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20 gennaio 2021,
10notizie.it

"È sorprendente come la quantità di notizie che accadono nel mondo ogni giorno
corrisponda sempre esattamente a quella necessaria per riempire il giornale".

Jerry Seinfield

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Europa

salvini
salvini
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Salvini ‘il M5S non é il male. Dialogo possibile su alcuni punti’

“A differenza di Berlusconi io non penso che i Cinque stelle siano un’accozzaglia di disoccupati, disperati, depravati, che siano il male assoluto. Sono interlocutori con i quali si puo’ discutere”. Lo afferma il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, in un’intervista al quotidiano La Repubblica in edicola oggi. Per Salvini “un dialogo su alcuni punti, su certi temi importanti e’ possibile: l’onesta’ in politica, l’immigrazione, una certa visione dell’Europa, la sicurezza, il taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro. E non e’ poca cosa. Cambiano idea di frequente, eh. Pero’ ci si puo’ ragionare, ecco. Vedremo. Vedremo quel che succedera’, intanto votiamo, prima possibile”. Sull’immigrazione “ha impiegato vent’anni, la sinistra, per imparare la lezione che a noi era chiara da tempo – prosegue il segretario federale della Lega -. E’ provato che se quei 4,6 miliardi spesi per mettere in albergo 180 mila migranti si fossero utilizzati per interventi in Africa, si sarebbero aiutate 10 milioni di persone. E invece i governi Letta, Renzi, Gentiloni non hanno fatto altro che ripetere gli stessi errori, gli stessi proclami, gli stessi accordi sbagliati. Risultato: seicentomila sbarchi e 15 mila morti”. “Preso atto che ormai da quattro anni l’Europa se ne frega, e’ il tempo che l’Italia torni a fare l’Italia. Che poi e’ quello che fa la Spagna: difendere i propri confini – aggiunge -. Con Salvini al governo, da domani le navi della Marina e della Capitaneria rimandano indietro i primi quattro barconi, d’intesa con la guardia costiera libica. Vedrete che da domani non risalpano. Del resto diamo un sacco di soldi alla Libia, come alla Turchia, all’Europa, per essere ugualmente invasi. Basta, difendiamoci”.

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  • luglio 10, 2017
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juncker
juncker
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Europa-Regioni. Juncker ‘dire ai cittadini cosa la Ue fa per loro’

“Sono rattristato, qualche volte scioccato, nel vedere, viaggiando attraverso l’Europa, il triste anonimato dei progetti finanziati dall’Ue. Come volete che i cittadini si avvicinino all’Unione, se non gli viene mostrato cosa l’Ue fa per loro. Per questo mi rivolgo agli specialisti della politica di coesione, affinche’ spieghino che sono i cittadini i principali beneficiari di questa politica”. E’ l’appello rivolto dal presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker al settimo Forum sulla Coesione. Per il futuro, Juncker raccomanda di rendere questa politica, che nella programmazione 2014-2020 conta su un budget da 454 miliardi di euro, “anche piu’ efficace”, affinche’ “ogni euro speso produca risultati” puntando su specializzazioni intelligenti e innovazione, attraverso maggiori “sinergie e complementarieta’” con gli altri strumenti di investimento, e attraverso una “semplificazione” delle regole. “La solidarieta’ costituisce le fondamenta dell’Unione, che deve essere accompagnata da reciprocita’ e responsabilita’”, ha poi ricordato Juncker: un velato monito a quei Paesi che non ne dimostrano a sufficienza sull’accoglienza dei richiedenti asilo con i ricollocamenti da Italia e Grecia.

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  • luglio 2, 2017
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macron
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Macron ‘mia elezione inizio della rinascita francese ed europea’

L’elezione di Emmanuel Macron è “l’inizio di una rinascita francese e, spero europea”, ha dichiarato lo stesso Macron, in una intervista al Corriere della sera, insieme ad altre testate di altri paesi, alla vigilia del suo primo Consiglio europeo oggi a Bruxelles oggi. L’Europa, ha aggiunto, “la missione storica di difendere la libertà e la democrazia”. Il suo rilancio – spiega – passa attraverso quello del dialogo franco tedesco, in assenza del quale “l’Europa balbetta”, il “restauro della coerenza dell’Europa”, con “una integrazione più forte della zona euro prima di passare alla tappa successiva”. “L’Europa non è un supermercato, è un destino comune. I Paesi che non ne rispettano le regole devono trarne tutte le conseguenze politiche. E non è solo un dibattito Est-Ovest. Parlerò con tutti e con rispetto, ma non transigerò sui principi dell’Europa, sulla solidarietà e i valori democratici”, sottolinea. Macron ha quindi detto di “difendere con vigore l’idea di un budget della zona euro, dotato di una governance democratica, solo modo di ricreare una convergenza tra le nostre economie e i nostri Paesi. Dobbiamo giocare sul pilastro della responsabilità e insieme su quello della solidarietà”. Il presidente francese esprime ottimismo sulla posizione della Germania “lucida sui limiti di una azione che non sia pienamente europea, in particolare in tema di interventi militari” . “Gli egoismi nazionali sono dei veleni che agiscono lentamente, indeboliscono le nostre democrazie e la capacità collettiva ad affrontare questa sfida. So che la cancelliera ne è cosciente’.

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  • giugno 22, 2017
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draghi
draghi
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Mario Draghi ‘prospettive europee migliorano, ma non rilassarsi’

“Le prospettive economiche dell’area dell’euro stanno migliorando e i rischi al ribasso si stanno indebolendo. Tuttavia, questi segni positivi non dovrebbero distoglierci dalla necessità di una crescita economica più stabile ed elevata”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo di fronte alla commissione Affari economici e monetario del Parlamento Ue. “In questo contesto – ha proseguito Draghi – è necessaria una maggiore crescita della produttività. La crescita della produttività richiede innovazione. Le riforme strutturali sono essenziali per creare un ambiente imprenditoriale che favorisca l’innovazione e un contesto normativo che si adatti adeguatamente”. Secondo il numero uno della Banca centrale europea le riforme devono essere accelerate sia a livello nazionale sia a livello europeo.

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  • maggio 29, 2017
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rossi enrico
rossi enrico
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Ue. Rossi: Risolvere questione democratica e della rappresentanza

“Insieme alla questione sociale c’e’ anche una questione democratica, enorme, senza risolvere la quale io sono convinto che anche il progetto europeo fa pochi passi avanti. Questa Europa e’ sempre piu’ l’Europa dei governi, delle tecnocrazie che contano e il parlamento che conta meno, che toglie potere al parlamento. È chiaro che i governi sono portati a determinare le proprie scelte sulla base degli interessi del proprio paese, ma l’Europa va costruita anche sulla base degli interessi dell’Europa. C’era gia’ questo dibattito, ad esempio lo proponeva Spinelli, lui e Berlinguer dicevano insieme: “I governi fanno troppi compromessi, si mettono d’accordo tra loro. Bisogna spostare il potere e la discussione dell’Europa verso un’assemblea democratica”. Questo tema penso sia un tema attualissimo, non puo’ e non basta, come dice qualcuno, la nomina del presidente della Commissione Europea attraverso le elezioni. Non basta nemmeno, a mio parere, la nomina di un presidente degli Stati Uniti d’Europa. Noi abbiamo bisogno che in Europa si costruisca effettivamente una democrazia rappresentativa che determini anche le scelte dei singoli governi, altrimenti io credo che l’Europa procedera’ sempre piu’ lentamente con il rischio di sfaldarsi e di frammentarsi di fronte a ogni crisi esterna che la minaccia”?. Lo ha detto il fondatore di Articolo UNO – Mdp Enrico Rossi nel corso della tavola rotonda “Europa, Frontiere, Identita’” con Emma Bonino e Carlo Galli questa mattina a “Fondamenta”, assemblea programmatica del movimento.

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  • maggio 20, 2017
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guardia svizzera
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Ue: Comandante Guardia svizzera, contro crisi profonda promuovere la famiglia

“L’Europa sta vivendo una crisi profonda. Molte persone non riescono più a identificarsi con le idee dei politici. Un’economia ferma da anni, la disoccupazione, una povertà diffusa, un flusso incessante di profughi, il terrorismo e la crescente islamofobia fanno sì che si stiano diffondendo un certo senso di impotenza e di disorientamento. Ho la sensazione che gli europei non abbiano prospettive per il futuro. L’Europa potrà sopravvivere solo se si tornerà a promuovere la cellula più piccola della società, ovvero la famiglia”. Lo ha detto il colonnello Christoph Graf, comandante della Guardia Svizzera Pontificia, intervenendo nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico alla cerimonia di giuramento delle nuove reclute del Corpo. La politica e l’economia “devono creare i presupposti perché le famiglie abbiano un reddito sicuro e possano far crescere i propri figli senza preoccupazioni. In fondo i nostri figli sono il futuro della società. Una causa di questa crisi non va forse ricercata anche nella crescente scomparsa della fede, nella crescente mancanza di Dio? Non è che per caso Dio viene volutamente spinto ai margini da determinati ambienti? Svegliatevi, cari cristiani! Il mondo attuale ha di nuovo bisogno di esempi, specialmente nella nostra Europa”. “Il mondo attuale -ha continuato Graf- ha di nuovo bisogno di persone semplici, umili, che vivano e testimonino la fede. Persone che svolgano ogni giorno con amore i loro doveri, che preghino e facciano penitenza. La Vergine Maria non solo chiede che si reciti il rosario, ma esorta anche noi cristiani a digiunare. Vi sorprenderete di quello che potrete ottenere con ciò”. Quattro delle quaranta reclute hanno giurato in lingua italiana. Quest’anno hanno preso parte alla cerimonia le prime guardie che hanno seguito il nuovo modello di scuola reclute, con formazione di un mese in Svizzera, da parte del centro di formazione di polizia del canton Ticino.

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  • maggio 6, 2017
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Renzi ‘non accettare passivamente ciò che dice Bruxelles, ma credere nell’Europa’

“Credere nell’Europa non significa accettare passivamente tutto quello che ci chiede Bruxelles. Non significa lasciare a una tecnocrazia senza politica la direzione di marcia della piu’ grande scommessa istituzionale mai fatta al mondo: l’Unione Europea”, dice Matteo Renzi nella enews. “Gli europeisti convinti- aggiunge- non sono quelli che dicono “Ce lo chiede l’Europa”, ma sono quelli che provano a cambiare le cose che in Europa non vanno. In questi anni si sono sbagliate le politiche economiche centrate sull’austerity: aveva ragione Obama, non Barroso. In questi anni si e’ data molta centralita’ ai veti di alcuni paesi dell’Est senza rilanciare sui contenuti forti del messaggio europeo. In questi anni nei palazzi europei si e’ parlato molto di banche e deficit e poco di famiglie e lavoro”. Renzi aggiunge: “Nei mille giorni abbiamo iniziato a cambiare le cose a cominciare dalla flessibilita’. E abbiamo detto che non saremo piu’ il salvadanaio per chi con i soldi italiani costruisce muri: l’Europa e’ nata per abbattere i muri, non per costruirli. Ma ancora molto e’ da fare. E la sfida per tutti, anche per il nuovo segretario del PD iniziera’ soprattutto da li’. Quello che io vi propongo e’ di dire ‘Europa si’, ma non cosi”. Ne discuteremo insieme venerdi’ da Bruxelles. Forse sembrera’ strano che si vada a chiudere una campagna elettorale in trasferta. Ma dobbiamo far capire che quella ormai non e’ piu’ una trasferta e che per i nostri figli ci vorra’ un’Italia sempre piu’ forte e piu’ presente a Bruxelles. Serve a noi, al nostro interesse nazionale. E secondo me serve anche all’Europa”.

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  • aprile 26, 2017
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auto
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Mercato dell’auto in Europa: +10,9% a marzo. Bene tutte le marche

Il mercato europeo dell’auto continua a correre. A marzo – secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei – sono state immatricolate 1.936.839 auto, il 10,9% in più dello stesso mese 2016. Dall’inizio dell’anno le auto vendute sono 4.256.202, con una crescita dell’8,2% sull’analogo periodo dell’anno scorso. Il gruppo Fca ha venduto a marzo in Europa 130.923 auto, il 18,2% in più dello stesso mese 2016, una crescita molto più alta di quella del mercato (+10,8%). Salgono tutti i marchi: Alfa Romeo +45,7 %, Fiat +17,1%, Lancia +15,2% e Jeep +8,5%. Nei primi tre mesi dell’anno le vetture immatricolate dal gruppo sono 303.035, in crescita del 14,6% sull’analogo periodo dell’anno scorso con la quota che sale dal 6,7 al 7,1%.

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  • aprile 19, 2017
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Enrico Letta ‘Draghi ha salvato l’Europa. Va sostenuto’

“Mario Draghi ha salvato l’Europa, e sta salvando l’Italia insieme all’Europa”. Lo ha detto l’ex presidente del consiglio Enrico Letta a margine della sua visita al Salone del Mobile di Milano, commentando l’ indisponibilita’ di Draghi ad accogliere le richieste della Germania su uno stop alla politica espansiva di alcuni stati europei. “Dobbiamo sostenere Draghi e la sua politica espansionistica con forza – ha spiegato Letta -. Draghi ha dimostrato di avere una visione d’Europa e che l’Europa avrebbe bisogno di leader come Draghi. Il sostegno a Draghi e alla sua politica mi sembra la cosa principale”.

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  • aprile 6, 2017
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Ue: Letta, elezioni Francia decisive per futuro Europa

“Le elezioni francesi del 7 maggio saranno un momento decisivo perché per la prima volta nelle mani di un solo paese c’è il futuro dell’intera Europa”. Così Enrico Letta che intervenendo ad un’incontro sul futuro della Ue nell’ambito di Biennale Democrazia, sottolineando che in termini di peso politico ed economico “la Francia non è l’Ungheria”, ha aggiunto: “nel Consiglio europeo si può accettare di avere Orban ma non è pensabile che vi sia Marine Le Pen: con lei l’Europa sarebbe a rischio”. Quanto alle elezioni tedesche del prossimo settembre, Letta ha rilevato che “per la prima volta nella storia della Germania entrambi i candidati principali sono molto filo europei. Questo significa che se anche in Francia vincesse l’europeista Emmanuele Macron si creerebbe una forte iniziativa franco tedesca molto positiva per l’Europa a cui sia l’Italia, sia la Spagna devono rispondere positivamente altrimenti il rischio è di un asse franco tedesco senza riequilibrio verso il Mediterraneo”. “La mia sensazione, però è che la politica italiana si stia guardando troppo il proprio ombelico anziché cogliere la grande opportunità che abbiamo davanti”, ha concluso.

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  • aprile 1, 2017
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