Rifiuti, Venturino (Pse) Ars: voltare subito pagina. Le responsabilità del Governo

Voltare pagina e rivoluzionare il sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia. A chiederlo è Antonio Venturino (Pse), vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana, che interviene sull’emergenza legata alla raccolta e alle discariche che da giorni vive la Sicilia.
“Bisogna mettere fine una volta per tutte agli Ato, che già da tre anni sono in liquidazione – afferma il deputato – e alle nuove Srr titolari del servizio senza poteri e strumenti per gestirli, e voltare pagina una volta per tutte, partendo anche dalla riscossione della Tari oggi pagata solo dalla metà dei siciliani”.
Sottolinea il componente del Consiglio di Presidenza dell’Ars: “Città e strade siciliane come una vergognosa discarica, fondi inutilizzati e soluzioni che sembrano lontane. Cittadini e amministratori locali assillati. Il governo regionale, che ha importanti responsabilità su questa emergenza senza fine, istituisce l’ufficio per la differenziata cercando come fa, ormai da tempo, di buttare fumo negli occhi ai siciliani”.
E continua: “Poco è stato fatto, perciò condivido gli attacchi al governo quando si parla di mancanza di strategia”.
Aggiunge Venturino: “Le risposte passano da leggi chiare, omogenee e giuste e non già dai comportamenti schizofrenici del governo Crocetta che prima parlava di termovalorizzatori e oggi decide di puntare sulla differenziata, spiegando che servono gli impianti di biostabilizzazione per ridurre i rifiuti”.
E mentre si discute, “il sottosegretario Davide Faraone ritiene che la soluzione sia quella di commissariare tutto e tutti, mentre Crocetta avrebbe dovuto affrontare la questione fin da subito dialogando più con i cittadini siciliani che con gli “stakeholder” della gestione dei rifiuti in Sicilia”, invece di lasciare “mano libera alla burocrazia regionale dove tutto resta impantanato”.
Venturino racconta un esempio di inerzia della burocrazia e cita l’ampliamento della discarica di contrada Costa di Gigia, nel comune di Augusta, la cui capacità di conferimento autorizzata è terminata il 30 giugno 2014. “Una vicenda afferma il parlamentare – che si trascina dal 2011 e che vede la società ‘Greenambiente’ attendere oggi una sentenza del Cga con il rischio che la Regione debba pagare i danni due volte a causa dell’inerzia della pubblica amministrazione”.
Spiegano intanto dalla scocietà ‘Linea Ambiente’: “Avevamo chiesto alla fine del 2011, conformemente alla pianificazione regionale, l’ampliamento della discarica di Costa Gigia per un volume di smaltimento di rifiuti urbani di circa 600 mila metri cubi per garantire il fabbisogno di smaltimento nel comprensorio siracusano, prima dell’entrata a regime dell’impiantistica pubblica già finanziata che gli Ato Siracusa 1-2 dovevano realizzare al fine di poter smaltire in discarica rifiuti inorganici”.
La Sicilia vive una continua emergenza perché conferisce gran parte dei rifiuti direttamente in discarica, essendo indietro con la raccolta differenziata.
“Se la programmazione del 2011 fosse stata perseguita – continuano da ‘Linea Ambiente’ – se fosse iniziata la raccolta differenziata da parte dei Comuni e si fossero realizzati gli impianti pubblici finanziati, probabilmente la Regione non sarebbe in questa situazione”. Conclude Venturino: “Mi auguro che tutti questi problemi siano stati legati agli iter burocratici farraginosi e non ad altro, con la divisione di responsabilità di due assessorati, Territorio ed Energia. Oggi però serve un Piano strategico condiviso con impianti e tecnologie all’avanguardia. Se il presidente Crocetta vuol tornare ad essere il presidente dei siciliani deve cominciare a dare risposte immediate non soltanto sui rifiuti, ma anche su infrastrutture, trasporti, turismo e snellimento delle procedure burocratiche”.

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