La presidenza Trump sta avendo un effetto devastante non solo sulla politica americana, ma anche sugli umori della nazione. In particolare sulle donne, la cui fiducia nel futuro del Paese e’ calata a picco. Lo rivela l’ultimo sondaggio del Pew Research Center. Se la meta’ degli uomini – il 53% per la precisione – dichiara di avere “molta fiducia” nel futuro degli Stati Uniti, ad essere ottimista e’ solo il 29% delle donne. Difficile non mettere in relazione questo crollo con la vittoria del tycoon: nel 2015 uomini e donne erano pressappoco alla pari con 47% e 43%. Tra l’altro non ci sono stati strappi economici tali da giustificare un calo del 14%. Il gap si e’ inspessito a partire dal 2016, anno della campagna elettorale presidenziale culminato con il trionfo di Donald Trump e infarcito di scandali e polemiche a sfondo sessista. Basti ricordare il polverone sollevato dal fuori onda di una vecchia registrazione di una trasmissione televisiva del 2005 in cui il miliardario newyorchese candidamente ammetteva che il suo status di celebrita’ gli permetteva di afferrare per i genitali qualunque donna senza timore di rifiuto. Sommerso dalle proteste, l’allora candidato aveva definito la conversazione una semplice “chiacchiera da spogliatoio”; ma la crudezza del linguaggio e la volgarita’ del pensiero avevano provocato un vero terremoto mediatico. Uno shock per tante, non solo per le femministe americane. A tutto cio’ si aggiunge il retaggio di commenti e considerazioni sulle donne fatti da Trump nel corso degli anni. In casa democratica, poi, si paga la cocente delusione per la sconfitta di Hillary Clinton: l’effetto depressivo e’ stato devastante. In tante erano certe di diventare testimoni della storica elezione della prima presidente americana. In ambito repubblicano, invece, il 72% degli uomini mostra grande ottimismo, le donne si fermano al 44%. Anche tra gli elettori del Gop, le differenze erano meno nette due anni fa.