dopo una manifestazione degli indipendentisti, ha presentato Xavier García Albiol, candidato del Partito popolare al presidenza della Generalitat.

“Sicuramente il lavoro che il sindaco Pirozzi ha fatto in questi mesi è stato un lavoro importante per tutta la politica italiana. Non è un caso che oggi abbia invitato persone di tutto l’arco costituzionale, perché ha rappresentato uno sprone rispetto alla ricostruzione post terremoto che oggettivamente continua ad essere molto molto debole da parte del governo. Sicuramente è stato un po’ la coscienza di tutta la politica di fronte alla vicenda drammatica del terremoto..”. Così Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti prima di entrare dentro al Salone delle Fontane dell’Europa dove il sindaco di Amatrice questo pomeriggio presenterà il suo libro. ” Se Pirozzi si candiderà – ha proseguito Meloni – ed è in grado di riunirci sarà da definirsi non abbiamo neanche cominciato a parlare delle elezioni regionali nel Lazio. Siamo consapevoli siamo impegnatissimi sulle elezioni regionali in Sicilia che per me possono rappresentare un’idea molto chiara di che cosa serve e di ciò che le persone si aspettano. In Sicilia abbiamo centrodestra compatto su una candidatura di identità molto chiara, coraggiosa e decisa e questo può essere anche un elemento per le prossime scelte ma oggettivamente non abbiamo cominciato a parlare di altro”.

“Non votiamo la fiducia sul Rosatellum, voteremo la legge, quando ci si arriverà, ma non la fiducia”. Lo ha detto Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. Ma perché non votate anche la fiducia? “Perché quella è una scelta politica, di sostegno al governo”, ha sottolineato Gasparri

“Ringraziamo tutti gli iscritti che hanno partecipato e che hanno consentito un record mondiale: il primo candidato premier di una forza politica scelto e votato interamente in Rete. Non è stato facile, anche considerati i vili attacchi hacker di quest’estate che ci hanno fatto sudare sette camicie in agosto per innalzare la sicurezza e l’affidabilità del Sistema Operativo. Ma visto il risultato di oggi, non si può che essere soddisfatti. Quindi ringraziamo anche tutti i tecnici che hanno sacrificato le loro meritate vacanze, affinché oggi potessimo celebrare quest’ulteriore passo in avanti della democrazia diretta online”. E quanto si legge in un post sul blog di Beppe Grillo, pubblicato dopo la chiusura delle votazioni per le primarie M5S. “Nelle giornate di ieri e oggi – rivela il blog – abbiamo notato dei tentativi di attacchi, simili ai precedenti, che sono stati respinti. La nostra casa era difesa come una fortezza e le nostre telecamere di sicurezza virtuali hanno registrato tutte le tracce lasciate utili per la loro identificazione, che saranno prontamente girate alla polizia postale. Ringraziamo infine tutti i candidati”.

Oggi l’Albania al voto per le elezioni parlamentari, con il governo socialista uscente che affronta l’opposizione dei democratici. In corsa il primo ministro socialista Edi Rama contro il democratico Lulzim Basha, di centrodestra. Il voto, più in generale, è anche un test per gli osservatori occidentali sul Paese balcanico, che punta a entrare nell’Unione europea. Le operazioni saranno monitorate da una missione internazionale composta da 330 osservatori provenienti da 43 paesi. Sono 3,5 milioni gli albanesi chiamati alle urne per le elezioni politiche, anche se un 30 per cento e’ rappresentato dagli immigrati che vivono all’estero e quindi non possono votare.

Il parlamento di Atene votera’ oggi sulle ultime azioni prioritarie in vista della conclusione della seconda revisione del programma di salvataggio economico del paese. Il voto e’ previsto attorno alle ore 18 dopo che nella mattina il dibattito sulla bozza di legge iniziera’ con la discussione sugli ultimi emendamenti. I partiti di opposizione hanno manifestato forte opposizione all’inserimento di nuovi emendamenti alla bozza di legge che dovra’ essere votata oggi dal parlamento di Atene. Alcune divergenze sarebbero emerse anche all’interno del partito governativo Syriza, motivo per cui i ministri delle Finanze e del Lavoro, Euclid Tsakalotos e Effie Achtsioglou, hanno incontrato i rappresentanti della forza politica per superare tali distanze. La bozza di legge deve essere approvata dal parlamento in modo tale che la Grecia possa ricevere una nuova tranche di aiuti nella prossima riunione dell’Eurogruppo del 15 giugno.

E’ previsto martedì 13 giugno il voto finale sulla legge elettorale. Lo ha deciso ieri la conferenza dei Capigruppo della Camera. Le dichiarazioni di voto avranno inizio alle 10.30 e saranno trasmesse in diretta televisiva. Il voto sugli emendamenti proseguira’ nelle giornate di oggi e venerdi’.