Stampa britannica ricca di commenti sulla crisi politica che si e’ aperta dopo le elezioni del Regno Unito di giovedi’ scorso, nelle quali la premier e leader conservatrice, Theresa May, ha perso la maggioranza assoluta. I giornali prendono posizione con gli editoriali non firmati, attribuibili ai direttori. Per il “Financial Times” il risultato offre l’opportunita’ di aprire un dibattito serio sull’uscita dall’Unione Europea: la rigida visione di May andava contro l’interesse nazionale. “The Guardian” sottolinea la debolezza del governo: il rimpasto dimostra che May non e’ in grado neanche di scegliersi i ministri che vorrebbe; e’ in carica, ma non al potere. Al contrario “The Telegraph” vede nel rimpasto il primo passo per ripristinare la credibilita’ dei conservatori. “The Times” evidenzia l’isolamento della premier: dopo aver permesso ai Brexiter intransigenti di dettare il suo programma sull’uscita dall’Unione Europea, May dovrebbe sondare una piu’ ampia gamma di pareri, rivolgendo l’attenzione soprattutto alla comunita’ di impresa. “The Independent” si concentra sulla trattativa col Partito unionista democratico (Dup) dell’Irlanda del Nord, avvertendo che un accordo potrebbe mettere a rischio il processo di pace nordirlandese. Per il “Mirror” ora tutto e’ possibile, anche che Jeremy Corbyn diventi primo ministro.