I nerazzurri vengono sconfitti per 3-1, dicono quasi addio alla qualificazione, danno vita ad una prova anche peggiore di quella contro l’Hapoel. Inter inguardabile. Fallimentare il turnover voluto da De Boer con Ranocchia e Melo che dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, di non essere adatti a giocare in una grande squadra. L’Inter, per l’ennesima volta, va in svantaggio: in questa stagione e’ capitato in sette partite su otto. Per il primo tiro nello specchio bisogna aspettare il 16′ del secondo tempo. Resta il rebus di Frank De Boer, un allenatore che non riesce a dare continuita’ e forza alla sua squadra soprattutto in Europa League, una competizione da rispettare e non da snobbare. Lo Sparta Praga, che da due giorni e’ allenato da Holoubek tecnico delle giovanili, umilia i nerazzurri che provano a reagire quando ormai e’ troppo tardi. L’espulsione di Ranocchia alla mezz’ora del secondo tempo spiana la strada al tris degli avversari e chiude definitivamente la partita. Errori tecnici quasi da dilettanti, in una serata che lascia l’amaro in bocca a quanti speravano in una vittoria netta dopo i buoni segnali visti in campionato. Il tecnico olandese dovra’ riflettere a lungo a tre giorni dallo scontro con la Roma. E forse pensando troppo al campionato De Boer decidere di mandare in campo una squadra profondamente rimaneggiata. In difesa c’e’ Ranocchia insieme a Murillo, D’Ambrosio e il giovane Miangue. A centrocampo propone la diabolica coppia Gnoukouri-Melo; dietro Palacio punta piu’ avanzata il trio Eder, Banega e Candreva. Nessuno fa bene. Tutti si perdono nella catarsi collettiva. Banega non da’ qualita’, Eder non calcia mai in porta e perfino Palacio, autore di un gol che si rivelera’ inutile, sembra appartenere ad un’altra squadra. L’Inter inizia malissimo e dopo 3′ c’e’ gia’ il primo brivido per i nerazzurri Dockal dalla destra mette in mezzo un cross pericoloso. Un minuto piu’ tardi Banega consegna palla agli avversari e per sua fortuna il tiro di Kadlec e’ debole. Sono le prime avvisaglie della debacle nerazzurra. L’Inter e’ disattenta, gioca con leggerezza, e al 7′ lo Sparta si porta in vantaggio: Dockal serve Kadlec, Felipe Melo e’ ritardo e il bomber ceco batte Handanovic. L’Inter non reagisce, Murillo e’ in affanno, Melo sbaglia tutto, Ranocchia ha i soliti problemi. Al 14′ Murillo perde palla in favore del giovane Dockal che crossa al centro ma la difesa nerazzurra rimedia. Al 25′ arriva anche il raddoppio ed e’ l’immagine del disastro difensivo dell’Inter. Punizione calciata veloce da Frydek, la retroguardia nerazzurra resta immobile a guardare Kadlek che firma la doppietta. L’inizio della ripresa e’ ancora nel segno dello Sparta Praga. Holzer salta con facilita’ Ranocchia – gia’ ammonito – e crossa per Karavayev che non trova la porta. In altre due occasioni lo Sparta va vicino al gol, prima con Holzer poi con il solito Kadlec. De Boer prova a rimediare alle scelte iniziali, toglie D’Ambrosio e inserisce Ansaldi ma il risultato non cambia.. L’Inter riesce a creare occasioni solo perche’ lo Sparta Praga cede fisicamente. De Boer prova ad approfittarne e al 18′ sostituisce Candreva con Perisic, fino a provare il tutto per tutto inserendo Icardi al posto di Gnoukouri al 24′. Due minuti piu’ tardi arriva il gol di Palacio ispirato da Eder. Ma e’ un rete che illude perche’ al 30′ Ranocchia si fa espellere per doppio giallo. Cambi finiti, squadra sbilanciata e al 31′ lo Sparta Praga chiude i conti: su punizione, Mazuch fa da torre per Holek che di testa anticipa Miangue e segna il 3-1. Sul finale Eder ha l’occasione di metterci una pezza, realizzando il 3-2, ma sbaglia clamorosamente.