“Io mi auguro che questa legislatura non termini prima che il provvedimento contro bullismo e cyberbullismo sia finalizzato, sarebbe una sconfitta per la politica”. Sono le parole della presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini durante il suo intervento in occasione della visita alla Casa Pediatrica Fatebenefratelli-Sacco di Milano, primo e finora unico centro specializzato nella cura delle vittime di questo fenomeno in Italia. Parallelamemte, partire dunque dall’attivita’ di eccellenza della Casa Pediatrica e ampliare la rete affinche’ entro il 2018 la maggior parte delle regioni possano avere un centro di ascolto e di contrasto al bullismo. Su questo tema e’ intervenuto il direttore della struttura specializzata, Luca Bernardo: “Ci siamo ripromessi che, entro il 2018, almeno buona parte d’Italia se non tutta, abbia un centro per regione- dice- individuato a partire dall’ambito universitario, ospedaliero e pediatrico”. Specializzato ma non prettamente medico, “questo perche’ non dobbiamo medicalizzare il problema- continua- ma esattamente il contrario: dovremo avere persone preparate scientificamente e tecnicamente come medici, psicologi ed educatori per instaurare un’alleanza”. Oltre a questo, la rete permetterebbe alle vittime e agli stessi bulli di avere una struttura di riferimento vicino a casa: “Non possiamo piu’ costringere persone che vengono da altre regioni con difficolta’ a viaggiare da un punto di vista economico”, aggiunge Bernardo. La senatrice dem Elena Ferrara, presente oggi alla visita di Boldrini, e’ la prima firmataria del provvedimento contro il bullismo. Un lavoro politico stimolato dal coraggio di Paolo Picchio, padre di Carolina, attivo su questo tema dopo che la figlia, bullizzata, si tolse la vita nel 2013. Paolo Picchio ha preso la parola durante la cerimonia, presenti anche due amici di Carolina, che hanno porto un omaggio al presidente della Camera. A detta di Picchio, e’ compito degli adulti aiutare i loro ragazzi a parlare, perche’ quello che manca e’ il dialogo: “Oggi i ragazzi parlano solo attraverso i social- dice- e invece devono parlarsi in faccia, ma soprattutto avere piu’ empatia verso gli altri. Solo cosi’ possiamo essere sicuri di garantire un futuro ai nostri ragazzi che saranno i genitori di domani. Voi- conclude Picchio- dovete essere sentinelle oggi perche’ domani sarete genitori e saprete educare i vostri figli”.