Il blocco delle raffinerie in Francia. Valls convoca le parti

Continuano proteste e scioperi contro la riforma del lavoro di Hollande, il carburante comincia a scarseggiare e tutto ciò a poche settimane dall’inizio degli Europei di calcio. Cinque delle otto raffinerie francesi sono ferme o funzionano parzialmente per la mobilitazione sindacale contro la legge di riforma del lavoro. Da alcune settimane infatti in Francia associazioni, sindacati e gruppi di lavoratori e studenti protestano contro una controversa riforma del lavoro che è stata approvata dall’Assemblea Nazionale senza discussione né voto, grazie al ricorso a un particolare meccanismo parlamentare, e che il 14 giugno comincerà a essere discussa al Senato. Circa il 20% delle stazioni di servizio sono rimaste senza benzina e alcuni dei più grandi sindacati del paese (come CTG e FO, che chiedono il ritiro immediato della proposta di legge) hanno indetto nuove mobilitazioni per i prossimi giorni.Nella sera del 25 maggio i dipendenti delle 19 centrali nucleari francesi hanno deciso che giovedì 26 maggio sciopereranno contro la riforma del lavoro. Non sono però previsti problemi per quanto riguarda il funzionamento delle centrali. Ora il primo ministro Manuel Valls, messo alle strette, ha convocato le parti per sabato.

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