Ischia

Di fronte alla “fragilita’ costruttiva di tanti nostri borghi”, la soluzione e’ la politica per le citta’, che “resta il nodo irrisolto italiano. Deve e puo’ esserci una politica per le citta’ che mettendo insieme, con una buona legge, rinnovo urbano, servizi, trasporto e ambiente puo’ dare progressivamente un altro segno alle nostre citta’”. Lo scrive Roberto Morassut, vicepresidente della Commissione parlamentare sul degrado delle periferie urbane, in un intervento sul Messaggero. “Oggi sulle materie urbanistiche ed edilizie intervengono in modo separato e non coordinato almeno 4 ministeri e 20 regioni”, osserva Morassut. “Limitiamo per legge il consumo di suolo e poi rendiamo possibili deroghe pazzesche per gli stadi o liberalizzazioni edilizie puntuali con scarsi controlli successivi come si e’ ben visto in occasione del crollo di un palazzo al Flaminio a Roma”. “Con una buona riforma del governo del territorio l’Italia puo’ invece diventare piu’ sicura e piu’ civile. Questo e’ un grande tema politico contemporaneo cui nessuno puo’ sfuggire”, sottolinea Morassut. “Serve un codice nazionale per il territorio. E noi, unici in Europa, non lo abbiamo”.

“La politica italiana ha la capacita’ di non mettere a frutto gli esempi virtuosi che anche nel nostro paese a volte si manifestano”. Lo dichiara Sandra Savino, parlamentare di Forza Italia. “Un esempio su tutti – prosegue – e’ quello degli eventi sismici. Se per esempio si fosse imparato qualcosa dall’esperienza del Friuli, questa sarebbe diventata un modello per tutta l’Italia. Invece e’ rimasta un caso piu’ unico che raro di buona gestione di una tragedia come quella del terremoto. Quello che la politica deve ora capire – aggiunge -, soprattutto alla luce dei numerosi eventi sismici che hanno colpito il centro Italia in questi mesi e del terremoto che ha colpito Ischia in questi giorni, e’ che servono risorse e lo snellimento delle procedure attraverso deleghe chiare ai sindaci. Per il momento un ringraziamento sincero va ai vigili del fuoco che, nonostante siano oggetto di tagli e di penalizzazioni economiche, restano i veri eroi di questo paese”, conclude l’esponente di Forza Italia.

“E’ inaccettabile che ad un anno esatto dal terremoto nel centro Italia, si debba ancora piangere altri morti per la mancanza di prevenzione nel nostro Paese. Dopo anni di incuria, bisogna lanciare un piano per mettere in sicurezza tutte le abitazioni e gli edifici pubblici. Serve un ‘tagliando’ obbligatorio dei fabbricati. L’agilita’ non puo’ essere concessa a vita senza controlli e soprattutto non devono piu’ esserci costruzioni abusive”. E’ quanto afferma, in una nota, Stefano Pedica del Pd. “Siamo vicini a tutta la popolazione di Ischia e oggi piu’ che mai – sottolinea Pedica – diciamo che bisogna mettere fine a quella politica dell’incuria che per anni ha chiuso gli occhi sugli abusi edilizi e il mancato rispetto delle norme. Ora occorre un piano per rendere finalmente sicure tutte le abitazioni ma, soprattutto, dobbiamo fare in modo che i controlli degli edifici, come quelli delle auto e delle caldaie, diventino periodici. E’ necessario un azzeramento delle agibilita’ per mettere in moto il piu’ grande piano di sicurezza nella storia, partendo dalle abitazioni per arrivare alle scuole e agli alberghi. L’agibilita’ non deve essere piu’ a vita, deve avere una scadenza. Solo cosi’ possiamo mettere in sicurezza tutti i comuni e prevenire le tragedie”, conclude.

“Il nostro primo pensiero e’ rivolto ai familiari delle vittime e alla comunita’ ischitana. In queste ore di dolore, seppure di fronte a una calamita’ naturale, la Campania “riscopre” di essere una tra le regioni piu’ a rischio, dove la manutenzione ordinaria e la messa in sicurezza del territorio rispetto ai rischi sismico, vulcanico e idrogeologico sono la “grande opera pubblica” necessaria e piu’ urgente di tutte”. Cosi’, in una nota, Legambiente sul caso Ischia. “Una grande opera pubblica – si legge diffuso dall’ufficio stampa – incompatibile con qualsiasi forma di sanatoria edilizia mascherata. Ad Ischia sono circa 600 le case abusive colpite da ordine definitivo di abbattimento e 27 mila le pratiche di condono presentate in occasione delle tre leggi nazionali sulle sanatorie edilizie”. “La presidente di Legambiente Rossella Muroni e il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo si uniscono al dolore della popolazione ischitana e ribadiscono come la drammaticita’ dell’evento ci ricorda, ancora una volta, che l’Italia e’ un Paese fragile e a rischio sismico dove investire nella riqualificazione degli edifici per renderli sicuri non e’ piu’ rimandabile”. “Ischia – aggiungono – e’ da sempre simbolo di abusivismo edilizio, di cementificazione disordinata e di impunita’. Davanti a questa ennesima tragedia speriamo che chi in queste settimane sta cavalcando il tema dell’abusivismo di necessita’, per ricercare consenso elettorale, si fermi”. “In Campania, una legge regionale battezza di fatto l’abusivismo di Stato; in Sicilia il Sindaco di Licata viene defenestrato perche’ combatte il cemento illegale; in Sardegna la legge in discussione cerca di riaprire la cementificazione lungo le coste; nelle Marche la giunta regionale approva in tutta fretta una legge per snellire le procedure della ricostruzione passando sopra a regole e piani. Non e’ cosi’ che si guida un Paese e si fanno gli interessi dei cittadini. In un paese civile e democratico l’illegalita’ si combatte e non puo’ essere autorizzata o giustificata dalla politica”. “La risposta – ribadiscono da Legambiente – deve essere netta e chiara e passa attraverso l’esigenza di un cambiamento del ciclo edilizio, che partendo da un piano straordinario di abbattimenti convinca governo nazionale e regionale a porre l’attenzione concreta sulla rigenerazione dei tessuti urbani, sulla riqualificazione energetica e anti sismica del patrimonio edilizio esistente”. “L’Italia e’ un paese fragile deturpato da cemento speculativo e illegale, i cui numeri sono eloquenti: nel 2016 gli abusi sono stati circa 17 mila. In dieci anni in Campania sono state realizzate circa 60mila case abusive. E non parliamo di abusi di necessita’, un fenomeno terminato alla meta’ degli anni novanta, ma di soggetti organizzati che hanno tirato su interi quartieri, in aree dove controllano tutto. Cosi’ negli anni abbiamo consumato il 66% delle coste calabresi, oltre il 50% di quelle campane e siciliane. E se il cemento illegale avanza velocemente – hanno poi concluso nella nota – le demolizioni di immobili abusivi procedono con lentezza: in Italia, dal 2001 al 2011, solo il 10,6% degli immobili e’ effettivamente andato giu’. Una percentuale che precipita al 4% nella provincia di Napoli e rasenta lo zero a Reggio Calabria e Palermo”.

E’ stato estratto vivo dai vigili del fuoco uno dei due bambini sotto le macerie ad Ischia, località Casamicciola, colpita ieri sera da un terremoto di magnitudo 4. Si tratta di Mattias: il bimbo sta bene. I vigili del fuoco hanno ormai raggiunto e stanno lavorando per estrarlo anche il fratellino Ciro. Anche lui sta bene secondo le informazioni dei vigili del fuoco. I soccorritori sono anche riusciti a porgere ai bimbi due bottigliette d’acqua. Il fratellino neonato è stato il primo ad essere estratto vivo dai vigili del fuoco.
Sono duemila gli sfollati a Casamicciola e altri 600 a Lacco Ameno. Il numero è stato reso noto dal capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli che oggi ha incontrato i sindaci dell’isola per fare un primo punto della situazione. Escluso l’allestimento di tendopoli, per l’accoglienza degli sfollati si confida di far ricorso alle diverse strutture ricettive presenti sull’isola verde. Verrà dichiarato lo stato di emergenza e verrà nominato un Commissario.

Giulia Bosetti di Presa Diretta (Rai3) per la televisione, Emiliano Fittipaldi (L’Espresso) per la carta stampata, Paolo Condo’ (Sky Sport) per lo sport, Nando Santonastaso, responsabile del progetto ” Il Mattino 4.0″ sono i vincitori della 38/ma edizione del Premio internazionale Ischia di giornalismo. Lo ha deciso la giuria composta dai direttori di quotidiani e agenzie italiane e dai rappresentanti della stampa estera in Italia, che ha inoltre assegnato il premio Ischia ‘social-blog’ Diego Bianchi, Zoro di Gazebo (Rai 3), mentre un premio speciale per la divulgazione culturale, in collaborazione con Cultura Italiae, e’ andato a Philippe Daverio, noto critico d’arte che inaugurera’ il premio il 22 giugno al Castello aragonese di Ischia con una lectio magistralis. La consegna dei premi e’ in programma invece il 30 giugno e il primo luglio ad Ischia e sara’-ápreceduta da una serie di dibattiti, che vedranno come protagonisti giornalisti, politici, esperti in economia e politica estera. Il Premio Ischia e’ patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Regione Campania, dalla Camera Commercio di Napoli, dalla Istituto per il Credito Sportivo, da Autostrade per la Italia, dall’Aci e da Poste Vita.