Bellum omnium contra omnes. Il Parlamento come il Vietnam: veti, diktat e vendette trasversali

Ricordate il leit motiv ‘chi vince governa e chi perde fa opposizione’? Bene, dimenticatevelo. Chi ha vinto le elezioni politiche non ha i numeri per governare. Il M5S non ha la maggioranza e deve fare alleanze, cosa alquanto sgradita e innaturale per un Movimento-setta che considera tutti gli avversari politici degli ‘infedeli’. La Lega ha ottenuto un ottimo risultato ma all’interno della coalizione di centrodestra, in un recinto che gli sta molto stretto ed è evidente che Matteo Salvini preferisca ottenere la leadership della coalizione e dare l’ultima spallata a Berlusconi piuttosto che guidare il Paese da premier in un contesto così difficile. Il voto della Lega ad Anna Maria Bernini anziché a Paolo Romani per la presidenza del Senato ne è una chiara dimostrazione. Cosa manca allora ad un governo Lega-M5S? In teoria nulla, in pratica tutto ciò che serve per governare insieme e decentemente.

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