L’umiliazione che ha dovuto subire il cantante Riccardo Fogli nel corso di una puntata della trasmissione ‘L’Isola dei Famosi’ rappresenta uno dei momenti di massima volgarità e disumanità della moderna televisione nazionale. Esistono delle precise responsabilità che, nella fattispecie, sono state accertate e sanzionate. Rimane il fatto che una struttura di rete televisiva ha permesso che una persona come Fabrizio Corona potesse dare del ‘cornuto’ e del ‘vecchio’ a un uomo come Riccardo Fogli, visibilmente provato per l’esperienza e per la confessione, più o meno veritiera del pregiudicato Corona. In un sistema nel quale i profitti pubblicitari e le carriere televisive vengono decise dall’audience, vi è chi disposto a tutto per ottenere i numeri più alti e, se per far questo, occorre solleticare gli istinti più bassi e le raggiungere le derive più ignobili, si può scommettere che vi sarà chi è disposto a farsene strumento. Invitare certi personaggi in televisione vuol dire inseguire la lite e fomentarla, significa aizzare le paure e accarezzare i pruriti e le voglie più scandalose. Le responsabilità vanno distribuite equamente tra chi organizza questo genere di tv, chi vi partecipa e chi se ne fa spettatore.