Salvini

“Da una parte abbiamo il treno di Renzi, bello e pulito che attraversa qualche comune italiano dove e’ facile fermarsi, in stazioni comode da dove, con macchina e scorta, si vanno a fare quattro visite organizzate, dall’altra le gambe di Matteo Salvini che sceglie di girare nei territori come un normale cittadino fa tutti i giorni dovendo salire e scendere da treni regionali spesso sporchi e mal messi. Viaggi di ore per raggiungere il proprio luogo di lavoro tra mille peripezie e cambi di mezzi pubblici. Ecco la differenza tra la Lega di Salvini e il Pd di Renzi. Il primo si cala nella realta’ quotidiana degli italiani, il secondo resta sul palco lontano dai bisogni delle persone con la presunzione e l’arroganza che hanno contraddistinto il suo mandato da Presidente del Consiglio e la sua guida del Pd. Un’arroganza tale da fargli dire che l’Italia e’ uscita dalla crisi, quando invece interi settori del Paese, dagli artigiani alle piccole imprese sono costretti a chiudere. Con i giovani che scappano via e gli anziani a cui dopo una vita di stenti gli si propone di potere casa per continuare a sopravvivere. Per non parlare delle fallimentari politiche renziane sulla buona scuola, l’immigrazione clandestina, la sicurezza, la famiglie, la natalita’ e il lavoro. Ma Matteo Renzi, tranquillamente seduto sul suo trenino dove tutto funziona, stia sereno gli italiani non si faranno soggiogare ancora una volta dalle sue belle parole e alle prossime elezioni politiche sapranno scegliere bene da chi farsi rappresentare. Sono certa, con buona pace dei pifferai magici del bulletto fiorentino, che i cittadini dovendo scegliere tra chi sta sul palco e chi invece nella realta’, opteranno per l’unica forza politica realmente calata nella realta’ dei fatti e che ha chiaro come affrontare e risolvere i loro problemi: la Lega con Matteo Salvini”. Lo afferma Barbara Saltamartini vicepresidente dei deputati della Lega-NcS.

“Il numero delle candidature di ciascun partito della coalizione, anche quelle del nord, verra’ stabilito sulla base dei sondaggi prima della fondazione delle liste e per quanto riguarda il candidato del singolo collegio si scegliera’ il candidato migliore”. Cosi’ Silvio Berlusconi nel nuovo libro di Bruno Vespa ‘Soli al comando’ in uscita venerdi’ 3 novembre da Mondadori Rai Eri. Salvini e’ un goleador, insinua Vespa, ma vuole fare l’allenatore al suo posto: “Per sua natura Salvini e’ un goleador, come la Meloni che vedo bene giocare all’ala. Berlusconi e’ il regista se sta in campo e l’allenatore se sta fuori. Chi prendera’ piu’ voti sara’ l’allenatore”.

La conferma di Ignazio Visco a governatore della Banca d’Italia è stata “un colpo di coda dei poteri forti. Visco non ha vigilato, Banca d’Italia con noi tornerà sotto il controllo pubblico”. Lo ha detto il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a margine del consiglio federale del partito in via Bellerio. “Che a fare la morale a Visco sia Renzi, che è uno dei principali colpevoli del disastro bancario, fa altrettanto ridere”, ha concluso Salvini.

“Ascolti Luigi Di Maio e sembra di sentire Salvini. Cambia solo l’accento. E il fatto che le sue parole risultano ancor più gravi, visto che ricopre una carica istituzionale. Entrambi sono impegnati a contendersi un po’ di spazio elettorale cavalcando le paure delle persone. Senza nessun ripensamento dopo i fatti gravissimi di ieri a Piazza Indipendenza. Gratta gratta, quando si dice oltre la sinistra e la destra si finisce sempre a destra. E’ una regola ferrea della politica dalla notte dei tempi”: così in una nota il deputato di MDP Arturo Scotto.

“C’è Di Maio dei Cinquestelle che sulle case abusive in Sicilia ha già cambiato rotta. I Cinquestelle dicono legalità, legalità, legalità, ma siccome vogliono prendere tutti i voti possibili in Sicilia, hanno già iniziato con i primi distinguo: ‘c’è casa abusiva e c’è casa abusiva, se uno si è fatto la casa abusiva per necessità bisogna valutare bene’. La casa abusiva è abusiva è va rasa al suolo”. Lo ha affermato ieri sera il segretario della Lega, Matteo Salvini, nel tradizionale incontro di ferragosto a Ponte di Legno. “Altrimenti -ha proseguito il leader del Carroccio- continuiamo ad essere la Repubblica dei furbi. Anche perchè a Ponte di Legno, o a Milano, o Genova se rifai la finestra fuori posto ti fanno un mazzo così e ti mandano 18 controlli. Quindi se l’Italia deve essere l’Italia occorrono le stesse norme, le stesse leggi e lo stesso rispetto delle leggi dappertutto. Non voglio i voti di quelli che hanno la casa abusiva, dei falsi invalidi, dei falsi forestali, dei falsi pompieri che accendono gli incendi per essere pagati, non mi interessa il voto di quella gente lì. Voglio che mafia, camorra, ‘ndrangheta vengano rase al suolo e cancellate dalla faccia della Terra, da Nord a Sud”. 

“Credo che alla fine la quadra con Berlusconi si trovera’. Ai primi di settembre ci metteremo intorno a un tavolo e confronteremo i programmi. Credo al fatto che faremo un programma comune”, ma niente lista unica, perche’ “dovrebbe prima cambiare la legge elettorale, altrimenti e’ inutile parlarne adesso”. Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, intervistato da Corriere della Sera e Stampa,apre a un’alleanza con Forza Italia ma, avverte, “un test saranno le elezioni siciliane. Li’ Berlusconi deve scegliere: o me o Alfano. Io sono disponibile ad appoggiare il candidato della Meloni, Nello Musumeci. A un patto: che non ci sia il ritorno dei morti viventi”. Sul candidato premier, “sono sicuro che alla fine una legge elettorale non si fara’, perche’ Renzi ormai nel Pd non controlla piu’ niente e nessuno. Quindi la Lega – spiega Salvini – andra’ alle elezioni insieme con Berlusconi e la Meloni, ma ognuno conservera’ il suo simbolo. Chi prendera’ un voto in piu’ degli altri esprimera’ il premier. E penso che sara’ la Lega”.

“Abbiamo votato alla Camera la settimana scorsa. Abbiamo approvato il taglio dei vitalizzi. Il Pd ha chiesto di rimandare in senato a dopo le vacanze. Mi puzza, non vorrei che si mettano d’accordo”. Lo ha detto, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, a proposito della decisione del Pd di rinviare in Senato l’approvazione della legge sui vitalizi a dopo le vacanze.

Matteo Salvini chiude le porte ai parlamentari che stanno cercando di riavvicinarsi al centrodestra. “I movimenti poco prima delle elezioni – dice il leader della Lega in una intervista al Corriere della Sera – sono sempre un po’ sospetti. Non ho mai guardato con simpatia a chi accorre verso i vincitori, a chi ‘rinsavisce’ in extremis. Di certo chi ha sostenuto i governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, difficilmente governera’ con Salvini”. Sulle elezioni Salvini dichiara: “Ho ancora un margine di speranza che si voti subito. Se Mattarella non facesse politica, se fossimo un Paese serio, si dovrebbe andare alle urne in autunno. Questo Parlamento ormai e’ totalmente scollegato dalle priorita’ degli italiani”.

“Leggo che il “signor” Salvini vorrebbe venire ad aiutare i civitavecchiesi contro una supposta invasione. Informo il Salvini che l’unica invasione di cui Civitavecchia ha paura e’ quella di razzisti, approssimativi e qualunquisti che fondano la loro politica sulla paura di una teorizzata diversita’ che dovrebbe, secondo loro, spaventare e portare a reazioni scomposte”. Lo ha scritto in un lungo post il sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino guardando all’annunciata visita del leader leghista in citta’ di domani sera. “Abbiamo paura – ha aggiunto – dell’invasione di ignoranti dalla dialettica volutamente banale che sperano di fare presa sulla gente senza dire assolutamente niente o portare argomenti alle proprie tesi… anche perche’ non hanno possibilita’ di essere sostenute se non con slogan xenofobi e indegni di un essere umano”. “Abbiamo paura – ha insistito – dell’invasione di chi cerca di spostare l’attenzione perche’ gli e’ piu’ facile gridare “all’immigrato!!!” che adoperarsi per elevare la consapevolezza della popolazione”. “Qui da noi questa consapevolezza l’abbiamo gia’. Lo sappiamo gia’ che il problema non e’ l’immigrato ma una politica dell’immigrazione fondata sull’emergenza e l’approssimazione. Abbiamo gia’ inquadrato la falsa accoglienza del ministro Minniti fondata su un modello fallimentare che non ha fatto altro che rinfoltire quelle masse di invisibili, da marginalizzare e sfruttare, frutto di scelte palesemente sbagliate. Quindi caro Salvini, comincia a correre…ma lontano da Civitavecchia”, ha concluso.

Giorgia Meloni boccia la politica di dialogo di Salvini nei confronti dei Cinquestelle. “Trovo abbastanza limitativo, a fronte di un centrodestra maggioritario, che Matteo – dice la leader di FdI al Corriere della Sera – si faccia sbattere la porta in faccia da Di Maio. Ricordo al leader del Carroccio che circa un mese fa il M5S e’ stato il partito piu’ accanito nel votare contro la proposta di FdI che impegnava lo Stato a non spendere per un immigrato piu’ di quanto si investe per un pensionato sociale. Per non parlare dell’Europa dove il partito di Grillo ci regala confusione, al punto che qualche mese fa si sarebbe voluto iscrivere a Strasburgo al partito di Mario Monti”. Quanto poi a chi fara’ il candidato premier nel centrodestra, Meloni non sembra avere dubbi: “Il partito che prendera’ piu’ voti nella coalizione esprimera’ il premier”.