Usa

Donald Trump annuncerà nelle prossime ore la reintroduzione di misure restrittive sui viaggi e commercio con Cuba tornando indietro, anche se solo parzialmente, sulla politica di riconciliazione lanciata nel 2014 da Barack Obama. In un discorso a Miami, il presidente americano illustrerà oggi nuovi limiti ai viaggi degli americani nel paese (sarà abolita la possibilità dei cosiddetti viaggi ‘peole to people’ dietro cui di fatto veniva consentito il turismo) e una direttiva al dipartimento del Tesoro e ad altre agenzie per proibire relazioni economiche di qualsiasi tipo con difesa e intelligence dell’Avana che, attraverso compagnie di facciata controllano l’economia del paese, in particolare nel settore del turismo, anticipano fonti dell’Amministrazione. I dipartimenti interessati hanno 30 giorni di tempo per iniziare a scrivere le nuove norme. Lo ‘special counsel’ Robert Mueller indaga anche sul genero di Donald Trump, Jared Kushner, in particolare sui suoi interessi e sulle sue attività economiche, nel quadro dell’inchiesta sul Russiagate, le interferenze di Mosca nelle elezioni del 2016. Lo anticipano fonti al corrente dell’inchiesta citate dal Washington Post. Il leader dell’Is Abu Bakr al Baghdadi potrebbe essere stato ucciso in un raid russo in Siria, anticipa il ministero della difesa russo parlando di “informazioni provenienti da canali diversa in corso di verifica”. Il 28 maggio scorso sono stati uccisi in raid di Mosca alla periferia di Raqqa una trentina di comandanti dell’Is riuniti per discutere delle possibili vie di fuga dalla città e fra loro, indicano le informazioni raccolte, ci sarebbe stato anche al Baghdadi, aggiunge il comunicato citato dalla Tass. Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu è giunto in Arabia Saudita per colloqui con re Salman e altri responsabili di Riad. L’obiettivo della missione è proseguire i contatti con i Paesi della regione nel tentativo di porre fine alla crisi che ha portato a un isolamento diplomatico del Qatar.

“Siete testimoni della piu’ grande caccia alle streghe individuale nella storia politica americana, condotta da persone molto cattive e confuse”. Lo scrive in un tweet il presidente Usa, Donald Trump, con riferimento agli sviluppi della vicenda Russiagate. Il presidente Usa insiste sul tasto del vittimismo e del complotto per cercare di difendersi dalle pesanti accuse che gli sono state rivolte e che potrebbero portarlo sino all’impeachmnent. Nessuna spiegazione da parte sua sul merito della questione.

Donald Trump e’ indagato per una possibile ostruzione della giustizia, il reato per cui Richard Nixon si dimise evitando un sicuro impeachment. Lo scoop e’ del Washington Post, che cita dirigenti coperti dall’anonimato. Il procuratore speciale, Robert Mueller, che guida l’inchiesta sul ruolo della Russia nelle elezioni del 2016 interroghera’ alti dirigenti dell’intelligence come parte di una piu’ ampia indagine che ora include l’esame dell’ipotesi se Donald Trump ha tentato di ostruire la giustizia”, scrive il Wp. Secondo cinque fonti informate sui fatti, il capo della National intelligence Daniel Coats, il direttore della Nsa Mike Rogers e il suo ex vice Richard Ledgett hanno concordato di essere sentiti nei prossimi giorni da Mueller. Immediata la reazione di Marc Kasowitz, l’avvocato privato che difende il presidente nel Russiagate: “la fuga di notizie dell’Fbi riguardanti il presidente e’ scandalosa, ingiustificabile e illegale”, ha commentato Marko Corallo, un suo portavoce. Coats, Rogers e Ledgett appariranno volontariamente ma non e’ chiaro se descriveranno completamente le loro conversazioni con Trump o se il presidente usera’ il suo privilegio esecutivo per mantenerle segrete. Facolta’ questa messa in dubbio da alcuni esperti, i quali hanno ricordato che la corte suprema durante il Watergate stabili’ che i dirigenti non possono usare tale privilegio per bloccare prove in indagini criminali. L’ipotesi di ostruzione alla giustizia si e’ profilata dopo che il tycoon ha licenziato a sorpresa l’allora capo dell’Fbi James Comey, che indagava sul Russiagate. Ipotesi che ha preso piu’ corpo dopo la deposizione al Senato dello stesso Comey, che ha accusato Trump di avergli fatto pressioni per far cadere l’indagine sul suo ex consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Flynn. Il presidente ha contestato questa versione, definendo Comey un bugiardo, oltre che una ‘gola profonda’, e si e’ detto pronto a testimoniare sotto giuramento.

La Cina potrebbe costruire una sua base militare in Pakistan, Paese con cui ha stretti rapporti, dopo quella che ha costituito di recente a Gibuti. Lo riferisce la tv Saama di Islamabad. L’emittente cita al riguardo il rapporto annuale preparato dal Pentagono per il Congresso in cui si sottolinea un avanzamento di Pechino su tutta la linea degli impegni militari, sostenuta da spese per la Difesa stimate a oltre 180 miliardi di dollari, 40 di piu’ di quanto figura nel bilancio statale ufficiale cinese. Il progetto di costruire basi militari all’estero e’ nuovo nella politica cinese. La base navale creata di recente a Gibuti e’ infatti la prima di cui la Cina dispone e se si dovesse concretare una simile iniziativa in Pakistan, si tratterebbe secondo gli analisti di un proposito chiaro di consolidare la propria influenza in varie regioni chiave del pianeta.

“La posizione americana e’ antistorica e sicuramente preoccupa. In ambiente o si vince tutti o si perde tutti: da Bologna dobbiamo lanciare un messaggio unificante, non solo in merito alle posizioni americane, ma anche per quello che sta succedendo in Europa”. Cosi’ si e’ espresso a Bologna il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, intervenendo all’incontro ‘Reporter per la Terra’, nell’ambito di ‘All4thegreen’, serie di eventi che accompagneranno il G7 Ambiente dell’11 e 12 giugno nel capoluogo emiliano. “A Parigi si erano presi degli impegni, gli americani e tutti gli altri Paesi del mondo, che erano determinanti per salvare il pianeta – ha aggiunto il ministro Galletti – noi italiani e gli europei, oltre alla stragrande maggioranza dei Paesi che hanno firmato l’accordo di Parigi, abbiamo rinnovato l’impegno e messo sul campo la disponibilita’ ad aumentare la propria virtuosita’ e le azioni, dando un bel segnale. Tocca a noi, anche a questo G7, capire cosa vogliono fare gli americani. A tutt’oggi hanno confermato la loro presenza: sara’ il momento per capire se vogliono continuare verso l’impegno di Parigi, anche in forme diverse, oppure se c’e’ un disimpegno totale”. “Sono anche sicuro che saranno gli americani e le aziende americane a non seguire Trump, perche’ oggi le politiche economiche ambientali convengono e rendono piu’ competitive le imprese. Le aziende devono rispondere agli azionisti che vogliono dividendi: per fare piu’ dividendi oggi conviene seguire questo tipo di politica”, ha cosi’ concluso Galletti.

“L’America passa dal New Deal di Roosevelt al Bad Deal di Trump: l’uscita dall’accordo di Parigi e’ segno di una politica oscurantista”. Si esprime con durezza l’eurodeputato Giovanni La Via (Ap\Ppe) – membro della Commissione ambiente, sanita’ pubblica sicurezza alimentare al Parlamento europeo – nel commentare l’uscita anti-ambientalista di Trump dagli accordi sul clima siglati nel dicembre 2015 a Parigi, basati sull’impegno dei 195 Paesi aderenti verso un piano d’azione globale, inteso ad evitare cambiamenti climatici pericolosi limitando l’aumento delle temperature ben al di sotto dei 2ºC. “Un passo indietro, quello del tycoon, che mette in crisi il suo stesso Paese, e mortifica il lavoro congiunto delle parti che hanno scommesso su un futuro piu’ sano per il nostro Pianeta, rallentando il riscaldamento globale”, dice La Via, che e’ stato relatore per il Parlamento europeo per l’approvazione dell’accordo e capodelegazione degli eurodeputati ai negoziati di Parigi e Marrakech. “L’approccio scettico e superficiale del neopresidente degli Stati Uniti – aggiunge l’europarlamentare – mira a cancellare quanto fatto dal suo predecessore, che si era speso per contribuire alla causa mondiale, puntando su un’economia a basso impatto ambientale e investendo in innovazione ed energie rinnovabili”.

“La politica precedente viene continuata. Noi non possiamo che rammaricarci per questo”: cosi’ il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato la decisione degli Stati Uniti di estendere le sanzioni per la Corea del Nord a tre societa’ russe – Ardis-Bearings Llc, Nnk Primornefteproduct e Independent Petroleum Company (Ipc) – nonche’ a un cittadino russo, Igor Michurin, che ha legami con la Korea Tangun Trading Corporation. Queste sanzioni, secondo Peskov, hanno “un effetto negativo sui rapporti bilaterali” Russia-Usa.

Il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel, ritiene che l’atteggiamento del presidente americano Donald J. Trump abbia ‘indebolito’ l’Occidente e che la politica degli Stati Uniti ‘sia contraria agli interessi dell’Ue’. Parlando ai margini di un convegno a Berlino, Gabriel ha criticato la politica sul clima e sulla vendita di armi al Medio Oriente di Trump, affermando che l’Occidente ‘e’ diventato piu’ debole. Gli Usa ritengono che imporre i loro interessi nazionali sia piu’ importante di un ordine internazionale. La politica a breve termine del Governo americano e’ contraria agli interessi dell’Ue’. Gabriel ha anche parlato di ‘una caduta degli Stati Uniti come importante Paese’.

La Corea del Nord apre al dialogo con gli Stati Uniti, ma “sotto le giuste condizioni”. E’ quanto ha dichiarato il direttore generale dell’Ufficio sui rapporti con gli Usa del ministero degli Esteri di Pyongyang, Choe Son-hui, parlando con l’agenzia di stampa Yonhap, di ritorno da un viaggio in Norvegia. E alla domanda se la Corea del Nord sia pronta ad un dialogo con la Corea del Sud sotto la nuova presidenza di Moon Jae-in, Choe ha risposto: “Vedremo”, “Noi osserveremo la situazione”.

È di almeno 14 morti il bilancio di una serie di tempeste che si sono abbattute in varie zone degli Stati Uniti. Il servizio meteorologico nazionale ha previsto temporali e venti forti con rischio di tornado in buona parte del Midwest fino alla Virginia e al Maryland. Si contano anche decine di feriti, abitazioni distrutte e molte case senza elettricità in vari Stati. In Tennessee una bambina di due anni è stata uccisa dalla porta di un campo di calcio caduta per il vento. Per lo Stato di New York e quello della Georgia, il peggio dovrebbe verificarsi fino a notte fonda.