Matteo Renzi

La legge elettorale “e’ una questione che il Parlamento affrontera’, speriamo che ci siano i numeri e decideranno i parlamentari. Pero’ quello che per me e’ fondamentale oggi, e’ discutere di questioni concrete”. Lo ha detto il segretario del partito democratico, Matteo Renzi, intervenuto a Trani per la presentazione del suo libro Avanti. “Si votera’ alla fine di questa legislatura, quando il presidente della Repubblica sciogliera’ le Camere – ha aggiunto – e si tornera’ a votare nel 2018”. Il segretario dem, ai giornalisti che gli chiedevano se si ricandida alla guida del Paese, ha risposto: “Il Partito democratico ha fatto le primarie per scegliere il proprio candidato premier, il punto pero’, il senso di questo viaggio, non e’ buttarla sulle persone ma di ragionare delle idee, dei risultati concreti”. Renzi alla presentazione del libro ha osservato che “nessuno in questo viaggio ha posto il problema della legge elettorale perche’ qui, quando sei in mezzo alla gente, ti parlano di chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese, delle problematiche delle famiglie che hanno un malato di Alzheimer in casa, sulla non autosufficienza. Ti parlano di come deve funzionare il sistema sanitario: ti parlano di cose vere, dei problemi veri”.

“Io sono garantista, ma se un provvedimento dei giudici dice che devi restituire dei soldi, non c’è da discutere”. Detto questo “io voglio competere con Salvini: sull’euro, sulla Corea del Nord, visto che lo vede come un Paese con uno straordinario senso della comunità. Non ho alcuna preclusione alla battaglia politica contro Salvini”. Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, intervistato dal direttore de “Il Foglio” Claudio Cerasa al Teatro Parenti di Milano. “Se la Lega ha truffato lo Stato, come dice quella sentenza seppur di primo grado ma che intanto produce un effetto, io non discuto: devi dare 48 milioni allo Stato, glieli devi dare”. Soprattutto se “hanno urlato Roma ladrona per 20 anni” e se “mi fanno la morale su vicende come quelle delle banche e della Consip: ora rispettino quella sentenza”.

“Per me è impensabile una Sicilia in mano a Salvini. Per questo dopo che si è chiuso il quadro attorno alla candidatura di Musumeci, con una resa dei moderati all’estrema destra antieuropea e antimeridionale, ho incontrato Matteo Renzi e ho dato la mia disponibilità per discutere insieme di un progetto di governo per la Sicilia, che corrisponda a quello che il movimento de ‘I Coraggiosi’ ha sempre immaginato per le nostre Città e per l’isola: un progetto cui le forze moderate si sono sottratte, preferendo l’abbraccio mortale con i populismi ad una prospettiva moderna ed europeista, che è l’unica che ci interessa. Di questo e del futuro della Sicilia, abbiamo parlato con Matteo Renzi”. Lo dichiara Fabrizio Ferrandelli, leader dei ‘Coraggiosi’. “Nelle prossime ore – aggiunge – convocherò l’assemblea dei Coraggiosi e proporrò di approvare l’appoggio attivo, in tutte le province, al professor Micari”.

“Siamo l’unica forza politica a non aver mai cambiato idea in materia di legge elettorale. In un quadro politico frammentato, siamo convinti che un sistema a base proporzionale sia l’unico in grado di rappresentare correttamente il voto dei cittadini nelle istituzioni”. Così Silvio Berlusconi in una intervista al Giornale. Sulla legge elettorale, continua l’ex premier e leader di Forza Italia: “Se si rimane al sistema tedesco applicato nel modo più simile possibile all’originale da parte nostra non vi saranno ostacoli, anzi faremo la nostra parte perché la legge elettorale vada in porto il più presto possibile”. E aggiunge: “non saremo mai con Renzi”.

“Renzi non rispetta le regole” su tempo di parola e di notizia in tv ha superato tutti di misura, “ha ragione il Movimento 5 stelle a lamentarsi, l’obiettività dell’informazione non c’è”. Così Carlo Freccero, consigliere d’amministrazione Rai, ha commentato i risultati di uno studio condotto da Cedat e Emg Acqua, dal quale si evince che nelle tre settimane monitorate (quelle a cavallo delle primarie del Pd) sulle principali emittenti televisive il segretario del Pd è stato presente per poco meno di 5 ore su un totale di 17 ore e 21 minuti.

“Io ho scelto Campo Dall’Orto e sinceramente mi dispiace che si sia dimesso”. Così Matteo Renzi in un’intervista al Messaggero commentando l’addio del dg della Rai. “Seguire la Rai non è mai stata la mia priorità, come del resto in tanti mi hanno contestato – ha spiegato l’ex premier – Il nuovo dg lo sceglierà il governo. A quelli che dicono che noi abbiamo cacciato il dg ricordo che la persona che conosco meglio nel cda, Guelfo Guelfi, è l’unico ad aver votato a favore del piano di Campo Dall’Orto. Mi spiace per la decisione di Antonio. Diciamo – ha osservato Renzi – che alla Rai è andata malaccio, peccato, mentre le nomine in Eni, Enel, Poste, Ferrovie e tante altre realtà aziendali e istituzionali sono andate decisamente meglio”.

Maurizio Costanzo ha intervistato Matteo Renzi, per la puntata del suo show che andrà in onda stasera. E, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha anticipato alcune risposte che l’ex premier ha dato al suo programma: “Credo fosse la prima volta che Renzi va ospite in una trasmissione che non sia un talk show. Mi è parso non borioso, era attento, forse da ragazzo guardava il ‘Costanzo Show’ e aveva quel tipo di attenzione in più che si ha…quando si vanno a trovare i vecchi”. Gli ha detto se aveva già fatto l’accordo con Berlusconi per la legge elettorale? “Su Berlusconi ha detto che non c’era nessun patto del Nazareno. Gli ho chiesto se andava a cena pure con Berlusconi e lui mi ha detto di no, e non andrebbe nemmeno con D’Alema e Salvini, anche se avrei da dire a tutti qualche cosa”.

Matteo Renzi interviene sulla legge elettorale. “Per tutta la settimana il PD sarà pronto a incontrare gli altri partiti, nelle forme e nelle delegazioni che siamo pronti a concordare con i singoli schieramenti – scrive su Facebook il segretario del Pd – E martedì 30, al termine di questo percorso, discuteremo in modo trasparente in Direzione Nazionale della linea da prendere: perché noi siamo un partito democratico nel nome e anche nei fatti”. Aggiunge l’ex premier: “Alla fine ciascuno si prenderà le proprie responsabilità davanti agli italiani senza giochi e giochetti. Una politica diversa è anche una politica che dice basta a chi vuole solo rinviare, a chi sa solo dire no. Noi ci siamo. E vogliamo andare avanti, insieme”.

“Che vino mi fa venire in mente Matteo Renzi? Un Tavernello: un vino molto popolare ma insomma, poi, c’e’ qualcosa che non va…”. A dirlo e’ Roberto Speranza, deputato di Art.1 – Mdp, ospite al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. A Speranza “capita di berlo”, il Tavernello, “Quando vado alle feste, di solito c’e’ quello e lo bevo. Ma io sono sempre per l’Aglianico…”.

“Qualcuno ha passato il tempo a litigare, finendo per scindersi senza essere premiato. Io sono orgoglioso di essere uno di voi, orgoglioso di essere stato accompagnato dal vostro affetto. So perfettamente che io non sarei niente se qui non ci fosse una comunita’ di donne e uomini che pensano che la politica sia una cosa seria”. Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, intervenendo all’assemblea nazionale in corso a Roma.