Matteo Renzi ieri in vista del voto del 4 dicembre, ha lanciato simbolicamente la campagna referendaria a sostegno del Si al teatro Obihall di Firenze davanti a un migliaio di persone tra militanti e volontari impegnati nella spiegazione della consultazione popolare ai fini del voto favorevole. “Avverto la responsabilità del momento, non è una cosa che riguarda me”, ha detto il presidente del Consiglio, sottolineando che “questo referendum rischia di far fare un passo indietro pazzesco all’Italia” e illustrando la fotografia di tre anni fa: “Parlamento bloccato sulla legge elettorale, non un passo sulla giustizia dal governo di larghe intese, Napolitano pregato di restare al Quirinale, l’Italia considerata insieme alla Grecia il malato d’Europa”. Ha aggiunto Renzi: “Non so fino a quando toccherà a noi, ma finchè toccherà a noi, noi siamo per il cambiamento, la palude la prendano altri”. Il segretario del Pd ha ammesso di avere “sbagliato” all’inizio riguardo alla personalizzazione del referendum costituzionale per il Si che lo avrebbe portato, alla considerazione dell’opposizione e di parte dell’opinione pubblica, di trovarsi ad un appuntamento alle urne per mandare a casa il governo votando il No. “Mi è toccato fare dei passi indietro che un po’ mi costano”, ha affermato, “Ho dato una disponibilita’, purtroppo vera, non teorica, a intervenire sulla legge elettorale se questo contribuisce a svelenire il clima sul referendum”, ha dichiarato Renzi riguardo alle posizioni di chi chiede un aggiustamento dell’Italicum e vede i due temi come un combinato disposto. Ma “ora bisogna impegnarsi sulla “partita cruciale”, ha chiarito, e “non ci fermeremo finchè non ce l’avremo fatta. Lo slogan del si’ nella campagna referendaria sara’ “Cara Italia vuoi cambiare davvero?”. Materiale cartaceo, dodici video e un centinaio di iniziative saranno alla base della campagna referendaria in giro per l’Italia. Renzi ha mostrato alla platea due video. Nel primo una nonna dice: “Se no, non cambia nulla”. Nel secondo la voce narrante e’ quella di un bambino. “Io prometto che ce la mettero’ tutta, ma tu mi prometti che cambi”.