centrosinistra

“Mi sono reso conto che tantissimi elettori di quel centrosinistra che ha saputo unire i riformisti se ne sono andati. L’unita’ del centrosinistra e’ un progetto e cammina sulle gambe, sul cuore e sulla testa delle persone, bisogna dare una casa, un riferimento a chi non si e’ ritrovato piu’ e non per rancori personali”. Cosi’ Vasco Errani, candidato al Senato per Liberi e Uguali, ha commentato il suo impegno con la nuova formazione nata alla sinistra del Pd. “Da riformista e uomo di sinistra di governo non potrei essere altrove – ha detto – vorrei tenere accesa un’idea, un punto di vista, una diversa idea di politica”.

“Dopo quello che si è verificato nelle assemblee territoriali unitarie di Articolo Uno, Sinistra Italiana e Possibile in alcune province italiane, appare abbastanza chiaro che personalità del calibro del Presidente del Senato, Pietro Grasso, non possono semplicemente essere ‘uomini immagine’ senza potere, il “cappello sulla sedia”, ostaggio di partitini litigiosi di una sinistra che non c’è”. Così il deputato di Campo progressista, Michele Ragosta, interviene nel dibattito politico del centrosinistra, anche alla luce di quanto accaduto domenica scorsa in alcune assemblee unitarie della sinistra. “Episodi come questi – aggiunge Ragosta – ci confortano ad andare avanti sulla strada intrapresa del dialogo per formare un centrosinistra largo e unito. Il Presidente Grasso e la Presidente della Camera, Laura Boldrini sono, con Giuliano PIsapia, un patrimonio di tutto il centrosinistra, progressista ed ambientalista. Insieme, possono portare al governo del Paese la sinistra riformista e dei diritti, perché rappresentano la vera novità della politica italiana”.

Piero Fassino, ex sindaco di Torino, ai microfoni di ‘6 su Radio 1′ ha parlato delle consultazioni avviate per l’unità del centrosinistra, secondo il mandato affidatogli in vista delle prossime elezioni politiche. Riguardo all’incontro con Prodi ha detto: “Apprezza e condivide lo sforzo che sto facendo, mi ha incoraggiato ad andare avanti e abbiamo ovviamente ragionato su come dare sostanza e consolidare questo tentativo”. Entro il fine settimana Fassino incontrerà Giuliano Pisapia. Sul candidato premier Fassino spiega: “La legge elettorale non prevede di annunciare il Presidente del Consiglio prima del voto. Ogni partito andra’ al voto con i propri leader e il Pd ci va con Matteo Renzi, dopo di che, sulla base dell’esito del voto, si decidera’ la formazione del governo e anche il Presidente del Consiglio”.

“Da tante parti della società italiana viene al centrosinistra una domanda di unità che tutti hanno il dovere di raccogliere. E dalla Direzione del PD di oggi è venuto un messaggio unanime di apertura rivolto a tutti coloro che vogliono un centrosinistra credibile e vincente”. Lo ha detto Piero Fassino, a cui oggi il segretario dem Matteo Renzi, nella direzione del Partito democratico, ha chiesto il coordinamento delle relazioni con le altre forze del centrosinistra per trovare un cammino unitario. “Per questo obiettivo – ha detto Fassino- lavorerò, senza pregiudizi e con sincera disponibilità all’ascolto di tutte le sensibilità presenti nel centrosinistra e per favorire la formazione di un campo di centrosinistra aperto, largo e inclusivo, come ci chiedono i nostri elettori. E lo farò ricercando quotidianamente la collaborazione e la condivisione di tutti i dirigenti del PD”.

“Qualcuno dice che la mia e’ una missione impossibile, ma io ci provero’ sino all’ultimo momento”. Lo ha detto ieri Giuliano Pisapia, all’assemblea dal titolo Diversa. Una proposta per l’Italia, promossa da Campo progressista.
L’obiettivo dell’ex sindaco di Milano è quello di costruire un nuovo centrosinistra, ridando fiato
alla politica, partendo da un dialogo costruttivo con il Pd e l’Mdp per l’unità e per battere la destra e il populismo.
Ha affermato il leader di Campo progressista: “Abbiamo detto chiaramente quali sono le nostre indicazioni e e quelle discontinuità che noi chiediamo e riteniamo necessarie. Attendiamo risposte, noi andiamo avanti”.

“Quella del Pd in Sicilia è una sconfitta annunciata”. Lo ha detto Emanuele Fiano ai microfoni di Rai Radio 1 nello speciale dedicato alle elezioni regionali che si sono svolte ieri nell’Isola. “L’altro dato rilevante – ha continuato il deputato – è che il centro-destra unito può vincere, e lo stesso vale per il centro-sinistra: diviso non ce la fa. E poi l’altro dato è che il M5S fa sempre un grande risultato ma non prende voti in più. Certamente il risultato regionale non deve essere proiettato a livello nazionale. Noi siamo aperti al dialogo con delle forze politiche coerenti, per il bene del paese”.

“Il PD non cerca alchimie elettorali ma un percorso nuovo di coalizione per il centrosinistra”. Lo ha detto il vicesegretario del Partito democratico Maurizio Martina a margine di una iniziativa. “Bisogna unire le forze anziche’ dividersi e questo dovrebbe essere l’imperativo per tutti quelli che non vogliono consegnare l’Italia a Berlusconi, Salvini, Di Maio e Di Battista – ha continuato – Le condizioni per una svolta unitaria non piovono dal cielo ma si determinano con la responsabilita’ politica e a Napoli tutto il PD ha indicato questa via”.

‘Le elezioni regionali sono un’altra partita, le alleanze sono state fatte in un altro modo e la Sicilia è una regione autonoma, che esprime il voto del governo della regione, non certo un test per il Paese’ Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, interviene ai microfoni di ‘6 su Radio 1’, parlando delle prossime elezioni regionali in Sicilia e sulla frattura a sinistra con Mdp precisa: ‘Abbiamo approvato la legge elettorale l’altro giorno, abbiamo scritto insieme le regole in maniera condivisa, maggioranza e opposizione, e questo prevede che da oggi si cominci a lavorare su come la politica si approccia a una legge elettorale completamente diversa.

“Quando la sinistra si divide non vince il centrosinistra ma vince il populismo o vince la destra. Credo bisognera’ da parte di tutti farsi un esame di coscienza. Il Pd si e’ messo a disposizione, ora da parte di tutti occorre buon senso”. Lo ha detto la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani rispondendo a una domanda sulle divisioni a sinistra, nel corso di un dibattito politico a Rai News24 “Da parte nostra – ha proseguito Serracchiani – abbiamo sempre tentato di dialogare con la nostra sinistra. Siamo per il dialogo ma ovviamente non puo’ essere un dialogo condizionato: non si puo’ dire ‘mi siedo solo se la riforma elettorale la scrivo io’, questo e’ un condizionamento al quale il Pd non vuole sottostare”. Serracchiani ritiene che “ci sia una divisione ulteriore in quella sinistra tra chi, come D’Alema, dice di evitare ogni dialogo, e Speranza il quale sa che ogni volta che ci dividiamo il popolo della sinistra soffre”.

“Speranza ha preso una iniziativa importante e ha fatto una proposta seria. C’e’ da augurarsi che le risposte siano serie e non arroganti e propagandistiche. Sarebbe un punto di non ritorno”. Lo scrive su Facebook Pier Luigi Bersani di art. 1 Movimento democratico e progressista. Sul socialnetwork l’ex segretario del partito democratico rilancia l’intervista di Roberto Speranza su Repubblica dove il coordinatore di Mdp chiede al Pd un confronto per discutere di sinistra e alleanze future.