Etica della responsabilità è rispondere delle proprie azioni e delle proprie omissioni. Ubi societas ibi ius: una comunità che non si fonda sul diritto, non può dirsi civile. Un sistema di diritto prevede delle regole e delle sanzioni per chi non le osserva. Il grado di impunità e l’incapacità dello Stato di sanzionare in modo efficace chi non rispetta le regole che ci siamo dati, hanno assunto in Italia livelli insopportabili. Chi si assenta dal posto di lavoro va licenziato. Chi delinque deve andare in galera. Chi non è in grado di assicurare soccorsi e assistenza ai cittadini in caso di emergenze o calamita’ naturali, incendi, alluvioni, va rimosso e sanzionato. Il politico o l’amministratore pubblico che non svolge il proprio incarico va esautorato, nel rispetto delle garanzie, sia chiaro ma, a fronte di un accertamento della colpa, deve pagare. Altrimenti il sistema salta. Il balletto delle responsabilità a cui assistiamo sistematicamente nel nostro Paese dinnanzi a evidenti inadempienze o negligenze non è solo triste ma anche disarmante. Ieri in Sicilia ci sono stati incendi un po’ dovunque: verranno individuati i piromani? Chissà. Il sistema antincendio ha fatto acqua da tutte le parti. Nessuna opera di prevenzione e nessun coordinamento tra le forze di polizia e i vigili del fuoco, seppur solerti. Cosa ha fatto il governo regionale per prevenire e per attrezzarsi in termini di risorse e mezzi? Quando prende fuoco una intera regione e nessuno ne risponde, a bruciare non sono solo gli alberi ma anche la residua speranza.