Dietro il desiderio, in politica, dell’uomo forte, pragmatico e decisionista, ci sta un sostanziale fallimento del parlamentarismo e della democrazia che lo esprime e gli da’ forma. La lentezza dei processi decisionali e lo scollamento tra le leggi – approvate e non applicate – e la societa’ che queste dovrebbero normare, fa si’ che prenda talvolta il sopravvento il carisma e l’autoritarismo di uomini politici che si presentano al corpo elettorale come dei veri e propri taumaturghi, salvatori della patria in grado di incidere, nei tempi e nei modi, nella soluzione di problemi annosi. Il vero pericolo risiede nell’atteggiamento che questi leader possono assumere e sempre piu’ spesso assumono nei confronti delle forze di opposizione e della libera stampa. I diritti delle minoranze e la liberta’ dell’informazione, sono i primi veri ostacoli che il politico democraticamente eletto e aspirante dittatore, cerchera’ di rimuovere, perche’ nessun dittatore degno di questo nome puo’ permettersi l’esistenza di qualcuno che la pensi diversamente e una stampa libera che racconti come stanno veramente le cose al di la’ dell’apparenza.