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“Durante la crisi dell’euro i Paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i Paesi più colpiti. Come socialdemocratico do molta importanza alla solidarietà, ma hai anche degli obblighi, non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”: a causa di queste parole, pronunciate in un’intervista alla Faz, il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem si ritrova ora al centro di una bufera con i socialisti europei che si chiedono se sia ancora adatto al ruolo che ricopre e il M5S che ne chiede le dimissioni immediate. Ad attaccarlo anche l’ex premier Matteo Renzi. “Il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem – scrive su Facebook – ha perso una ottima occasione per tacere. In una intervista a un quotidiano tedesco si è lasciato andare a battute stupide – non trovo termine migliore – contro i Paesi del sud Europa a cominciare dall’Italia e dalla Spagna. Penso che gente come Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee”.

Vittorio Sgarbi, contattato da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori di Ecg su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Universita’ degli Studi Niccolo’ Cusano, dice la sua sulla polemica del giorno, la lista sulle donne dell’est andata in onda su Raiuno. Vittorio Sgarbi e’ categorico: “Direi alla Maggioni che forse per istituzione lei sentiva come un dovere intervenire, ma le osservazioni o considerazioni della Perego erano persino favorevoli al mondo rumeno, per dire di non escludere una donna perche’ come rumena la considerano pericolosa. Se anche la descrizione delle donne dell’est fosse falsa, e’ una cosa che potrebbe dire un buon medico per tenere in forma una paziente. La predisposizione naturale ad un certo tipo di forma fisica non mi pare un insulto. Sono disposte a far comandare il loro uomo? E’ un aspetto meraviglioso per cui si rovescia questo luogo comune banale di questa finta uguaglianza. Le donne sono superiori agli uomini, quindi una molto intelligente lo fa sentire superiore. C’e’ su questa storia un grosso fraintendimento”. Lo studioso d’arte prosegue: “Ho avuto decine di donne dell’est. Il punto 2, ‘sono sempre sexy e non mettono tute o pigiami’, e’ un buon consiglio a che le donne non pensino di mettersi in modo trasandato evitando con cio’ di piacere agli uomini. Perdonano il tradimento? Meglio! Una donna che perdona il tradimento e’ meglio di una donna che ti rompe i coglioni. Questi sei punti sono quasi un consiglio ad essere cosi’. Io poi ho simpatia per la Maggioni, ma queste sono cose banali e poi facendo questo intervento ha creato un caso che altrimenti non ci sarebbe stato”. Secondo Sgarbi le polemiche delle femministe sono fuori luogo: “Certi casi nascono perche’ c’e’ chi si scandalizza. Le femministe usano solo retorica, ogni uomo spera che una donna gli perdoni i tradimenti, non gli rompa i coglioni e lo faccia sentire superiore. La descrizione fatta dalla Perego e’ da un lato ironica, dall’altro indica che una rumena e’ talmente furba che fa quello che vuole e ti fa sentire superiore. Che la Maggioni debba reagire si capisce, ma la povera Perego, che ora chiamero’, ha fatto una cosa divertente. Le rumene sono belle, e’ vero, quando fanno un figlio poi tornano in forma, e’ vero, fanno sentire gli uomini superiori ed e’ vero, cosa c’e’ di male? La rumena ti fa sentire superiore perche’ e’ intelligente! Perche’ la Rai deve dire che si dissocia? Da chi si deve dissociare?”

“Il servizio mandato in onda dalla trasmissione di Raiuno ‘Parliamone Sabato’ sta, giustamente, suscitando lo scalpore e l’incredulità dell’opinione pubblica e presso i nostri sportelli stiamo ricevendo numerose segnalazioni in merito”. Ad affermarlo in una nota congiunta sono Adusbef e Federconsumatori. E’ gravissimo, sostengono le due associazioni dei consumatori, “che i professionisti dell’informazione che curano i contenuti di un programma realizzato dal servizio pubblico creino uno spazio di dibattito televisivo sulla presunta preferenza degli uomini italiani per le donne originarie di Paesi dell’Europa orientale. Nel giro di pochi minuti i telespettatori si sono trovati ad assistere ad un concentrato di sessismo e razzismo: uno spettacolo politicamente scorretto ed eticamente inaccettabile, nonché un pesante affronto a tutte le donne”. Si tratta, sottolineano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef, “di un episodio inaudito e quasi stentiamo a credere che gli autori abbiano elaborato contenuti tanto offensivi. Apprezziamo comunque che almeno il Presidente Rai Monica Maggioni abbia espresso il proprio rammarico e si sia scusata”.

La deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della commissione Cultura di Montecitorio, annuncia la presentazione di una interrogazione alla Commissione di Vigilanza sulla Rai, per il “modo becero e lesivo della dignita’ delle donne” con cui, nel corso della trasmissione “Parliamone sabato”, e’ stato trattato il tema della presunta preferenza degli uomini italiani per le donne dell’Est.

“La questione femminile in Sicilia rappresenta la punta dell’iceberg di una situazione di disagio diffuso, che affonda le radici nella disoccupazione, nelle carenze del welfare, nella sostanziale mancanza di interventi della politica di cui a far le spese sono soprattutto le donne”. Lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia, spiegando che “il tasso di disoccupazione femminile è quasi il doppio di quello nazionale, il 23,2 per cento a fronte del 12 per cento, e il tasso di occupazione più della metà di quello nazionale (29,6 per cento contro 48,2 per cento)”. Ma per il leader sindacale a mancare non è solo il lavoro ma anche “quegli interventi sul welfare utili a sostenere le donne che lavorano, gravate in maniera pressoché esclusiva dei compiti di cura”. “Non è retorica dire che senza l’affermazione dei diritti delle donne non può esserci crescita civile e democratica – aggiunge Pagliaro -. Le uniche sponde che, invece, le donne hanno trovato sono il lavoro precario, sottopagato, che oggi c’è e domani no e questo non è ammissibile. Così come non lo è il fatto che si registrino ritardi, come le donne di Cgil, Cisl e Uil hanno denunciato, nel rinnovo del Forum contro la violenza di genere e nell’insediamento della Commissione regionale pari opportunità”. Secondo Pagliaro, allora, la battaglia per i diritti delle donne, per l’occupazione e contro la violenza deve essere “la battaglia di tutti per reale avanzamento economico, sociale e culturale della nostra regione”.

“Promuovere e difendere le donne, i loro diritti, la loro tutela, il loro lavoro, il loro inserimento nei processi decisionali, significa aprire concretamente prospettive di pace”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella, parlando al Quirinale in occasione della Giornata internazionale della donna. Il capo dello Stato ha anche sottolineato quanto sia ancora bassa la partecipazione delle donne in politica e nelle organizzazioni internazionali. “Le donne costituiscono un serbatoio di saggezza, di generosita’, di attitudine a smussare conflitti e respingere la violenza. Anche per questo dobbiamo impegnarci di piu’ per promuovere il lavoro e la partecipazione femminile, in tutti i settori”. “Dobbiamo garantire alle donne- aggiunge il capo dello Stato- la piena compatibilita’ tra la cura della famiglia, che e’ una funzione essenziale per lo sviluppo ordinato di un Paese, e l’attivita’ professionale. Abbiamo l’obbligo, ma anche un reale interesse, a rimuovere tutti gli ostacoli di natura economica, sociale e, purtroppo, di abito mentale che ancora impediscono a tante donne di raggiungere livelli apicali e parita’ di retribuzioni”. Per Mattarella, “e’ ormai acquisito- ma e’ sempre stato evidente- che il lavoro femminile, la crescita democratica, l’educazione dei figli, sono fattori decisivi non solo per la tenuta sociale di una societa’ ma anche per il suo sviluppo economico”.

“Vorrei un giorno vedere una rivoluzione utile all’Italia: le donne che invadono la politica e la contagiano con il loro cervello e il loro istinto”. Lo afferma la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani in occasione della Festa della Donna. “Discriminazione, sottomissione, pregiudizi, violenze – continua Serracchiani – hanno segnato le tappe di un’emancipazione femminile ancora non completa, di una parita’ che e’ ancora un traguardo lontano. Per questo serve un maggiore impegno di noi donne in politica, dovunque ci spingano le nostre convinzioni, non solo per fare le cose che servono alle donne, ma per esserci, noi in prima persona. E se possibile senza farci contagiare dai modi degli uomini, senza cadere nella trappola che facendo cose da uomini si diventa come loro”. “In questo sentiero di lotta, lungo la nostra storia, tante di noi hanno patito ma almeno oggi il riconoscimento morale e civile del ruolo delle donne ce l’abbiamo e dobbiamo tenercelo stretto. Guardando a quei milioni di donne dai diritti tutt’ora conculcati in nome di una volutamente malintesa tradizione religiosa, di un fanatismo che le rende vittime due volte, quando le usa e – conclude Serracchiani – quando le uccide”.

Papa Francesco incoraggia ancora una volta l’azione delle donne, augurandosi che aumenti la loro presenza nella società. L’occasione è il telegramma inviato a mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari, per la seconda Conferenza Donne Medio Oriente e Mediterraneo “Donne operatrici di pace per una cultura dell’incontro e del dialogo” organizzata dall’Umofc-Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche e dal Fiac-Forum internazionale di Azione cattolica, in collaborazione con l’Azione cattolica della diocesi di Bari e la Delegazione regionale della Puglia. In occasione della Conferenza promossa “nel contesto del Giubileo Straordinario della Misericordia che tutti invita al generoso esercizio delle opere di misericordia corporali e spirituali”, si legge nel messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il Papa “rivolge il suo beneaugurante pensiero e saluta cordialmente tutte le donne presenti, particolarmente quelle provenienti dal Medio Oriente e dai paesi segnati da conflitti sociali, dalla poverta’ e dalle discriminazioni”. Francesco auspica “che si allarghino gli spazi della presenza delle donne e si intensifichi la loro opera nel ricercare occasioni di incontro, di conoscenza e di dialogo e il comune impegno per la edificazione di un futuro di prosperita’ e di pace produca abbondanti frutti di crescita umana e sociale e contribuisca alla riconciliazione tra gli uomini e alla rinnovata concordia tra le nazioni”.

E’ bufera sul candidato repubblicano Donald Trump a 31 giorni dall’Election Day. In un filmato del 2005, pubblicato dal Washington Post, il tycoon si vanta delle sue conquiste con un linguaggio sessista e volgare. Una bomba politica scoppiata alla vigilia del secondo dibattito presidenziale che sta ingrossando la fronda anti-Trump in seno al Grand Old Party. Lui si e’ scusato, ha promesso che sara’ “un uomo migliore” e soprattutto ha accusato l’ex presidente Bill Clinton, il marito della rivale democratica Hillary, di aver fatto di peggio. Ma le donne sono dalla parte dell’ex first lady, come conferma anche l’ultimo sondaggio della Quinnipiac University che vede l’ex Segretario di stato in testa con il 45% dei consensi contro il 40% del rivale repubblicano. SE SEI UNA STAR, ALLE DONNE PUOI FARE DI TUTTO “Le afferro per le parti intime…quando sei una star te lo fanno fare. Ti fanno fare di tutto”, dice Trump, nel video incriminato, Trump racconta in modo greve anche di un tentativo di conquista non andato a buon fine. “Ci ho provato ma e’ andata male. Ho cercato di farmela ma era sposata. Ci ho provato con lei come si fa con una passeggiatrice ma non ci sono riuscito”. Secondo il Washington Post, il video venne girato qualche mese dopo il matrimonio del candidato repubblicano con l’attuale consorte, Melania, sua terza moglie. HILLARY: “E’ RACCAPRICCIANTE” “E’ raccapricciante: non possiamo permetterci che quest’uomo diventi presidente”. Cosi’ Hillary Clinton via Twitter, commentando le dichiarazioni del rivale. TRUMP: BILL CLINTON HA FATTO DI PEGGIO “Erano solo chiacchiere da spogliatoio: una conversazione privata avvenuta molto tempo fa. Sul campo da golf, Bill Clinton mi ha detto molto di peggio. Mi scuso con chiunque si sia sentito offeso”. E’ stata l’iniziale replica di Trump affidata ad un comunicato. “Non ho mai detto di essere perfetto…ho detto queste cose, ho sbagliato e mi scuso. Saro’ un uomo migliore”, ha poi aggiunto il miliardario in un video diffuso nella notte americana.”Bill Clinton ha veramente abusato di donne”, ha rincarato il miliardario dando appuntamento al dibattito di domenica.