Bei

Snam ha sottoscritto con la Banca europea per gli investimenti un contratto di prestito di 310 milioni di euro per il finanziamento di alcuni progetti mirati a potenziare il sistema gas italiano, rendendo la rete ancora piu’ sicura, efficiente, flessibile e interconnessa. Il finanziamento e’ rivolto a investimenti per un costo complessivo stimato pari a oltre 600 milioni di euro e riguardanti principalmente. Il finanziamento di 310 milioni di euro sara’ a tasso fisso pari a 1,5%, avra’ una durata di 20 anni e rientra nella politica di ottimizzazione della struttura finanziaria di Snam, in quanto complementare ai prestiti obbligazionari e bancari e caratterizzato da durate piu’ lunghe a costi competitivi.

Terna e la Banca europea  per gli investimenti (Bei) hanno firmato un accordo per un finanziamento da 130 milioni di euro a sostegno degli investimenti per la parte pubblica del progetto “Piemonte-Savoia”, la nuova interconnessione elettrica in corrente continua a 320 kV che colleghera’ l’Italia e la Francia. “Siamo molto orgogliosi del contributo che la Banca europea per gli investimenti offre per questo progetto di rilevanza strategica, che contribuira’ all’efficienza e alla sicurezza del sistema elettrico europeo, oltre che alla realizzazione del mercato unico dell’energia elettrica – ha dichiarato Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna – L’interconnessione con la Francia e’ un’opera innovativa e unica al mondo per le soluzioni ingegneristiche adottate, in grado di coniugare sostenibilita’ e crescita come elementi chiave del piano di investimenti di Terna per il Paese”.

Educazione finanziaria ai bambini che sono il futuro dell’Europa. La promuovono insieme Bei e Intesa Sanpaolo con il progetto Money Learning, rivolto agli scolari dagli 8 ai 10 anni. In tre anni il progetto portera’ duemila allievi delle scuole elementari piemontesi a visitare il Museo del Risparmio di Torino. Bei finanziera’ gli spostamenti con 80 mila euro. Intesa Sanpaolo partecipera’ con il Museo, iniziativa unica in Italia e in Europa,e con la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo. “Si stima che solo il 52% degli europei sia finanziariamente alfabetizzato, con una forbice che spazia dal 63% della Svezia al 37% dell’Italia – ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro – Su questo fronte gli italiani sono al penultimo posto al mondo fra i Paesi monitorati dall’Ocse, peggio di noi c’e’ solo la Colombia”. Ha commentato il vicepresidente Bei Dario Scannapieco: “Promuovere l’educazione finanziaria e’ oggi piu’ che mai importante. Mi auguro che il Museo di Torino diventi un modello da imitare”.