Italia

Uno stillicidio: 530 scosse, migliaia di sfollati. L’area compresa tra Perugia e Macerata sotto scacco. Bersaglio di continue scosse sismiche che distruggono le case, le chiese, la tenuta psicologica dei residenti, ma non la speranza e la voglia di futuro. Che strano Paese e’ il nostro! Lacerato socialmente ed economicamente, pervaso da odi e rancori, e poi miracolosamente unito nelle difficolta’ e nelle tragedie. Noi siamo le nostre case, le nostre vie, le nostre piazze. L’Italia dei mille paesaggi e territori. Una identita’, un racconto, una tradizione. Un Paese che non ha piu’ fiducia nella politica ma che ritrova la propria immagine nello spontaneismo del volontariato e degli operatori dell’assistenza. Perche’ l’Italia e’ Nord e Sud, e’ Goro e Lampedusa, sono gli aiuti agli sfollati e l’abbraccio ai migranti ad un passo dalla morte, ma anche le grida razziste di populismi stupidi e arroganti. L’Italia migliore e’ quella che si rimbocca le maniche e getta il cuore oltre l’ostacolo. L’Italia peggiore e’ quella che si insulta e si dilania su un referendum costituzionale. Dimenticando che si e’ uno Stato sempre, o non lo si e’, Stato, mai.

Il capo dello Stato Sergio Mattarella potrebbe essere l’ospite d’onore della partita di rugby tra Italia e Nuova Zelanda in programma il prossimo 12 novembre allo Stadio Olimpico di Roma. Ad invitarlo e’ stato il presidente del Coni, Giovanni Malago’, che parlando con i giornalisti ha svelato: “Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto una lista di tutti gli eventi che si svolgono a Roma perche’ vorrebbe manifestare la sua vicinanza al mondo dello sport. Io ho messo al primo posto la partita dell’Italia con gli All Blacks o una degli Azzurri all’Olimpico in occasione del prossimo Sei Nazioni”. In occasione della presentazione della partita si e’ tenuta presso il salone d’onore del Coni, Malago’ ha aggiunto: “Speriamo che il presidente trovi il tempo per venire e che possa esserci vicino, sarebbe un bellissimo segnale per il mondo dello sport”.

La democrazia ha un costo, ma in Italia più degli altri paesi. L’analisi è pubblicata oggi sul quotidiano il Tempo a firma di De Leo, Di Majo e Solimene e riprende lo studio della commissione Giovannini voluta da Berlusconi per comparare gli stipendi dei parlamentari dei Paesi europei più rappresentativi. I politici italiani hanno una retribuzione lorda di 10.500 euro e sono i più pagati al mondo. Tedeschi, francesi e belgi si attestano attorno a 7mila euro, la Spagna sui 3mila euro. Leggendo i dati sui vari benefit, il rimborso spese per il soggiorno a Roma è di 3.503 euro, inferiore ai 3.900 dei tedeschi, ma quasi il doppio degli spagnoli che hanno 1.800 euro. Per i trasporti, in Italia ci sono a disposizione mille euro al mese per il tragitto da casa all’aeroporto, mentre in Spagna il rimborso è di 25 centesimi di euro per chilometro percorso e 250 euro al mese di ticket e taxi. Per i collaboratori, in Germania il deputato riceve per il suo staff 15.798 euro lordi e il contributo è gestito direttamente dall’amministrazione del Parlamento. E il politico non può assumere parenti, neanche acquisiti. Ormai lo sanno pure all’estero che l’Italia sta in cima alla classifica dei costi della politica. Si evince da uno studio svolto in Gran Bretagna dall’Ipsa, come scrive il Tempo. E’ un organismo indipendente rispetto a governo e parlamento, che si occupa della gestione degli stipendi dei parlamentari. Tra i suoi lavori, nel 2013, l’Ipsa preparò un confronto tra gli stipendi dei parlamentari dei vari Paesi guardando anche fuori dall’Europa. Pure in questo caso l’Italia era in cima alla classifica dei costi della politica. “Partendo da un valore mensile di circa 11mila euro – si legge nell’articolo – arrivavamo poche centinaia di euro sopra Australia e Usa e di mille euro sopra il Canada”. Intanto, mentre il presidente de Consiglio Matteo Renzi ribadisce che “abbiamo il Parlamento più costoso del mondo”, il Movimento 5 stelle si mobilita a sostegno della proposta di legge che contiene il taglio delle indennità dei parlamentari in calendario in Aula, alla Camera, lunedì prossimo. Forza Italia propone l’abolizione totale delle indennità con una proposta di legge a cui stanno lavorando i parlamentari azzurri, e che il capogruppo forzista alla Camera, Renato Brunetta, ha illustrato a Silvio Berlusconi.

L’Italia batte la Macedonia per 3-2 i una partita del gruppo G delle qualificazioni ai Mondiali di calcio. Gli azzurri passano in vantaggio al 24mo del primo tempo con Belotti, ma subito dopo i padroni di casa ribaltano il risultato con le reti di Nestorovski e di Hasani al 12 e al 14 del secondo tempo. Provvidenziale la doppietta di Immobile al 30mo e al 47mo. Con questa vittoria gli azzurri sono in testa al girone con 7 punti a pari merito con la Spagna.

Michele Santoro torna in Rai con “Italia”, programma che sara’ in onda mercoledi’ 5 ottobre, alle ore 21,10 su Rai2. Un progetto che prevede quattro appuntamenti su temi diversi. Il suo viaggio, come produttore esterno, inizierà con la prima puntata dal titolo “Tutti ricchi (per una notte)”, un argomento che metterà sotto i riflettori l’illusione in passato di poter raggiungere una ricchezza veloce, convincimento propagandato da stili di vita di personaggi di primo piano e dai media. “Allora, con Berlusconi dominante, – ha detto Santoro – c’era l’idea che tutti potessero diventare ricchi, e i protagonisti della tv erano la cerniera tra il mondo dei ricchi e gli altri. Oggi questa speranza non c’è più, è un’epoca di disillusione, però può esserci per una notte, di sballo, di euforia, e convive con la paura della crisi”. La sfida del giornalista è quella di creare un nuovo racconto televisivo tra un reportage cinematografico e il proseguimento in studio. Alla prima puntata saranno presenti Flavio Briatore e i sindaci di Milano e Napoli, Giuseppe Sala e Luigi de Magistris. Sui talk show ha commentato Santoro: “Per me è demenziale dire che i talk show sono morti, è un genere primario della tv, non potrà mai morire. Il talk vive di una tensione esterna che in alcuni momenti può calare in altri crescere. Col referendum è tornato forte”.

L’Italia riconquista la leadership mondiale sulla produzione di vino, secondo le previsioni vendemmiali 2016 da Unione Italiana Vini, Ismea presso il ministero delle Politiche agricole. “Una buona vendemmia che mantiene valori quantitativi da record superando le previsioni di Spagna (42,9 milioni di ettolitri) e Francia (43 milioni di ettolitri). Dopo un andamento primaverile non sempre favorevole l’estate si sta chiudendo con ottime condizioni” ha annunciato con soddisfazione il presidente Unione Italiana Vini (Uiv) Antonio Rallo. I dati previsionali Ismea-Uiv, ha precisato Borriello, Direttore Generale Ismea, indicano una produzione 2016 di 48,5 milioni di ettolitri, in contrazione del 2% rispetto al 2015, annata da raccolta record. In flessione, per ragioni climatiche, sette regioni: Lombardia, Trentino, Friuli, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia. Ci sono tuttavia i presupposti affinche’, anche la nuova campagna prosegua gli ottimi risultati gia’ raggiunti dal settore negli ultimi anni”.

Rallenta la crescita del pil in Europa: dopo l’aumento di 0,5% registrato nel primo trimestre 2016, nel secondo la crescita è stata di 0,3% nella zona euro e 0,4% nella Ue-28. Lo comunica Eurostat, che per l’Italia conferma la crescita zero già diffusa dall’Istat. Su base annuale il pil dell’Eurozona è salito di 1,6% e quello dell’Ue-28 di 1,8%, rallentando anche in questo caso sull’1,7% e 1,9% del trimestre precedente. In Italia la crescita annuale è confermata a 0,8%. Italia, Francia e Finlandia sono gli unici Paesi europei con la crescita ferma nel secondo trimestre del 2016. Sotto la media Ue (+0,4%) anche Austria (+0,1%), Grecia e Lituania (+0,2%), mentre volano i Paesi dell’Est: Romania (+1,5%), Ungheria (+1%), Slovacchia, Polonia e Repubblica Ceca (+0,9%). Bene anche la Spagna (+0,8%), mentre rallenta anche la Germania (+0,4% dopo lo 0,7% del primo trimestre).

Comincia con una vittoria il percorso dell’Italia del ct Giampiero Ventura nelle qualificazioni ai Mondiali 2018: gli azzurri si aggiudicano la partita d’esordio contro Israele ma non senza difficoltà. La serata di Haifa finisce 3-1 grazie ai gol del solito Pellè (che raggiunge quota nove reti in azzurro), di Candreva (su rigore) e di Ciro Immobile che nel finale mette al sicuro il risultato. Non è la serata di Chiellini: uno dei suoi errori propizia il gol di Israele (un bel pallonetto di Bel Haim) che riapre la partita e poi si fa espellere (per doppia ammonizione) a inizio ripresa lasciando gli azzurri in inferiorità numerica. Gli azzurri soffrono ma nel finale trovano con il neo entrato Immobile il gol del 3-1 L’Italia mantiene l’imbattibiltà che dura da 51 gare nelle gare di qualificazione tra mondiali ed europei e Ventura, dopo il ko all’esordio nell’amichevole con la Francia, incassa la prima vittoria da commissario tecnico. Buona la prova di Israele che conferma i progressi fatti sul piano tecnico e tattico, ma nulla poteva fare contro una formazione di rango come quella italiana. Questo il commento del ct azzurro ‘abbiamo vinto da squadra, con convinzione’

Giampiero Ventura non ci sta ‘basta paragoni con l’Italia degli Europei. Il ko con la Francia non mi preoccupa, è con Israele che serve il risultato’ Il ct della Nazionale non nasconde la sua delusione per l’esordio con la Francia e da Israele lancia la ‘sua’ Italia: “Sono stato io a fare paragoni con l’Italia degli Europei, ma da ora voglio chiarire una cosa: basta con quelli del passato”. “La velocità è frutto del lavoro, e noi abbiamo avuto tre giorni…”. Ventura glissa anche sulla statistica favorevole che non vede l’Italia perdere i match iniziali delle qualificazioni da 50 partite. “Se la statistica fosse una garanzia sarebbe bello ma preferisco credere nei giocatori e nella loro voglia di migliorare. Mi aspetto un passo avanti rispetto a quello che è stato fatto in soli 3 giorni”. Perché è una di quelle partite in cui non conta la bellezza, quanto il risultato e mi auguro sia positivo”. Mister Ventura si dice ” non preoccupato: quello che conta è la squadra. E noi come squadra siamo abituati a fare cose difficili”. Il match di stasera é di quelli che pesano: ci si gioca la qualificazione ai Mondiali e partire con il piede giusto potrebbe essere decisivo.

“Terremoto all’italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”, questa la vignetta pubblicata dall’ultimo numero di Charlie Hebdo. Vi si mostrano vittime del sisma sporche di sangue. L’ultima, (“lasagne”), presenta diverse persone sepolte da strati di pasta.