Fermiamoci un attimo e pensiamo alle autorità morali e spirituali, credibili e forti che in questo mondo di oggi – attraversato da tensioni epocali e da violente lacerazioni sociali – possono alzare la propria voce nel rispetto generale. Quante sono? Papa Francesco oggi, in perfetta solitudine, indica una via che è quella del dialogo e della collaborazione tra i popoli e le fedi. ‘Abbattete i muri e ascoltate chi temete’, queste le sue parole che esplodono forse in modo ancora piu’ micidiale contro i fanatismi e le ottusità di quanti lavorano per instaurare, nel pianeta, paura, odio e diffidenza. Non è un caso che da una istituzione come la Chiesa, appesantita da 2000 anni di storia e da cambiamenti che l’hanno trasformata senza farle perdere identita’ e ruolo, giungano questi messaggi che fanno bene a tutti gli uomini di pace che lavorano per una speranza di futuro. ‘Signore, spingici all’ascolto di coloro che non comprendiamo – invoca Bergoglio – di quelli che vengono da altre culture, altri popoli, anche di quelli che temiamo perché crediamo che possono farci del male’. Duemila anni e non sentirli, quelli della Chiesa. Pensiamo per un attimo, noi tutti, cristiani e non cristiani, a cosa sarebbe il mondo oggi senza la presenza e l’azione della Chiesa. E, nonostante le sue contraddizioni e alcune sue brutture, manifestiamole gratitudine.