Parigi ospita domani il vertice sull’immigrazione voluto dal presidente francese Emmanuel Macron. Alla riunione, in cui l’inquilino dell’Eliseo farà gli onori di casa, parteciperanno i leader di Italia, Germania e Spagna, nonché i rappresentanti di tre Paesi africani, cioè Ciad, Niger e Libia. Sarà presente inoltre l’Alta rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini. “I lavori serviranno a riaffermare l’appoggio dell’Europa a Ciad, Niger e Libia a favore del controllo e della gestione dei flussi migratori”, afferma la presidenza francese. L’incontro si aprirà con una riunione fra Macron e i presidenti di Niger e Ciad, rispettivamente Mahamadou Issoufo e Idriss Deby. A seguire ci sarà una riunione fra Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel; alle 16.55 si terrà invece la riunione vera e propria fra tutte le parti invitate: discuteranno dei flussi migratori dall’Africa all’Europa Macron, Issoufo e Deby, insieme al premier del governo libico internazionalmente riconosciuto Fayez al-Sarraj, nonché il premier Paolo Gentiloni, quello spagnolo Mariano Rajoy, Merkel e Mogherini. Dopo l’incontro a otto, intorno alle 19.30 ora locale, ci sarà infine una riunione di lavoro a quattro fra Macron, Gentiloni, Merkel e Rajoy per discutere delle “questioni di attualità”: i quattro discuteranno di come rafforzare la cooperazione internazionale alla luce degli attentati terroristici come quelli della scorsa settimana a Barcellona e Cambrils, in Catalogna.Dopo avere portato sotto controllo il passaggio di migranti in Europa attraverso la Turchia con un accordo fra Ankara e Ue, i responsabili europei sono preoccupati dalla rotta del Nord Africa, attraverso la quale migliaia di persone sbarcano sulle coste di Grecia e Italia. Secondo le stime dell’Unhcr, nel primo semestre del 2017 sono arrivate nel sud dell’Italia 83.752 persone. Di loro, 11.400 erano bambini non accompaganti o separati dai familiari, e alcuni sono stati vittime dirette di abusi. Inoltre in Spagna, secondo i dati di Frontex, l’agenzia europea delle frontiere, a luglio sono stati registrati 2.300 arrivi, quattro volte in più rispetto allo stesso mese nel 2016: questa cifra porta a 11mila persone il totale degli arrivi nei primi sette mesi del 2017, il che supera il numero di arrivi registrati in Spagna in tutto il 2016. Sempre secondo l’Unhcr, nei primi sei mesi del 2017 sono 2.253 le persone morte o risultate disperse nel Mediterraneo durante le pericolose traversate che hanno con destinazione l’Europa, mentre altre 40 persone sono morte sulla terraferma, nei pressi delle frontiere di Paesi europei.