Italia

Nell’Eurozona il forte invecchiamento previsto nei prossimi vent’anni potrebbe frenare la crescita della produttività e provocare rallentamenti sull’economia. Ad essere maggiormente interessati al fenomeno sono l’Italia, la Spagna, il Portogallo e la Grecia. L’osservazione è del Fondo Monetario Internazionale in un articolo sul blog ufficiale dell’istituzione. Una previsione dai toni preoccupanti dal momento che “tali Paesi hanno già livelli elevati di debito e uno scarso spazio di manovra fiscale, e hanno bisogno di una rapida crescita della produttività per costruire competitività e abbattere la disoccupazione”. Per gli economisti Shekhar Aiyar, Christian Ebeke e Xiaobo Shao, nel prossimo ventennio la popolazione dell’Eurozona dovrebbe invecchiare significativamente perché i pensionati aumenteranno rispetto alle persone in età lavorativa e crescerà anche l’età media dei lavoratori in età compresa tra 55 e 64 anni.

Oggi giorno di lutto nazionale proclamato dalla presidenza del Consiglio dei ministri per le vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi saranno presenti ai funerali delle vittime marchigiane che si svolgeranno nel Duomo di Ascoli Piceno. Una celebrazione religiosa, senza salme, si svolgerà mercoledì 31 agosto alle 18 ad Amatrice. E’ 290 il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime del sisma del 24 agosto. Lo ha comunicato il dipartimento della Protezione Civile, mentre si scava ancora sotto le macerie. Si contano morti ad Amatrice, ad Accumoli e ad Arquata del Tronto. Il terremoto ha cambiato la fisionomia del territorio; il suolo si è abbassato di 20 centimetri in corrispondenza di Accumoli, secondo le immagini della faglia rilevate dai satelliti e diffuse dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Consiglio Nazionale delle Ricerche e Dipartimento della Protezione civile.

In una cornice tipica da carnevale brasiliano si sono conclusi ufficialmente i Giochi Olimpici di Rio di Janeiro. La cerimonia si è svolta allo stadio Maracanà sotto una pioggia battente che non ha scalfito lo spirito della manifestazione. Musica popolare, ma anche canti tradizionali indiani, arte e musica elettronica hanno accompagnato la sfilata degli atleti e i portabandiera delle 207 delegazioni dei Paesi che hanno partecipato a Rio 2016. Assente il presidente ad interim Michel Temer, alla cerimonia ha partecipato Rodrigo Maia, presidente dell’assemblea nazionale. A fianco il primo ministro del Giappone Shinzo Abe, il cui Paese ospiterà i prossimi Giochi nel 2020. L’Italia torna dal Brasile al nono posto nel medagliere con 8 ori, 12 argenti e 8 bronzi. La regione che ottiene più medaglie è il Lazio, seguito da Toscana, Sicilia e Liguria. “Abbiamo fatto una bella figura, sono contento. Sono orgoglioso di essere italiano”., ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malago’, tracciando un bilancio a Casa Italia

L’Unione europea cerca idee e slancio. E lo fa con un meeting fra i suoi tre paesi piu’ rappresentativi: Germania, Francia, Italia. Dopo la traumatica uscita della Gran Bretagna i tre Paesi “forti” dell’Unione europea si consultano in un vertice estivo con l’obiettivo di mettere a punto le manovre per far uscire l’Unione dalla profonda crisi di fiducia che spazza il continente da nord a sud. E cercano ispirazione a Ventotene dove forse possono ritrovare l’energia dei Padri fondatori dell’Unione per uno scatto di reni ormai indispensabile. L’agenda è già di per se ricca e si articola su tre capitoli già abbozzati nel vertice di Berlino del 27 giugno: lavoro e giovani, attraverso una moltiplicazione di fondi e progetti accompagnati da interventi per abbattere la disoccupazione; sicurezza e soprattutto un’accelerazione sull’antico progetto di una Difesa europea; e naturalmente crescita ed investimenti, con il tagliando del piano Juncker. Ma è chiaro che Matteo Renzi, Francois Hollande ed Angela Merkel dovranno partire da molto più indietro, cercando di accantonare, almeno nell’isola Pontina, gli interessi nazionali per riagganciare i cittadini dei 27 Paesi europei al progetto di Altiero Spinelli.

Al via la vendemmia in Italia che si prevede nel 2016 con una produzione complessivamente in aumento di almeno il 5% rispetto ai 47,5 milioni di ettolitri dello scorso anno anche se con un andamento fortemente differenziato tra le diverse regioni, che varia dalla previsione di crescita del 15% in Puglia al calo del 10% in Lombardia, per effetto del bizzarro andamento climatico. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che la vendemmia del 2016 e’ iniziata quest’anno con un ritardo di quasi una settimana rispetto allo scorso anno quando pero’ era stata condizionata dal grande caldo e siccita’ con la raccolta piu’ precoce dell’ultimo decennio. “Il distacco del primo grappolo di uva quest’anno – sottolinea la Coldiretti – e’ avvenuto nell’azienda agricola Faccoli in via Cava a Coccaglio, nella provincia di Brescia in Franciacorta con il distacco delle uve Chardonnay per la produzione di spumanti che tradizionalmente sono le prime ad essere raccolte in tutta Italia. Molto dipendera’ dai mesi di agosto e settembre ma – sottolinea la Coldiretti – le escursioni termiche degli ultimi giorni con gli abbassamenti di temperature specie quelle minime fanno ben sperare per una annata di buona qualita’, dopo un inverno particolarmente mite e un germogliamento anticipato. La primavera – precisa la Coldiretti – ha fatto segnare temperature spesso sotto la media e anche fenomeni di gelate tardive e tempo umido un po’ in tutta Italia ma specie nel nord est mettendo a dura prova il lavoro dei viticoltori per garantire la sanita’ delle uve. In Italia la vendemmia parte con le uve pinot e chardonnay in un percorso che – precisa la Coldiretti – proseguira’ a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si concludera’ addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nebbiolo e Nerello”. Le stime della Coldiretti dunque saranno progressivamente definite perche’ molto dipendera’ dall’andamento climatico delle settimane precedenti la raccolta.

“Un’Italia più semplice e più forte sarà possibile se i cittadini lo vorranno. Dipende da ciascuno di noi, non da uno solo, dunque, ma da un popolo”. Lo scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ribadendo sulla Enews la portata e il  significato del referendum costituzionale a cui la Corte di cassazione ha dato il definitivo via libera convalidando le oltre 500.000 firma a sostengo della consultazione. “Il quesito – aggiunge Renzi – riguarda il numero dei politici, il tetto allo stipendio dei consiglieri regionali, il voto di fiducia, il Senato, il quorum per il referendum che viene abbassato, l’introduzione del referendum propositivo, l’abolizione degli enti inutili come il Cnel, le competenze delle Regioni. Per vincere questo referendum basta entrare nel merito, basta leggere il quesito, basta chiedere agli italiani se davvero vogliono continuare con la classe politica più numerosa e più pagata dell’Occidente o se invece vogliono ridurre i costi e i posti dei parlamentari, perché per cambiare basta un sì”.

“Un’Italia più semplice e più forte sarà possibile se i cittadini lo vorranno. Dipende da ciascuno di noi, non da uno solo, dunque, ma da un popolo”. Lo scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ribadendo sulla Enews la portata e il  significato del referendum costituzionale a cui la Corte di cassazione ha dato il definitivo via libera convalidando le oltre 500.000 firma a sostengo della consultazione. “Il quesito – aggiunge Renzi – riguarda il numero dei politici, il tetto allo stipendio dei consiglieri regionali, il voto di fiducia, il Senato, il quorum per il referendum che viene abbassato, l’introduzione del referendum propositivo, l’abolizione degli enti inutili come il Cnel, le competenze delle Regioni. Per vincere questo referendum basta entrare nel merito, basta leggere il quesito, basta chiedere agli italiani se davvero vogliono continuare con la classe politica più numerosa e più pagata dell’Occidente o se invece vogliono ridurre i costi e i posti dei parlamentari, perché per cambiare basta un sì”.

La Commissione europea ha autorizzato il Governo italiano ad intervenire con la garanzia pubblica per sostenere le banche da eventuali turbolenze dei mercati che si potrebbero determinare nel dopo Brexit, con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Si tratta di una misura cautelativa. La garanzia pubblica che può arrivare fino a 150 miliardi, consentirebbe alle banche di far fronte ad eventuali crisi di liquidità, mettendo al riparo i risparmiatori dalle conseguenze che potrebbero derivarne. Potrà essere utilizzata fino al 31 dicembre 2016. Soltanto le banche solvibili potranno usufruire di questo sostegno finanziario. Anche altri Paesi stanno utilizzando questa via per affrontare eventuali crisi.

L’Italia di Conte batte la Spagna per due a zero e raggiunge i quarti dove ad attenderla c’e’ la Germania. Gol di Chiellini nel primo tempo e di Pelle’ a due minuti dal fischio finale. Nel secondo tempo la Spagna ha assediato l’area degli azzurri e solo tre interventi prodigiosi di Buffon hanno salvato il risultato. L’Italia, comunque, e’ tra le prime otto squadre d’Europa

In Italia un referendum come quello inglese sulla Brexit non e’ ammesso dalla Costituzione. Ma, se fosse indetto, il 68% voterebbe a favore della permanenza dell’Italia nell’Unione Europea. Per l’uscita si esprimerebbe, secondo un sondaggio Ixe’ per Agora’ (Raitre), solo il 27%. Alla domanda: Brexit, se fosse possibile un Referendum in Italia, voterebbe per uscire dall’Unione europea? Il 27% ha dichiara sì; no il 68% mentre il 5% non sa.