Boldrini: crescita disuguaglianze questione numero uno

“Sono profondamente convinta che la crescita delle disuguaglianze sia la questione numero uno con la quale le istituzioni e la politica devono confrontarsi”. Lo ha affermato la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo a Montecitorio alla presentazione della Relazione annuale dell’Antitrust. “Invece il tema fatica ad imporsi – ha sostenuto – rimane sempre un po’ sfocato, all’angolo, come se tutto il resto avesse la precedenza”. In questo senso, ha rilevato Boldrini, “torna alla mente il richiamo di Adriano Olivetti al rapporto che sempre dovrebbe esserci tra i compensi dei vertici aziendali e la retribuzione dei dipendenti: ‘Nessun dirigente, neanche il più alto in grado’ diceva ‘deve guadagnare più di 10 volte l’ammontare del salario minimo’”. La presidente ha ricordato che “sono di appena pochi mesi fa i significativi dati del rapporto Oxfam: per arrivare alla ricchezza della metà povera del pianeta, l’anno scorso ci volevano i 62 più ricchi del mondo. Ora bastano i primi 8. Una grande concentrazione in pochissime mani”. Per questo basta ricordare che “la retribuzione odierna dei top manager negli Usa e in Europa ormai vale 500 volte il salario medio degli operai: 10 milioni di euro l’anno contro 20mila. Oggi Olivetti farebbe la figura di un sognatore fuori dal tempo. E invece aveva visto lungo”. Per Boldrini “oggi Olivetti farebbe la figura di un sognatore fuori dal tempo. E invece aveva visto lungo: aveva capito, molto prima di altri, quali rischi fossero inclusi in un modello capitalistico privo di freni. Perché questo rapporto fa bene a poche persone, ma fa male alla società”.

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