È la festa della nostra Repubblica, oggi, quella di una democrazia malata. Onore a chi ha dato la vita perché oggi potessimo vivere in condizioni di pace e di sviluppo economico e sociale, ma il bilancio non è positivo. Formalmente si, siamo una democrazia, ma dal punto di vista sostanziale il Paese è afflitto da tre piaghe: corruzione e criminalità’ organizzata, scarsa partecipazione dei cittadini alla vita politica, disoccupazione. Dal modo in cui riusciremo ad affrontarle dipenderà il futuro dell’Italia. Il referendum sulla riforma costituzionale previsto ad ottobre è un passaggio politico-istituzionale decisivo. Segnerà il passaggio eventuale ad una terza repubblica, meno ingessata, più moderna ed interconnessa. Sul Paese, inoltre, pesa il dramma del fenomeno migratorio, incognita che minaccia il nostro modo di vivere, la nostra capacità di integrazione e che alimenta populismo e razzismi di varia natura. Buon compleanno Repubblica italiana fondata sul lavoro che non c’e’. Hai 70 anni ma li porti davvero male.