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Il gioiello italiano protagonista a Gold/Italy 2017 fino al 23 ottobre. Fiera internazionale dedicata alla gioielleria Made in Italy. L’esposizione, che ha preso il via oggi ad Arezzo, è giunta alla quinta edizione. La manifestazione è gestita da Italian Exhibition Group (IEG) – società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza – a seguito dell’intesa siglata con Arezzo Fiere e Congressi per la definizione di un’organizzazione unica, in capo a IEG, delle manifestazioni orafo-gioielliere in Italia.
A Gold/Italy 2017 partecipano 300 selezionati brand di aziende italiane, eccellenze produttive dell’oreficeria e della gioielleria, dell’argenteria e del fashion jewel provenienti da tutti i distretti orafi nazionali:Arezzo, Vicenza, Valenza, Torre del Greco, Milano, Firenze.

Lo show è il palcoscenico per presentare la creatività e il know-how, la tradizione e l’innovazione del gioiello italiano a top buyer italiani e internazionali provenienti dai principali mercati mondiali del settore: Emirati Arabi, Hong Kong, USA, Cina, Arabia Saudita, Asia, India, Medio Oriente, Africa del Nord, Sud Africa, Paesi Balcanici ed ex Unione Sovietica, Europa, Canada, America Centrale e Sud America.

“L’artigianato  rappresenta la storia del nostro paese e come tale deve essere non solo conosciuto  ma vissuto a livello internazionale  – ha sottolineato Dorina Bianchi Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo,“Ecco che il  turismo si arricchisce dell’opera degli artigiani e viceversa . Questa collaborazione sinergica è un importante asset dell’economia italiana e come tale va sostenuta” .

DATI DEL SETTORE ORAFO-GIOIELLIERO

I primi 6 mesi del 2017 registrano segnali positivi per la gioielleria a livello globale. La quantità di oro per la produzione è aumentata di +22% rispetto al medesimo periodo del 2016, raggiungendo le 1.076 tonnellate, mentre i consumi sono cresciuti di +15%, arrivando a 955 t.La crescita è dovuta soprattutto alla forte ripresa della produzione e dei consumi in India, che nei primi 6 mesi 2017 registra un aumento della domanda di gioielleria in oro di +109% rispetto allo stesso periodo del 2016. In crescita Usa (+6%), mentre sono in calo Cina (-8%), Turchia (-7%), Egitto (-10%), Russia (-1%). Da segnalare la crescita degli Emirati Arabi Uniti nel secondo trimestre 2017 (+6%) e il calo nel Regno Unito (-23%).  (Immagine tratta dal sito www.gold-italy.it)

L’editoria italiana si afferma all’estero anche nella Narrativa, oltre che nel settore Bambini e Ragazzi. Le case editrici italiane nel 2016 hanno venduto all’estero i diritti di 6.229 titoli (+5,3% sul 2015) e ne hanno acquistati 10.169 (-4,8% sul 2015). E’ quanto emerge dalla ricerca sull’import/export dei diritti realizzata dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie) per conto dell’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e presentata a “Piu’ libri piu’ liberi”, la Fiera nazionale della piccola e media editoria in programma fino all’11 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’Eur.
I titoli venduti nel 2016 rappresentano il 9,5% delle novita’ pubblicate (nel 2011 erano il 3,2%). L’interesse proveniente dall’estero è soprattutto sui libri per Bambini (37,9%, +13,5% sul 2015) e sulla Narrativa (35,4%, +4,3 sul 2015). I titoli più acquistati si concentrano sulla Narrativa che occupa il 34,8% (-1,7% sul 2015) degli acquisti dei diritti. Cambiano i paesi di riferimento in cui si esporta l’editoria italiana. Mentre l’Europa si conferma il mercato tradizionale delle vendite con il 59,2% (+23,1% sul 2015), a crescere maggiormente sono il Medio Oriente (4,3%, +77,9% sul 2015) e i paesi africani che con lo 0,6% sono in aumento del +30% sul 2015. La ricerca quest’anno è integrata dalle coedizioni che rappresentano un ramo importante nell’internazionalizzazione dell’editoria italiana. Nel 2016 sono state 1.075 le coedizioni realizzate con gli editori stranieri. Due i generi che si sono imposti maggiormente: Bambini e Ragazzi (57,7%) e gli Illustrati (18,5%). Per Gianni Peresson, responsabile dell’Ufficio studi Aie l’editoria italiana conferma “crescente capacita’ di proporre autori, generi e tipologie editoriali diverse a editori e mercati stranieri; capacita’ di proporsi verso paesi e mercati che non sono piu’ solo quelli tradizionali”.