Sono “oltre cinquemila il numero di morti e dispersi nel Mediterraneo nel 2016, il peggior bilancio di sempre in termini di perdite di vite umane”. Lo rende noto sul sito web l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr).
Per l’Agenzia: “Le cause dell’allarmante aumento riscontrato quest’anno sono molteplici e sembrano essere legate alla qualità sempre più scarsa delle imbarcazioni utilizzate, dalle imprevedibili condizioni meteorologiche e dalle tattiche utilizzate dai trafficanti per evitare di essere intercettati”. Tra queste, scrive l’organizzazione che aiuta rifugiati, sfollati e apolidi, “si può citare la partenza, in contemporanea, di un elevato numero di imbarcazioni, così da rendere più difficile il lavoro dei soccorritori”.
Continua l’Agenzia: “Nel 2016 ogni giorno in media 14 persone sono morte nel Mar Mediterraneo, si tratta del numero più alto mai registrato. L’anno scorso, a fronte di oltre un milione di persone che hanno attraversato il Mediterraneo, sono state registrate 3.771 vittime”.