Quello sottoscritto ieri ad Arcore da Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni è un accordo per il futuro del Paese, per il rilancio del centrodestra unito di governo, per una prospettiva che rappresenti un’alternativa reale e credibile al Partito democratico e a Matteo Renzi”.Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. Ecco i sette punti dell’Accordo di Arcore: I tre leader hanno concordato sulla necessita’ di un forte impegno del centro destra, unito nella battaglia contro la falsa riforma costituzionale. 2. La vittoria del NO non sara’ un salto nel buio, ne’ la fine di un processo riformatore. Al contrario, creera’ le condizioni perche’ si possa parlare di riforme vere: i tre partiti si impegnano fin d’ora a farsi promotori di una nuova riforma costituzionale che: introdurra’ il presidenzialismo con l’elezione diretta del Capo dello Stato; imporra’ il vincolo di mandato ai parlamentari (chi cambia idea deve dimettersi); tagliera’ davvero, “dimezzandoli”, costi e numero dei parlamentari; differenziera’ seriamente il ruolo fra Camera e Senato; riorganizzera’ lo Stato sulla base di un federalismo capace di valorizzare le comunita’ territoriali; riconoscera’ al popolo il diritto di esprimersi ogni qualvolta i trattati internazionali prevedano cessione di sovranita’. 3. Non per nostra scelta, ma per decisione del Presidente del Consiglio, il referendum sara’ anche un giudizio sul governo Renzi. Tale giudizio non puo’ che essere gravemente negativo; “4. Per queste ragioni, dopo la vittoria del NO riteniamo che il Governo dovra’ trarne le conseguenze, e in ogni caso escludiamo qualsiasi sostegno parlamentare ad un esecutivo che non abbia la fiducia dei cittadini – sottolinea Brunetta -; 5. Le forze politiche del centro-destra daranno quindi il massimo impulso alla campagna referendaria, con iniziative congiunte e specifiche di ogni partito, per sensibilizzare la maggioranza degli italiani evidenziando il disegno di potere, inefficiente ma pervasivo, del Presidente Renzi e del Partito Democratico. 6. I tre partiti metteranno in campo tutte le iniziative necessarie per allargare il perimetro del centro-destra, facendo appello alla societa’ civile, ai milioni di italiani che non credono piu’ in questa politica, e che di fronte al fallimento del renzismo vogliono contribuire con una risposta credibile a un progetto di governo serio dell’Italia. 7. Le tre forze politiche del centro-destra infine intensificheranno nei prossimi mesi il lavoro di elaborazione del programma, sulla base di quanto gia’ concordato, mettendo al centro: la diminuzione delle imposte sulla famiglia e altre politiche di sostegno al nucleo fondante della nostra societa’; una grande riforma fiscale basata sulla flat-tax, con un limite in Costituzione alla pressione fiscale in rapporto al Pil; un impegno rigoroso per la sicurezza che risponda alle legittime paure dei cittadini; una piu’ forte e piu’ organica politica di contrasto all’immigrazione clandestina e ai rischi di infiltrazioni terroristiche”, conclude il capogruppo.