Ci sono dei “margini” per una nuova cooperazione con la Russia nel settore del trasporto del gas in Europa, con tuttavia una serie di ma e di se. Secondo il ministro degli Esteri Angelino Alfano. Il ministro ha segnalato “interesse strategico in questa forma di cooperazione: vogliamo accentuare ogni cooperazione che va in questa direzione nel pieno rispetto di quanto la Russia possa fare in piena autonomia per quanto riguarda le scelte industriali”, ossia i dossier già in essere con la Turchia. “Vediamo dei margini per individuare dei punti di incontro industriali: vogliamo far sì che ci sia un approfondito dialogo dal punto di vista politico e industriale per realizzare una proficua cooperazione”. Il capo della Farnesina rispondeva alla stampa italiana, alla fine di un incontro con il vicepremier russo Arkadij Dvorkovich a Mosca. Quest’ultimo ha specificato che “per quanto riguarda il North Stream 2 e la realizzazione del corridoio Sud, ossia il Turkish Stream, siamo interessati alla partecipazione della compagnie italiane ovviamente attraverso delle aste o concorsi. La decisione viene presa ovviamente su base commerciale, ma le relazioni su base politica danno speranza. Concretamente le vie energetiche in Europa e in particolare la seconda linea Sud, dipende dalle consultazioni della Commissione europea, e da un regime legislativo affidabile per le forniture”. Dvorkovich ha ribadito poi che la parte commerciale e quindi una eventuale scelta di Snam per il futuro, dipende da Gazprom.