zona di libero scambio

Il primato della politica? Chiacchiere. I problemi della rappresentanza e della crisi della democrazia, così come quello di una crisi economica globale, c’è chi si ostina ad affidarli al mercato, all’economia e alla finanza. Sarà. Di fatto quel mondo lì ubbidisce alla regola della convenienza e del profitto e tutto il resto è una conseguenza o una degenerazione. All’orizzonte, sia chiaro, altre ricette non se ne vedono. Ogni riferimento al Ttip non è per nulla casuale. Ma cos’è il Ttip? è un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico (Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti – Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP), inizialmente definito Zona di libero scambio transatlantica (Transatlantic Free Trade Area, TAFTA) che si propone di modificare le cosiddette “barriere non tariffarie”, eliminando dazi e dogane tra Europa e Stati Uniti, allo scopo di agevolare il commercio e le relazioni economiche tra le due aree. Vantaggi? La creazione della più grande area di libero scambio su scala mondiale, con la possibilità di competere in modo vincente con altre aree geopolitiche in forte crescita come India, Cina, Giappone, Brasile. Svantaggi? Per alcuni consisterebbero in una sostanziale deregulation, con privatizzazioni e liberalizzazioni selvagge, nonostante la prevista creazione di regole comuni, ambiti, organismi, giurisdizioni uniche. Di fatto un far west est della finanza e degli scambi commerciali? Non è detto, anche se, ovviamente, le multinazionali giocherebbero molto bene questa partita. Questo trattato, al momento, è oggetto di trattative e negoziazioni tra la Commissione UE e il governo Usa. Il nostro ministero per lo Sviluppo economico sta studiando un possibile impatto sulla nostra economia, anche se risulta evidente che si avrebbero ripercussioni su ogni settore. L’Unione europea, oggi, non gode di buona salute e deve fronteggiare i populismi di destra e di sinistra e un antieuropeismo diffuso. Il suo potere contrattuale non è forte e si ha l’impressione che il Ttip possa essere una via d’uscita o un modo per riprendere quota e consensi.